Una celebrazione importante da segnalare tra i numerosi eventi di questo mese: il 27 marzo è la Giornata Mondiale del Teatro, istituita nel 1961 a Vienna a sostegno di tutte le arti di scena. La prima giornata nel marzo del ’62 ebbe un testimonial d’eccezione: Jean Cocteau. Da allora ogni anno grandi personaggi espongono le loro riflessioni sul teatro che è innanzitutto cultura di pace.
Prima di passare alla nostra classifica, qualche illustre compleanno da festeggiare

Il 28 marzo 1851 nasce a Voghera Carolina Invernizio, tra le più popolari autrici di romanzi d’appendice, regina del feuilleton con un gusto per il mistero e l’horror e alcune ambientazioni che preludono al genere poliziesco.
Il primo aprile 1875 nasce a Greenwich un maestro della letteratura gialla, Edgar Wallace, considerato uno dei grandi di questo genere letterario, assieme a Conan Doyle e Agatha Christie. Una produzione davvero prolifica che ha ispirato centinaia di pellicole cinematografiche. Fu anche tra gli sceneggiatori di King Kong nel 1933.
Entriamo

Iniziamo il nostro viaggio tra i libri del momento, quelli più amati dal pubblico. Ecco la classifica con i primi dieci titoli elaborata come sempre dalla nostra splendida Libreria Lovat, luogo d’incontro letterario del nordest con le belle sedi a Villorba ( Treviso) e Trieste che spesso ospitano gli autori. Ci sono molte conferme, ma anche novità interessanti che vogliamo onorare.
- Allende – Violeta – Feltrinelli
- Doom – Fabbricante di lacrime – Salani
- Maggiari – Leggere nel cuore – Giunti
- Torquemada – La mascella di Caino – Mondadori
- Corona – Quattro stagioni per vivere – Mondadori
- Klune – La casa sul mare celeste – Mondadori
- Rooney – Dove sei, mondo bello – Einaudi
- Hoover – It ends with us – Sperling & Kupfer
- Robecchi – Una piccola questione di cuore – Sellerio
- Doom – Nel modo in cui cade la neve – Salani
La prima novità è sul podio assieme a Isabel Allende e Erin Doom delle quali abbiamo ampiamento parlato le scorse settimane.
Un terzo posto dove la vita vera si mescola con il mistero e la magia.

“Leggere nel cuore – I segreti di un curandero ” (Giunti) di Massimo Maggiari. Si tratta di una storia dal fascino incredibile. Leggiamo l’incipit: “ Mi ritrovo nello Stato di Nueva León in Messico e ho un appuntamento importante nel villaggio montano di Real de Catorce verso mezzogiorno. Con la macchina dovrò attraversare un intero deserto e poi arrampicarmi su per una strada costruita dai minatori spagnoli secoli fa. Ma non importa. Per Don Mateus, questo e altro”.
Ma chi è quest’uomo?
Scopriamo che è nato a Torino, lascia l’Italia a vent’anni e apprende una nuova professione diventa un curandero. Guarisce anima e corpo grazie ai rimedi naturali, utilizzando la voce e il gesto rituale. Una tradizione legata allo sciamanesimo indigeno preispanico.
Nella prefazione al romanzo, l’autore racconta come sia arrivato a conoscere Don Mateus. Tutto inizia casualmente dalla sua passione per la ricerca e il movimento degli esploratori.
Per Massimo Maggiari il viaggio è una fonte di conoscenza essenziale, attraversa le terre artiche sulle orme di grandi pionieri come Roald Amundsen e Knud Rasmussen.
Nella storia la Lovat protagonista

Nel corso di una presentazione alla Libreria Lovat di Villorba, nota un grande interesse da parte del pubblico, in particolare per i temi esoterici. Durante la serata, decisamente magica, una signora gli si avvicina e bisbiglia: “Ho un fratello che è sciamano in Messico, ne avevamo perso le tracce per diversi anni ma qualcuno ce l’ha segnalato in un villaggio disperso sui monti della Sierra ”.
Così lo scrittore si mette alla ricerca di Don Mateus, catapultato dalle atmosfere artiche al deserto del Messico. Soprattutto vuole capire perché un ragazzo di vent’anni lascia l’Italia per trasformarsi in un guaritore nella terra messicana. “Leggere nel cuore” racconta questa incredibile avventura.
Il libro è stato presentato il 20 marzo scorso alla Libreria Lovat, anche questa volta con grande partecipazione.
Chi è

Massimo Maggiari vive attualmente nella Carolina del Sud dove insegna lingua italiana all’Università di Charleston. Nel 2011 è uscito il suo romanzo storico La fortezza di cristallo. Hanno fatto seguito: Passaggio a Nord Ovest. Sulle tracce di Amundsen e L’avventura del Grande Nord.
Una sensazione di pericolo pervade i boschi e le montagne, c’è un uomo che si nasconde, è braccato e rischia la vita, cosa ha fatto?
Il bianco della neve sui boschi gelati, il rosso dell’autunno, il giallo dell’estate, un nuovo romanzo in classifica ci fa viaggiare attraverso le sfumature delle stagioni attraverso il potere salvifico della natura: “Quattro stagioni per vivere” (Mondadori).
È il nuovo romanzo di Mauro Corona, che trascina il lettore in una vicenda ispirata e travolgente, ricca di colpi di scena. Universo letterario nel quale i personaggi sono più che mai realistici e allo stesso tempo diventano archetipi.
La storia

Il protagonista, Osvaldo, è un uomo in fuga, qualcuno vuole assassinarlo per punizione. Nel bosco trova un camoscio appena ucciso dai cacciatori e sepolto nella neve. Cede alla tentazione e lo prende, la madre è molto malata e ha bisogno di cibo. Ma viene scoperto e da quel momento inizia una fuga estenuante tra pedinamenti e agguati, attraverso i boschi e le montagne.
La natura con le sue asperità domina la narrazione letteraria di questa settimana esaltando il ruolo dei personaggi. Una lettura che ci porta a viaggiare anche nel profondo del nostro animo.
Un saluto da Émile Zola

Salutiamoci con un altro grande compleanno, quello di Émile Zola, nasceva a Parigi il 2 aprile 1840. Scrittore, giornalista, filosofo, con le sue opere ha lasciato un segno tangibile in tutto il mondo. Il suo famoso editoriale J’Accuse…! apparso sul giornale L’Aurore con lo scopo di denunciare i persecutori di Alfred Dreyfus, gli costò una causa per diffamazione e l’esilio, ma rimarrà per sempre nella storia come esempio di grande giornalismo.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta, ringrazio Lei e la Libreria Lovat, per questo aggiornamento settimanale sulla letteratura mondiale pubblicata in Italia. La presentazione del testo di Massimo Maggiari mi ha lasciato perplesso. Infatti è incredibile che un curandero collocato all’interno delle più contorte tradizioni locali del Messico possa essere un Italiano. Forse il curandero avrà delle doti parapsicologo, capacità di ascolto, ma poi le cure? Comunque è una storia incredibile che lascia molta curiosità. Il romanzo di Mauro Corona mi rimanda al personaggio, sia a quello reale, sia alla parodia di Crozza. Immagino che la vicenda sia l’occasione per raccontare la montagna dove Corona vive e che ama. Bello il ricordo di Émile Zola e del caso Alfred Dreyfus, un modo di essere giornalisti anche oggi, senza compiacere al potere, ma solamente alla verità.