“Se provo a parlare della musica, è perché l’impossibile mi ha sempre attratto più del difficile” ha scritto il direttore d’orchestra Daniel Barenboim nel suo bellissimo libro “La musica sveglia il tempo” nel quale cerca di definire il significato profondo di questo bene immateriale. I grandi artisti sono sempre stati affascinati dall’impossibile, grazie a imprese straordinarie riescono a fondere suono, luce e movimento, come Antonella Benanzato che da molti anni lavora sul concetto di tono e colore.
Chi è Antonella Benanzato

Pittrice astratta informale, fotografa, musicista, giornalista professionista, Antonella Benanzato vive e lavora a Padova. La sua è una elaborata e colta ricerca tra colore e suono, musica, pittura e movimento coreutico. Imperdibile l’appuntamento con la sua nuova mostra: “Prima del tempo – Before time” che si inaugura il 5 marzo in un luogo meraviglioso di Noale (Venezia) il Palazzo della Loggia del Comune, nella sala Egisto Lancerotto. Una vera immersione nel colore, le opere di Antonella Benanzato sono pura vibrazione, coinvolgono e stupiscono.
Benanzato prima del tempo

L’esposizione è patrocinata dalla Città di Noale e promossa dall’Assessorato alla cultura del Comune. Apertura sabato 5 marzo alle 17 con il saluto dell’artista alla presenza del sindaco Patrizia Andreotti e dell’assessore alla Cultura Annamaria Tosatto che con grande entusiasmo ha descritto questa iniziativa importante.“Racconta il percorso di un’apprezzata ed impegnata artista padovana che da anni lavora sul concetto di suono e colore e a cui la Città di Noale offre il suo più caloroso benvenuto. Un’esperienza visiva e sensoriale che invito tutti i miei Concittadini e Concittadine a visitare e che si inserisce all’interno delle numerose proposte dell’Assessorato alle Pari Opportunità in occasione dell’appuntamento Marzo Donna”.
Antonella Benanzato porta in mostra 15 opere, frutto di una riflessione costante

L’effetto del suono sul gesto pittorico. Dalle geometrie iniziali che segnano il passaggio dal figurativo all’astratto, fino al ritorno al ritratto riveduto e corretto nella percezione destrutturata dell’artista. Un lavoro di emersione dell’interiorità dei soggetti raffigurati che l’artista trasforma in una nebulosa di colore annullandone l’identità somatica. Come scrive il critico d’arte Nicola Galvan, le opere di Antonella Benanzato sono “il ritratto di un ritratto”.
“Prima del tempo – Before Time” un titolo universale che sembra anche una colonna sonora, come è articolata questa tua nuova mostra?

“Prima del tempo, nasce da una mia suggestione che si nutre di letture e studio. L’idea è quella di organismi monocellulari risonanti che pre-esistono a ogni cosa e da cui ogni cosa si sviluppa e assume forme e declinazioni naturali culminando nella comparsa umana. Il risultato finale è questa coppia di esseri la cui testa ricorda gli organismi monocellulari e che risuonano di una musica interiore che li completa. L’opera che sarà in mostra a Noale si intitola “Passo a due”. Questo percorso di ricerca artistico nasce sempre dalla mia sinestesia colore, grafema, suono e movimento”.
Le vibrazioni del colore e quelle del suono, come è possibile dipingere la musica? Quando hai cominciato a percepire che questo era il tuo percorso espressivo?

“All’età di 4 anni mi sono avvicinata alla tastiera del pianoforte, affascinata dal suono e che mi rimandava all’immagine del colore. Col tempo ho capito di essere sinestetica, ho iniziato a studiare il pianoforte a 5-6 anni e a 7 scrivevo piccole composizioni a cui affiancavo sempre il disegno di quella musica, per me erano un tutt’uno, e sono sempre rimaste tali. A qualsiasi musica io componga affianco la sua rappresentazione visiva. Sono passata dal figurativo poi all’astratto perché rappresenta meglio la mia visione. Il colore, come il suono è una vibrazione”.
Esiste un periodo artistico o un autore dove questo concetto viene espresso al meglio?
“Sarebbe facile citare Kandinskij, sicuramente Luigi Veronesi, nella musica Skrjabin, direi che la fine dell’Ottocento ha creato le basi per questa particolare modalità estetico pittorica”.
Benenzato e la musica

Spiegando la sua ricerca artistica, l’autrice ha più volte rimarcato il ruolo della musica e del processo sinestetico. “Per me il principio è il suono, evidenzia, suono che diventa colore nella sua forma più pura e creativa, l’elaborazione successiva del processo creativo viene sistematizzata dal cervello che costruisce reti neurali, struttura, definisce, pianifica. Il colore, prima libero, viene poi geometrizzato: si formalizza in quadrato, in cerchio e ogni altra declinazione del linguaggio della matematica. Diventa flusso di coscienza snodandosi in fasci di luce e movimento. La pittura e la musica aprono la porta a dimensioni percettive non ordinarie della realtà, stati in cui è possibile sperimentare e attribuire polarità coscienziali al percorso creativo e introspettivo”.
Galvan elogia Antonella Benanzato
Nel testo critico al catalogo Nicola Galvan sottolinea molto bene le dinamiche concettuali ed espressive dell’artista. “Un’operazione condotta seguendo, almeno in apparenza, le modalità del genere pittorico in questione, ma allo stesso tempo ‘tradendo’ quello che è storicamente il suo proposito peculiare: fare dell’immagine artistica una persona viva, ovvero un’entità capace di trasmettere il profilo emotivo, psicologico e biografico di chi vi è rappresentato”.
Non una mostra ma un percorso “nel bello”
“Prima del tempo – Before time” è anche un percorso attraverso la bellezza in tutte le sue potenzialità, è un modo per conoscere meglio, grazie al talento dell’autrice, musicisti dai quali lei ha tratto ispirazione come Skrjabin che affascinato dalla sinestesia associava i colori con vari toni armonici. Una delle figure più controverse e innovatrici del panorama musicale, per molti il più grande compositore simbolista russo che influenzò anche Prokof’ev.
Le opere di Antonella Benanzato sono pervase da una straordinaria energia, emanano vibrazioni. Un viaggio nel tempo, prima del tempo, dove il suono si trasforma in colore e puoi sentire il rumore dell’universo.
ANTONELLA BENANZATO Prima del tempo – Before time
Noale, Palazzo della Loggia
5 marzo – 13 marzo 2022
venerdì 15-19;
sabato e domenica 10-12.30 15-19
Ingresso libero nel rispetto della normativa per il contenimento del Covid
Settore Cultura Comune di Noale
Dott. Elisabetta, leggendo il suo appassionato e vibrante articolo, già dalle prime righe mi è venuta in mente una figura retorica che spesso incontriamo, anche in questi giorni, con Pascoli, cioè la sinestesia, usare le parole per associare sensazioni che appartengono a mondi sensoriali diversi, facendoli diventare un tutt’uno. Infatti continuando la lettura del Suo articolo questo concetto, che avevo colto pur nella mia ignoranza con il mondo delle arti figurative, è apparso subito dopo con chiarezza. Preferisco una pittura la più vicina possibile al figurativo, quella che colgo più facilmente, però dopo la Sua premessa ho apprezzato il percorso artistico della bella e raffinata artista, poliedrica, Antonella Benanzato. Partire dal suono, anche da quello primordiale, dal big bang e poi cercare un parallelismo con l’immagine. In realtà nell’articolo è spiegato bene; la Dott.ssa Antonella Benanzato ha un passato anche nel figurativo, ma il passaggio al colore-idea e all’astratto è il frutto di una maturazione artistica. Sarei curioso di sapere se i quadri esposti al Palazzo della Loggia di Noale offrano anche un contributo musicale per ogni opera, perchè il concetto di base è il suono che lascia la sua impronta nel colore e nelle forme astratte, prima informe e poi sempre più ordinate. Volendomi calare in una realtà più semplice, più adatta alla mia esperienza, mi vengono in mente alcune professoresse di arte che nelle scuole secondarie di primo grado fanno ascoltare la musica ai loro studenti e poi li invitano a rappresentare quello che la percezione suscita come immagine nella loro sensibilità e cultura. Bella la definizione: “dove il suono si trasforma in colore e puoi sentire il rumore dell’universo”..