Il diario continua a riempire le sue pagine, senza stanchezza e senza sosta. A volte punge, a volte riflette, altre volte si sofferma malinconico. Come quando un amico se ne va. Lasciando dentro un vuoto che fa morire un po’ anche noi.
Sopravvivono però i ricordi di una vita trascorsa assieme

Conobbi Toni Santagata 58 anni fa al Folk Studio, un locale di Trastevere dove, in attesa del successo, si esibiva con altri cantanti e attori. Il pubblico era di intellettuali squattrinati. Ci si divertiva con poco. Un bicchiere di vino 50 lire (oggi O,25 €). Diventammo amici per la pelle, accomunati dall’individualismo. Nessuno dei due aderiva a cordate o gruppi di potere come gli altri. Arrivò lo stesso alla fama. Eravamo talmente in sintonia che sognava di fare una trasmissione intelligente senza copione, noi due soli. Un dialogo ironico e improvvisato. Era geniale e precorreva i tempi. Rimase un gioco tra noi
Ricordate il Cynar aperitivo contro il logorio della vita moderna? La pubblicità non era ingannevole come accade oggi

L’inventore Rino Dondi Pinton è la dimostrazione vivente che quell’aperitivo al gusto di carciofo era davvero benefico. Infatti, bevendone lui stesso un bicchierino al giorno, ora festeggia il traguardo dei cento anni. Tornato dalla prigionia in Algeria, finita la guerra, prese il posto del padre come operaio in una distilleria di Padova. Dagli anni ’50 in poi gli italiani fecero sfoggio di grande inventiva anche in politica: Il Sig. Cynar ideò il nuovo liquore. Ma il successo fu merito soprattutto dello slogan. Celebrando quel centenario viene da chiedersi come mai la nostra creatività si stia spegnendo
La politica, arte del compromesso tra pareri diversi, in Italia non è produttiva perché tutti vogliono avere la meglio

Pretendiamo libertà e benessere ma la democrazia non fa per noi, che siamo in maggioranza sovranisti, anche operai, persino terroni, che il sovranismo ha sempre schiavizzato . Se si discute una legge socialmente importante ognuno è convinto che la propria tesi sia quella giusta e si litiga. Così si distrugge tutto. Pur millantando di essere eredi di santi, poeti, eroi e navigatori, in realtà siamo solo prepotenti. Draghi, che è uomo colto e di esperienza, ha trovato il modo per mettere tutti d’accordo. Fa credere a ognuno che prevarrà il suo parere. Poi fa come ritiene sia più giusto.
Il principe Harry suggerisce ai giovani di scegliere il lavoro che piace se no si fa male e con gran fatica per tutta la vita

E giù critiche a mai finire perché non ha diritto di parlare chi non ha mai lavorato. Ma il principio è saggio. Se i giovani lo seguissero, la società andrebbe meglio. Certe attività sono pesanti e si possono evitare impegnandosi nello studio sin da ragazzi per potere scegliere quella più congeniale che si fa con piacere. Si deve riconoscere che, per essere credibile, il giovane nipote della regina e fratello del futuro re d’Inghilterra, ha rinunciato ai privilegi che spettano al suo rango e persino al titolo di principe reale proprio perché trova molto faticoso sottoporsi al rigido e vetusto protocollo di corte.
Il senatore a vita Mario Monti disse che in guerra e in pandemia l’informazione dovrebbe essere meno democratica

E tutti lo aggredirono perché voleva tappare la bocca alla gente e privarla della libertà di espressione. Interpretazioni malevole perché ideologiche. Ma siamo come sempre in campagna elettorale e la politica non sa rispondere. In realtà, l’ex presidente del Consiglio voleva dire che, durante i problemi di diffusione del virus, i no vax sono nemici che cercano di indebolire il governo e lo stato. Adesso il Direttore del TG La7 e tanti altri hanno capito. Essendo i contestatori solo il 10% della popolazione, non è giusto dargli pari opportunità. Quindi ne inviteranno uno ogni nove persone assennate.