Il diario liberale continua a scrivere, commentare, criticare divertendosi sugli argomenti della settimana. Stavolta il nostro Diario punge passando dal passato con i conti esteri di Craxi, fino ad arrivare alle note spese degli arbitri.
Ci sono voluti più di 20 anni per stabilire che il conto estero su cui affluivano le donazioni non era del PSI ma di Craxi

C’erano depositi per quasi 20 miliardi di vecchie lire in una banca svizzera, cioè più di 9 milioni di euro. Tutti quei soldi erano suoi, non del partito. A versarli era chi gli chiedeva favori. La sentenza della Cassazione è politica non tributaria perché conferma la corruzione. La difesa sosteneva, invece, che fossero contributi elettorali. Ora la moglie e i due figli, oltre alle spese legali (20mila €), dovrebbero pagare pure le tasse allora evase. Ma non si sa quante. Non si è nemmeno chiarito che fine abbiano fatto tanti quattrini. Oggi il Parlamento è molto meno efficiente, ma certamente più onesto.
La corruzione sta invadendo tutti i settori ed è arrivata a quello degli arbitri. Per ora si sono scoperte solo spese false

Non siamo ancora arrivati a favorire una o l’altra squadra, ma non è detto che non ci si arrivi, se non è addirittura già accaduto. Per adesso l’AIA ha scoperto solo note spese gonfiate. Roba da accattoni, un centinaio di euro. Per spegnere sul nascere la voglia di rubare sono stati sospesi due arbitri di serie A per 16 mesi uno e 13 un altro. Ci sono altri due gradi di giudizio, come nei processi dello stato. E se la condanna fosse confermata sarebbero radiati definitivamente. Ma siccome i nomi sono ormai di dominio pubblico, anche se assolti o la pena ridotta la figura di merda è già esecutiva.
Si aspettava un’accoglienza festosa e più cordiale dai suoi nuovi tifosi della Lazio il campione albanese Elseid Hysaj

Invece, lo hanno fischiato perché si è presentato cantando Bella Ciao, la canzone delle mondine, che esalta il lavoro e la giovinezza che sfiorisce, e che divenne l’inno della resistenza. Ma i partigiani non erano solo comunisti. C’erano anche cattolici e liberali, che meritarono addirittura la medaglia d’oro. Allora contribuirono a sconfiggere il nazifascismo, e un risentimento da parte di chi sosteneva la Repubblica Sociale era umano. Ma oggi che viviamo in libertà e nel benessere, è assurdo che qualcuno rimpianga l’olio di ricino, la Gestapo e le SS, che spadroneggiavano e violentavano gli Italiani.
Per l’INPS Dubai, anche in un periodo in cui non è consigliato viaggiare, è un luogo di interesse culturale per studenti
Nonostante i solerti messaggi della Farnesina che ricordano i rischi che corre, in questo periodo di Covid, chi si azzarda a trascorrere le vacanze all’estero, centinaia di italiani sono bloccati in quarantena e non possono tornare a casa. Demenziale è l’iniziativa dell’INPS che manda in un viaggio premio 300 liceali, quasi tutti minori, negli Emirati, paese finto, costruito ex novo, dove c’è ricchezza ma nessuna traccia di cultura araba. Scoperto che 5 ragazzi erano positivi, li hanno relegati assieme a tutti gli altri in un albergo. Ora i contagiati sono 200, alcuni fragili bisognosi di cure e farmaci.
Hanno presentato ricorso col pretesto che la finale era stata viziata da un errore arbitrale e pretendono di rigiocarla

Intanto, si vendicano disertando i ristoranti italiani e tutto ciò che è legato al ricordo della sberla che gli abbiamo dato nonostante il loro gioco falloso e violento. Eppure nessuno aveva protestato per il loro vantaggio di giocare in casa, non essendo più nemmeno europei. Non ci stupirebbero altre meschinità con la complicità dell’establishment. È stata una grande soddisfazione per noi, ma una triste circostanza per il Calcio e per i rapporti umani. E pensare che per secoli li abbiamo creduti superiori. È bastata una partita per rivelare quanto stupido è stato finora il mondo ad ammirarli.
Cossiga era convinto che un cadavere non possa essere di destra né di sinistra. È morto senza sapere che si sbagliava
In qualsiasi paese del mondo la maggior parte delle idee non sono condivise e ne nascono accese polemiche e litigi tra le parti avverse. Ma su certe situazioni non si può non essere d’accordo. Per esempio, la salute, il lavoro, i diritti umani, le libertà individuali, le catastrofe naturali. In Italia, invece, si dissente su tutto, sulla prevenzione dei contagi, sul vile pestaggio nelle carceri, sul dileggio al gay, sul vaccino e persino su problemi scientifici di cui i politici sono ignoranti. E persino sulle sentenze. Se il leader ruba e viene inquisito, scoperto in fragranza di reato, da condannare è il giudice.
Sono le polemiche, in ogni occasione, non la soluzione dei problemi che i parlamentari cercano, anche sulla giustizia

Se dipendesse dai politici di oggi sarebbe ancora in vigore il Codice Rocco. Perché a nessuno piace l’idea degli altri, dato che solo le proprie sono degne di diventare leggi. Quindi siamo destinati a vedere processi interminabili e riforme che non risolvono il problema delle lungaggini e della giustizia negata. Basterebbe togliere i cavilli che si prestano ai ricorsi e ai rinvii continui. Come mai altrove i processi si celebrano tutti i giorni fino a conclusione e da noi, invece, ogni 4 o 5 mesi. Sarebbe urgente la costruzione di nuove carceri visto l’aumento della popolazione che delinque, non i domiciliari.