Un torneo iniziato come outsider e finito meritatamente da trionfatrice, l’Italia chiude con il punto interrogativo Euro2020, vincendo il secondo europeo della sua storia. Gli azzurri reagiscono con lucidità e rabbia agonistica al vantaggio di Shaw, al 67’ con Bonucci affiancano gli inglesi e poi ai calci di rigore tagliano il traguardo per primi. Football’s Coming Rome. Campioni d’Europa dopo 53 anni. Per L’Inghilterra? Una Brexit atto II!!
Campioni d’Europa dopo tantissimo tempo

A 55 anni di distanza dall’ultima volta, l’Inghilterra torna a giocare la finale di una delle più prestigiose competizioni internazionali. Il campo di battaglia è nuovamente la propria casa, il tempio del calcio di Wembley. Nel 1966 si trattava della finale del Mondiale, questa sera, invece, di un Europeo che la nazionale dei Tre Leoni ha giocato da effettiva padrona di casa. Con uno stadio intero a spingere gli inglesi (60.000 persone), Wembley non può che diventare un fattore nei minuti iniziali e l’Italia ne paga subito le conseguenze. Kane arretra a prendere il pallone e da centrocampista raffinato apre a destra per Trippier. Gli azzurri non sono messi bene, Kane e Mount riempiono l’area di rigore, Di Lorenzo per chiudere si accentra e lascia libero sulla sinistra Shaw. Il cross di Trippier è diretto per Shaw, che di controbalzo colpisce il pallone con il collo e batte Donnarumma. Conclusione perfetta che bacia il palo interno e sporca la rete del portiere azzurro.
L’Inghilterra gioca sull’entusiasmo

L’Inghilterra vola su entrambe le fasce e continua ad avere in Kane un eccellente regista offensivo, che con una sola finta si libera di tre avversari e allarga sempre sulla destra. Questa volta è però bravo Chiellini a chiudere. La manovra italiana comincia ad essere efficiente negli ultimi venti minuti, quando, superata la paura di un infortunio di Jorginho, riesce a palleggiare e a far correre gli inglesi. Uno dei pochi problemi azzurri rimane Immobile, ancora gravemente assente ed estraneo dal gioco dei suoi.
I Campioni riprendono in mano la gara
L’Italia si affida anche ad iniziative personali, come quella di Chiesa al 35’, feroce nel rubare un pallone da terra e prendere campo. Il tiro dello juventino finisce ad un metro dal palo alla sinistra di Pickford. Southgate vede la sua squadra in difficoltà e prima dell’intervallo rischia addirittura di incassare la rete del pareggio. Nei minuti di recupero un bel traversone di Di Lorenzo viene girato al volo da Immobile, ma la sua conclusione viene ribattuta dal fianco di Stones, decisivo nel mettere il suo corpo a protezione della porta. Pickford probabilmente non ci sarebbe arrivato.
Brexit atto II. I Tre leoni spariscono davanti ai campioni

Gli azzurri, ormai sciolti dopo il terribile inizio, prendono sempre più campo e vanno vicini al pareggio con una punizione dal limite di Insigne, proprio nelle fasi iniziali del secondo tempo. Dopo dieci minuti, Mancini inserisce Cristante per Barella e toglie un insufficiente Immobile per mettere dentro Berardi. Niente punta di ruolo per l’Italia, che dalla modifica tattica ne trae giovamento. Gli inglesi vanno in netta difficoltà, tanto da non superare quasi mai la propria metà campo ed essere salvati da Pickford. Chiesa, spostato a sinistra dopo l’ingresso di Berardi e il conseguente accentramento di Insigne, accelera verso l’area di rigore e con una conclusione insidiosa diretta sul secondo palo basso impegna Pickford, che salva con la manona aperta. Il meritato pareggio azzurro arriva sugli sviluppi di un corner, Cristante prolunga un pallone che viene colpito di testa da Verratti. Il centrocampista del PSG prende il palo, ma sulla ribattuta arriva per primo Bonucci, che sulla linea di porta appoggia la palla dell’1-1.
L’Inghilterra prova a correre ai ripari

Southgate sostituisce Trippier per Saka e torna con la difesa a quattro, l’Inghilterra continua a rimanere comunque passiva al gioco degli azzurri, indiscussi padroni del campo. Tra i tanti fischi di paura di Wembley, Inghilterra ed Italia bissano l’1-1 delle proprie semifinali, rispettivamente contro Danimarca e Spagna.
I Campioni reagiscono anche senza due dei migliori

Senza Chiesa ed Insigne, acciaccati e stanchi per continuare, Mancini rinfresca l’attacco con Bernardeschi e Belotti e poco più tardi sostituisce un esausto Verratti per Locatelli. I Tre Leoni, invece, effettuano un solo cambio, con Grealish che prende il posto di Mount. Nei primissimi minuti del supplementare l’Italia rischia tanto, regalando un pallone agli inglesi a quaranta metri dalla propria porta. Sterling, con spazio sulla sinistra, è lento nel prendere una decisione e Chiellini in scivolata salva in corner il suggerimento del numero dieci. Ogni giocata suscita un brivido ed entrambe provano a sfruttare il minimo errore dell’avversario. Cerca di farlo Emerson, che approfitta di una indecisione di Walker e avanzando vede l’inserimento di Bernardeschi. L’uscita in anticipo di Pickford mantiene la parità. Grealish prova a rompere l’equilibrio, prendendosi la responsabilità di giocare ogni pallone sul limite dell’area. I difensori azzurri arpionano però ogni pallone, come fa Chiellini su Sterling davanti a Donnarumma sulla linea di fondocampo, e offuscano la stella della fresca star dei villans.
Arrivano i rigori! Siamo Campioni e Donnarumma si porta a casa il trofeo di giocatore migliore del torneo
Euro2020 si chiude ai calci di rigore, con una serie di imprevisti degni della migliore sceneggiatura di una pluripremiata pellicola. Belotti è il primo a sbagliare, gli errori di Rashford e Sancho, entrati proprio per battere i loro rigori, ribaltano il risultato. Jorginho, come contro la Spagna, ha il match-point, ma incredibilmente si fa ipnotizzare da Pickford. Donnarumma para il secondo rigore consecutivo, questa volta a Saka, e pone fine ai sogni di gloria inglesi. Quelli italiani, invece, sono appena iniziati. Dopo un Berrettini uscito a testa alta dalla finale di Wimbledon, il cielo sopra Londra è ancora più azzurro!