Quando il gregario diventa capitano. E lo fa alla grande, tanto di sfiorare il successo al Giro d’Italia. Damiano Caruso in Paradiso. L’atleta del team Bahrain Victorious, che il 12 ottobre compirà 34 anni, ha vinto la ventesima tappa del Giro d’Italia numero 104, la Verbania-Valle Spluga-Alpe Motta, di 164 km. E’ partito in fuga con il compagno di squadra Pello Bilbao che ha tirato a perdifiato per Caruso e quando lo spagnolo ha ceduto, Damiano lo ha ringraziato in corsa con una mano sulla schiena.
I piazzamenti dopo Caruso

Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente la Maglia Rosa Egan Bernal (Ineos Grenadiers) e Daniel Felipe Martinez (Ineos Grenadiers). Caruso è partito perché doveva fare l’uomo-faro per Mikel Landa. Invece il capitano è caduto ed ha dovuto abbandonare la corsa. Ha fatto il gregario a Nibali, alla Bmc, e da due anni è alla Bahrain-Merida agli ordini del tecnico trevigiano Franco Pellizotti. Poche le vittorie, tutte di qualità, ma è emerso nelle corse a tappe di tre settimane classificandosi ottavo al Giro d’Italia 2015, decimo al Tour de France dell’anno scorso e undicesimo nel 2017 e nono alla Vuelta di Spagna nel 2014, sempre al servizio del capitano di turno.
Il commento di Caruso

“Ho pensato mille cose negli ultimi metri prima del traguardo: tutti i miei sacrifici, tutto il lavoro fatto dai miei compagni di squadra. Abbiamo corso in maniera esemplare, sopratutto Pello Bilbao ha fatto un lavoro incredibile, ha avuto un ruolo fondamentale in questa vittoria. Oggi ho realizzato un sogno, credo di essere l’uomo più felice del mondo” ha dichiarato a fine tappa Damiano Caruso.
La classifica generale
Egan Bernal (Ineos Grenadiers) conserva la maglia rosa di leader della classifica generale. “Anche oggi abbiamo gestito al meglio la corsa. I miei compagni hanno fatto un super lavoro, un ringrazimento particolare a Jonathan Castroviejo. Avevo buone gambe e sapevo di avere compagni di squadra intorno a me ma quando Caruso ha attaccato,con il suo vantaggio che aumentava, ammetto di aver avuto paura. Adesso sono fiducioso per l’ultima tappa, ho due minuti di vantaggio e farò la crono a tutta” ha dichirarato dopo il traguardo Bernal.
Risultato di tappa
1 – Damiano Caruso (Bahrain Victorious) – 164 km in 4h27’53”, media 36.732 km/h, 2 – Egan Bernal (Ineos Grenadiers) a 24”, 3 – Daniel Felipe Martinez (Ineos Grenadiers) a 35”. 4 – Romain Bardet (Team DSM) s.t., 5 – João Almeida (Deceuninck – Quick-Step) a 41″,6 Simon Yates (GBr) Team BikeExchange 51”, 7 Aleksandr Vlasov (Rus) Astana – Premier Tech 1’13”, 8 Hugh Carthy (GBr) EF Education – Nippo 1’29”, 9 Lorenzo Fortunato (Ita) Eolo – Kometa Cycling Team 2’07”, 10 Antonio Pedrero López (Esp) Movistar Team 2’23”
Classifica generale

1 – Egan Bernal (Ineos Grenadiers), 2 – Damiano Caruso (Bahrain Victorious) a 1’59”, 3 – Simon Yates (Team BikeExchange) a 3’23”, 4 – Aleksandr Vlasov (Astana – Premier Tech) a 7’07”, 5 – Romain Bardet (Team DSM) 7’48”, 6 Daniel Felipe Martinez Poveda (Col) INEOS Grenadiers 7’56”, 7 Hugh Carthy (GBr) EF Education – Nippo 8’22”, 8 João Almeida (Por) Deceuninck – Quick-Step 8’50”, 9 Tobias Svendsen Foss (Nor) Jumbo – Visma 12’39”, 10 Dan Martin (Israel Start Up Nation) a 16’48”.
I detentori delle maglie
Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel –Egan Bernal (Ineos Grenadiers)
Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo Zanetti –Peter Sagan (Bora – Hansgrohe)
Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Geoffrey Bouchard (AG2R Citroen Team)
Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo – Egan Bernal (Ineos Grenadiers), indossata da Aleksandr Vlasov (Astana – Premier Tech)