Parla il presidente Feliziani del Vega Mestre: “Perché è falsato questo campionato al tempo del Covid”. Dopo un inizio di campionato difficile, il Vega Mestre ha deciso di cambiare allenatore ed affidare la squadra all’esperto coach Piero Coen. Fatali per Volpato la negativa prima fase della stagione e la partita contro Padova, con i mestrini che si sono fatti recuperare un vantaggio di 10 punti a 4 minuti dalla fine. Il Presidente Feliziani e il DS Marton hanno così scelto Coen, allenatore marchigiano che conosce molto bene la categoria e che ha alle spalle anche un’esperienza in A2. Una decisione sofferta ma che si spera possa portare il Vega Mestre alla salvezza.

Presidente, come si presenta la seconda fase del campionato per il Vega Mestre?
“La stagione è molto complicata, abbiamo vissuto un periodo non felice a causa dei tanti infortuni e solo adesso ne stiamo venendo fuori. I giocatori infortunati sono sulla via del recupero e speriamo, anche grazie a loro, di cominciare ad ingranare. In queste ultime partite abbiamo comunque giocato alla pari contro squadre che sono nella zona alta della classifica ed abbiamo dimostrato che siamo in crescita. Il cambio in panchina è stato purtroppo necessario”.
Il Vega Mestre ha perso tante partite rimaste in bilico fino all’ultimo. Perché?
“Solitamente almeno una partita viene sempre vinta su tre, quattro match che si decidono punto a punto. Penso che questi risultati derivino da un mix di circostanze, siamo stati sia sfortunati che poco decisi a portare a casa la vittoria. Alcuni giocatori per noi fondamentali sono stati fuori per due mesi ed è ovvio che questo vada purtroppo ad incidere sui risultati. Basti pensare a Lazzaro, out per una miosite per la quale è stata capita la cura solo adesso. Il campionato non è ancora finito e le restanti partite le giocheremo col coltello fra i denti”.

Ci saranno nuovi arrivi?
“Noi dobbiamo metterci al sicuro e raggiungere la quota salvezza il prima possibile. Ovviamente il campionato non è ancora finito e le partite che mancano non sono troppe. Stiamo infatti monitorando ogni possibilità che il mercato offre e non vogliamo perdere occasioni che potrebbero portarci giovamento. Ci sono però regole da seguire e fino ad adesso abbiamo potuto tesserare solamente un under (si tratta di Kaspar Kitsing, estone classe 2001 cresciuto nelle giovanili di Trento, squadra con cui ha anche debuttato in A, prima di trasferirsi a Forlì in A2) e dal 16 marzo sarà possibile firmare anche un senior. Faremo le nostre valutazioni e decideremo se sarà opportuno intervenire sul mercato”.
Un campionato ai tempi del Covid è sportivamente falsato?
“Si, è falsato per tanti motivi. Per l’assenza del pubblico, e noi lo sappiamo bene avendo una tifoseria calda, per i mancati incassi ai botteghini che hanno privato le squadre di entrate economiche importanti e vitali, per la riduzione di partite nei gironi. Sono cambiamenti che hanno messo in difficoltà le società e, in aggiunta, avvertiamo una mancanza di rispetto nei nostri confronti da parte della federazione per la questione retrocessioni-promozioni. Mettere le retrocessioni dalla Serie B quest’anno è stata una follia. A maggior ragione se consideriamo che la C Gold è appena iniziata e di conseguenza una squadra può ritrovarsi promossa in B vincendo un girone da poche partite. Per quale motivo una squadra di B deve essere sostituta da un’altra che, sportivamente parlando, non ha meritato la promozione? Potremmo dunque, per vedere davvero chi merita la categoria, fare uno spareggio al meglio delle cinque tra una retrocessa dalla B ed una promossa dalla C Gold”.

Presidente, è stato impegnativo seguire i protocolli per il Vega Mestre?
“Ogni società è stata costretta a spendere svariate migliaia di euro per garantire la tutela di giocatori e staff ed il proseguimento del campionato. Siamo contenti che questi sacrifici abbiano portato buoni risultati, anche se i protocolli sono stati abbastanza impegnativi. Dover fare tamponi ogni settimana, soprattutto nei primi mesi quando il prezzo era molto elevato, ci ha infatti costretto, come detto, a spese importanti”.