Venezia sorvegliata speciale. Venezia oggetto di analisi, riflessioni, proposte, speranze ma anche fosche previsioni su un futuro incerto se non inquietante. Negli ultimi anni un fiume d’inchiostro è stato consumato attorno a lei, ai suoi problemi e alle possibili soluzioni.


Salvare Venezia
Da poco Supernova ha dato alle stampe un’antologia (ProspettiVE. Storie e visioni di una città necessaria) arricchendo il contributo che già molti scrittori, economisti, giornalisti, architetti, urbanisti, intellettuali in genere hanno voluto dare a questo imperativo categorico: salvare Venezia.
Dieci autori per Venezia
Dieci autori, Francesca Cappelli, Enrico Cerni, Andrea Curcione, Nicoletta Daniele, Cristina De Rossi, Gemma Lunian, Paola Magagnini, Gianluca Prestigiacomo, Antonella Prigioni, Raffaele Rosa, hanno immaginato come potrebbe diventare questa città, che nel titolo viene definita, giustamente necessaria. Un libro corale e composito, dunque, così come la copertina, realizzata con la tecnica del collage da Luca Batistella.


Un’immagine quasi da fantascienza
Molti testi sono infatti ambientati in epoche a noi lontanissime: nell’anno 3000 (Gianluca Prestigiacomo, Modulo Sperimentale Eletteromeccanico) o nel 2070 (Raffaele Rosa, Dentro il magazzino), per esempio, ma la maggior parte comunque nel futuro non proprio prossimo. Alcuni la descrivono dall’alto attraverso il volo di un drone (Gemma Lunian, Utopia e Paola Magagnini), altri immaginano una vita organizzata sotto il livello del mare (Antonella Prigioni, A che piano va?) oppure proiettata verso il cielo (Nicoletta Daniele, Venezia del domani. Il giardino idroponico) o sintetizzata in un’intervista con uno dei pochi Veneziani sopravvissuti, datata 2 gennaio 2100 (Andrea Curcione, L’intervista, racconto di fantascienza o quasi).
Uno sguardo
Lo sguardo – e di conseguenza la narrazione – può essere pessimista e raccontare di devastazioni determinate da inondazioni, epidemie e spopolamento e di una città ricostruita in toto (Enrico Cerni, Sarà, Avrà, Andrà. Ma anche sarò. Avrò, Andrò, Prestigiacomo), ma in altri racconti si respira un atteggiamento più ottimista che immagina una Venezia ricca di giardini rigogliosi e curati con l’idrocultura (Daniele) oppure dall’innovazione e dalle scelte green (Rosa) o determinata da misure stringenti di tutela urbana e architettonica (Francesca Cappelli, Venezia, da follia del passato a paradigma della progettualità sostenibile del nuovo millennio).


La speranza attraverso le illustrazioni
La speranza viene anche affidata alla nascita di una nuova vita (Cristina De Rossi, Futura) in un percorso di recupero e comprensione di un passato personale molto doloroso della protagonista.
Ogni testo è separato dall’altro da illustrazioni di Luca Battistella, che visualizzano scorci evocativi della città, una città rappresentata nei racconti non soltanto nella sua parte storica, spesso infatti ci si inoltra in Terraferma (De Rossi), per arrivare fino ad Altino (Cerni).
Una Venezia articolata tra racconti diversi


Impossibile riassumere qui tutte le trame dei racconti, che in alcuni casi sono molti articolate a comporre quasi dei romanzi brevi (Prestigiacomo, De Rossi, Cerni), meglio lasciare al lettore il piacere della scoperta, che gli permetterà di apprezzare stili e atmosfere molto diverse. Godibilissime la ricerca linguistica di Cerni, la profondità psicologica di De Rossi, la fantasia di Prestigiacomo Lunian, Magagnini e Prigioni, le soluzioni percorribili di Daniele, Cappelli, Curcione e Rosa.
Per concludere, queste dieci prospettive sulla Venezia che verrà ci proiettano nel futuro permettendoci di guardarci da lontano con un monito: attenzione alle scelte che faremo, perché saranno determinanti per le nuove generazioni. E ne saremo responsabili. Una Venezia svuotata prima dai suoi abitanti a favore del turismo e ora desertificata dall’assenza di esso dovuta prima all’acqua alta eccezionale del 12 novembre 2019 e poi dalla pandemia, non può certo salvarsi tornando alla situazione precedente, che era insostenibile. Bisogna inventarsi una città nuova, servono nuove idee, nuovi stimoli, nuove imprenditorialità, ma soprattutto, servono cittadini capaci di realizzarle tutte queste cose.
ProspettiVE. Storie e visioni di una città necessaria, a cura di Gianluca Prestigiacomo, prefazione di Edoardo Pittalis, illustrazioni di Luca Battistella, testi di: Francesca Cappelli, Enrico Cerni, Andrea Curcione, Nicoletta Daniele, Cristina De Rossi, Gemma Lunian, Paola Magagnini, Gianluca Prestigiacomo, Antonella Prigioni, Raffaele Rosa, Venezia Lido, Supernova, 2020.
Grazie Annalisa. Preziosa come sempre. Quando nel 1978 arrivai allo IUAV cominciai un percorso d’amore con Aquaburgo, mai finito. Buona domenica. Oggi è un giorno importante, per me.