Consigli per aiutare a capirci dopo la lunga notte. COVID-19 e incertezza del futuro. Le conseguenze sulla salute, le relazioni e l’economia. Tra il miraggio del diventare migliori e la difficoltà di adattare la società. Esiste un timore diffuso, e non necessariamente irragionevole, nella popolazione. Il ritorno del COVID-19, che si identifichi la nuova ondata in ogni focolaio estivo o si preveda la recrudescenza ad ottobre, che si ascolti con maggior piacere e accordo il parere degli esperti più ottimisti piuttosto che quello dei professionisti più cauti, che si viva in uno stato di profondo timore o si provi un’intermittente, leggera e quasi impercettibile sensazione d’ansia, il pensiero che si possa tornare ad una situazione di diffuso contagio, addirittura di lockdown, è oggi costante in tantissime persone. L’unica certezza è l’incertezza. Quando e come non sono dati a nostra disposizione, la questione è se succederà.
L’unica certezza non solida

Questa condizione diffusa, però, non è neutra. Ha una serie di effetti individuali e sociali che possono influenzare pesantemente la nostra vita e il nostro futuro in termini di salute, relazionali, politici ed economici. In primo luogo impatta sugli stati d’ansia e stress, in particolar modo nei soggetti con una soglia più bassa di tolleranza all’incertezza. A tale caratteristica si possono anche ricondurre comportamenti di ricerca costante di informazioni sull’evoluzione della diffusione del virus e di ogni parere reperibile; cosa che aumenta la confusione. L’effetto di aumento dell’ansia, tuttavia, è la principale conseguenza nell’ambito della salute individuale da tenere monitorato, in quanto si tratta di una condizione potenzialmente legata allo sviluppo di malattie fisiche e psicologiche. È altrettanto importante ricordare che il disagio psicologico può avere decorsi e conseguenze nel lungo periodo, con annessi costi sanitari e umani non trascurabili.
Dall’unica certezza (presunta) all’incertezza

L’influenza dell’incertezza può essere altrettanto forte e potenzialmente distruttiva sulle relazioni e sulla società. Aumento di aggressività, polarizzazione degli atteggiamenti, intolleranza e tribalizzazione sono solo alcuni possibili effetti legati al vivere in tempi in cui l’imprevedibilità del presente e del futuro è diffusa e forte. La ricerca di soluzioni chiare – eventualmente anche prive di forti fondamenti – che possano dare un conforto, la volontà di trovare un senso a una condizione a cui nessuno era preparato, l’umana tendenza a restare uniti con le persone percepite come maggiormente simili e quindi prevedibili, possono indebolire la struttura delle democrazie occidentali come le abbiamo conosciute dal secondo dopoguerra, basate su una serie di certezze e assiomi condivisi e sull’idea di fiducia sociale. Non c’è fiducia senza la percezione di poter prevedere almeno parzialmente il futuro e il comportamento altrui, non usciamo di casa armati perché da una parte pensiamo che nessuno ci aggredirà, dall’altra che esiste un apparato di protezione. L’incertezza mina tutto ciò e i sistemi sociali dovranno fare i conti con diffuse percezioni di smarrimento e timore.
Le ricadute economiche

Infine, l’effetto dell’incertezza sull’economia può essere altrettanto distruttivo. Al netto delle difficoltà oggettive legate all’almeno parziale fermo dell’economia durato quasi tre mesi, l’incertezza può portare a comportamenti di accumulazione, di ricerca di beni rifugio. Questo, sommato all’aumento della sperequazione all’interno della società a favore di chi ha potuto contare sul mantenimento completo o quasi delle proprie entrate durante il lockdown può portare all’atrofizzazione di interi comparti economici. Ricordiamo che il sistema economico e commerciale è basato anche sulla volontà di acquistare beni e usufruire di servizi non strettamente necessari alla sopravvivenza. Al netto di qualsiasi considerazione morale e del legittimo pensiero che una maggiore attenzione alle spese possa anche essere positiva, il crollo di settori del lusso, dei servizi o del leisure non può che essere traumatico per la nostra economia.
Dall’incertezza alla rinascita
Certamente l’incertezza potrebbe avere aspetti positivi, alcuni dei quali più realistici e altri più utopici. Parlando di novità positive, nell’ambito di quello che si può già vedere, esiste la tendenza ad essere più attenti alla qualità e all’impatto ambientale e sociale dei propri acquisti con una maggiore consapevolezza della relazione tra il “benessere” del pianeta Terra e quello del genere umano, un interesse (purtroppo non sempre con basi sufficientemente solide) per la scienza e i suoi metodi di indagine della realtà.
Unica certezza? o futuro?

Quello che potrebbe essere bello vedere sarebbe l’aumento della fiducia interpersonale e sociale. La maggioranza delle persone – proprio perché il futuro è difficile da prevedere a causa di un agente esterno a noi ancora fondamentalmente ignoto – che scelgono di affidarsi ai propri simili e di dare credito alla buona fede delle proposte provenienti da chiunque abbia la volontà di mettersi in gioco e utilizzare le proprie conoscenze e competenze, questo potrebbe essere un salto in avanti nell’evoluzione dell’umanità.
L’utopia
Certo, quest’ultimo scenario è ad oggi irrealistico e contrario a una parte della natura umana radicata nella conservazione della vita e della specie. Tuttavia ogni esperienza collettiva porta l’umanità a diventare più matura, e, forse, la prima pandemia dell’era in cui tutto il mondo è interconnesso potrà avere un impatto positivo. Purtroppo questo è più probabile che segua i tempi dell’evoluzione che sono estremamente più lunghi della vita di ciascun individuo, rispetto ai ritmi frenetici che oggi crediamo siano scontati e naturali.
L’unica certezza è che è tutto nelle nostre mani

Oggi, su un piano di maggiore aderenza alla realtà, consideriamo che già il fatto di poter pensare e condividere gli effetti dell’incertezza sulla salute, sulle relazioni, sulla società e sull’economia sia un elemento di forza che aiuti ad assorbire il colpo datoci dalla pandemia. La forza dell’umanità di rendere reali i pensieri deve ricordarci costantemente della necessità di creare e condividere riflessioni di qualità. Nell’incertezza, la fiducia che il futuro possa ancora essere positivo è fondamentale, ma questo pensiero deve essere accompagnato dalla certezza che esso è nelle nostre mani, nella nostra capacità di interpretare la realtà e di plasmare l’evoluzione del presente.