Federico Casarin dal 30 giugno 2015 presidente della Reyer Venezia Mestre, dopo un passato ad alto livello come cestista racconta in esclusiva per https://www.enordest.it la sua Reyer e ricorda con noi 150 anni di gloriosa storia. È sempre un onore e motivo di orgoglio essere Presidente di una Società storica come la Reyer e lo è ancora di più in questa stagione in cui ricorre questo importante anniversario. Avvertiamo un grosso senso di responsabilità nel promuovere il nostro progetto che non è solo sportivo, ma anche sociale e culturale.
Federico Casarin racconta come è nata la Reyer
La Reyer fu fondata nel lontano 1872 da un giovane insegnante di educazione fisica di nome Pietro Gallo e da Costantino Reyer, amico e collega originario dall’Austria, portatore di un’idea innovativa per l’epoca: proporre la ginnastica come strumento formativo con finalità psico-pedagogiche in contrapposizione alla visione proiettata solo in prospettiva militare fino ad allora imperante. Con la denominazione di “società aperta a tutto il popolo” venne così fondata, a Venezia, la società di ginnastica Costantino Reyer. 150 anni dopo il valore sociale e culturale di Reyer non ha modificato i suoi connotati in quanto il progetto della società odierna, ripartita nel 2006 grazie alla visione di Luigi Brugnaro, continua a promuovere lo sport, soprattutto tra i giovani sia a livello femminile che maschile.
Federico Casarin e la sua visione dello sport
Lo sport, come ci hanno insegnato i padri fondatori della Reyer, è un fondamentale strumento di formazione della persona, non solo dal punto di vista fisico, ma soprattutto valoriale. Ed è per questo che la Reyer odierna, tramite i propri istruttori, dirigenti e famiglie è quotidianamente impegnata nella promozione sportiva dalle scuole primarie all’università, dalle palestre in cui si allenano i giovani orogranata a quelle delle quaranta società affiliate in un unico progetto di settore giovanile.
Il progetto Reyer
Oggi il Progetto Reyer coinvolge quasi 7000 giovani atleti di 40 società che condividono un programma giovanile di pallacanestro a Venezia, nel Veneto, in Italia e anche in Europa. In tutte le iniziative e le attività che proponiamo nel territorio il nostro obiettivo è quello di aggregare tramite lo sport giovani e persone di diverse provenienze e culture affinché si creino dei legami che aprano la mente e arricchiscano reciprocamente.
Federico Casarin e i giovani
Grazie alla pratica sportiva i giovani, sin da quando sono piccoli, sviluppano “soft skills” fondamentali come il rispetto degli altri, siano essi compagni, avversari o autorità (arbitri e allenatori), il rispetto delle regole e la capacità di saper accettare le sconfitte ed i momenti difficili, ma soprattutto la forza di rialzarsi e di reagire. La Reyer non ha come unico obiettivo creare i campioni del domani, ha il desiderio insieme alle famiglie e alle scuole di contribuire alla crescita dei giovani che saranno i futuri cittadini protagonisti della nostra società e della nostra città.
Il progetto scuola
A proposito di questa mission, la Reyer promuove il Progetto Scuola, grazie al quale introduciamo la pallacanestro negli istituti primari veneziani e la Reyer School Cup, un evento di basket che coinvolge 48 istituti superiori del Veneto e oltre 40.000 studenti. Inoltre, la nostra società mira continuamente all’investimento nei giovani e un fiore all’occhiello del nostro programma è certamente il Reyer Baby un progetto che consiste nella consegna di un kit di benvenuto al mondo (t-shirt e lettera tradotta in cinque lingue) ai neonati degli ospedali del nostro territorio, con 10 nosocomi coinvolti.
Questo per noi significa avere una attenzione costante sul domani della società e sul valore della persona umana che è sempre stato centrale nella storia della Reyer. L’ottenimento della Certificazione Etica nello Sport Esicert, inoltre, è un’importante garanzia che la Società mette a disposizione a tutti coloro che ne fanno parte, a tutti gli stakeholders alle famiglie degli atleti fino agli sponsor.
Federico Casarin e gli scudetti
Le prime squadre rappresentano la punta dell’iceberg del nostro movimento e hanno un valore sociale rappresentato dalle emozioni che riescono a trasmettere e dallo spirito sportivo e agonistico con cui scendono in campo. Infatti, quando recentemente l’Umana Reyer ha vinto i tre scudetti (con la prima squadra maschile nel 2017 e 2019 e con la femminile nel 2021) non era certo la squadra più forte sulla carta, ma quella che ha saputo più fare squadra coinvolgendo città, tifosi e partner ottenendo risultati che resteranno nella storia.
L’orgoglio
Per tutte queste ragioni, come detto in apertura, è un orgoglio per noi rappresentare la Reyer ogni giorno e ancora di più nell’anniversario dei 150 anni, così come è un orgoglio rappresentare l’azienda Umana e i suoi 1400 collaboratori, gli oltre 200 sponsor che sostengono il nostro progetto i nostri tifosi e tutti coloro che hanno il cuore orogranata.
La Storia continua, fino alla fine Reyer Venezia!