Gruppo Veritas in prima linea per promuovere la cultura del rispetto contro ogni forma di discriminazione e in particolare come contrasto alla violenza contro le donne. La multiutility veneziana, che si occupa della gestione del ciclo dei rifiuti e del servizio idrico integrato, ha ottenuto nel 2021 la certificazione internazionale Geeis – Diversity, un riconoscimento che premia le aziende e le organizzazioni che considerano elementi strategici tutela e valorizzazione delle differenze e inclusione e cultura del rispetto.
Nel 2022, inoltre, Veritas è stata la prima multiutility e tra le prime 10 aziende in Italia a ottenere la Certificazione per la Parità di genere Uni PdR 125:2022. Nel 2024 Veritas ha ricevuto un altro riconoscimento importante per le politiche di inclusione adottate, l’UNI PDR 159:2024, che premia l’impegno per garantire un lavoro inclusivo alle persone con disabilità in tutte le aree di servizio gestite: dal ciclo integrato dei rifiuti al servizio idrico, dai servizi ambientali ai cimiteriali.
A luglio firmato il protocollo d’intesa con la fondazione Giulia Cecchettin per la cultura del rispetto
Nel luglio scorso Veritas ha sottoscritto un Protocollo d’Intesa con la Fondazione Giulia Cecchettin (ente in memoria della giovane uccisa dall’ex fidanzato) con l’obiettivo di promuovere il rispetto e contrastare ogni forma di discriminazione e violenza, soprattutto di genere.
L’impegno a diffondere la cultura del rispetto, traversale a generi, età e appartenenze

“La nostra azienda è impegnata a fornire servizi essenziali alle cittadine e ai cittadini del territorio servito – sottolinea Chiara Bellon, direttrice Risorse Umane e Diversity Manager di Gruppo Veritas -. Tutte le iniziative intraprese mirano a sostenere il benessere organizzativo per una migliore qualità di vita dei nostri dipendenti, ma riteniamo fondamentale anche l’impegno per diffondere la cultura del rispetto fondata sull’inclusione, trasversale ai generi, alle età, alle provenienze e agli orientamenti religiosi”.
L’intervista a Chiara Bellon sulla cultura del rispetto
La redazione di http://www.enordest.it ha incontrato Chiara Bellon per una intervista sulle strategie e i progetti già realizzati e in corso di elaborazione.
Direttrice Bellon, cosa rappresenta per lei la responsabilità sociale di impresa?
La responsabilità sociale d’impresa è il cardine su cui si fondano le politiche adottate da Gruppo Veritas nel nuovo Protocollo delle Relazioni Industriali, in particolare per la promozione della sostenibilità ad ogni livello e in ogni ambito.
L’organizzazione aziendale è orientata infatti a implementare gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) previsti dall’Agenda Onu 2030, per contribuire al miglioramento del territorio della città metropolitana di Venezia in relazione a fattori ambientali (E), sociali (S) ed economici (G).
Qual è il documento adottato per favorire l’inclusione sociale in azienda e la cultura di rispetto?

Nel 2024, inoltre, Veritas ha adottato il Piano strategico di inclusione e valorizzazione delle differenze, che sviluppa strategie e azioni con un impatto tangibile anche sulle comunità di provenienza dei collaboratori della multiutility dell’Area Metropolitana di Venezia. Veritas riconosce che il lavoro rappresenta uno dei principali catalizzatori per l’integrazione e l’autodeterminazione di ogni persona, così come ben affermato dagli articoli 3 e 4 della Costituzione italiana. La promozione dei valori di inclusione all’interno dell’ambiente lavorativo si riflette sulla vita privata, contribuendo così a generare un impatto positivo sulle comunità del territorio circostante.
Quanti dipendenti conta Veritas?
Veritas conta 3669 dipendenti, di cui il 20,3% sono donne e il 79,7% uomini; il 35,3% dei lavoratori è composto da personale tecnico-amministrativo, mentre il 64,7% riguarda personale operativo.
Quali sono i pilastri su cui si fonda il benessere organizzativo?
I pilastri del benessere organizzativo sono costituiti da work-life balance (conciliazione tempi di vita e di lavoro), welfare, inclusione.
Gli obiettivi che possiamo raggiungere, promuovendo il benessere delle persone, con ricadute importanti anche sul tessuto sociale del territorio, riguardano la capacità di trattenere le competenze all’interno dell’azienda e di attrarre nuovi lavoratori, nonché il miglioramento della produttività e delle relazioni. Un sistema basato su questi principi produce un aumento della performance e delle motivazioni del personale con individuazione di soluzioni più efficienti e conseguente miglioramento della qualità dei servizi offerti all’utenza. Va sottolineato che questo approccio comporta inoltre una diminuzione dei costi diretti ed indiretti quindi è molto efficace.
Ci sono delle figure chiave in azienda a garanzia delle politiche avviate?

Abbiamo istituito in azienda alcune figure a garanzia dell’applicazione delle politiche in questi ambiti e del raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Le figure individuate sono: Diversity manager per la promozione dell’inclusione; Disability manager per facilitare l’inserimento delle persone con disabilità; Gruppo di lavoro Inclusione per realizzare iniziative di sensibilizzazione al tema; Consigliera di Fiducia per la formazione su mobbing e discriminazioni.
Per la parità di genere, uno degli elementi centrali è rappresentato ancora dalla rimozione degli ostacoli nei percorsi di carriera e nelle retribuzioni. E sulla cutura del rispetto?
Campagne di sensibilizzazione e attività formativa sono necessarie per rimuovere eventuali stereotipi legati al genere. Ma anche per attuare politiche volte a non ostacolare percorsi di carriera o a provocare differenze nei trattamenti economici causati dal genere.
In particolare, nel processo di gestione del personale, sono individuati degli indicatori specifici da monitorare. La percentuale di donne nell’organizzazione, rispetto alla totalità dell’organico, è passata dal 18,9 nel 2022, al 19,28. Nel 2023 e ha raggiunto il 20,08 nel 2024. Inoltre, è stata raggiunta la parità retributiva per lo stesso livello di inquadramento in relazione a genere e a parità di competenze.
Riguardo il contrasto alle molestie sul posto di lavoro, quali iniziative avete messo in campo?

Nel corso del 2023 i Documenti di Valutazione dei Rischi di Veritas sono stati aggiornati con l’inserimento del rischio di molestia sul luogo di lavoro. E sono stati valutati gli ambienti di lavoro sotto questo punto di vista. Data la complessità della tematica, l’Ufficio Formazione e benessere organizzativo, in collaborazione con la Consigliera di Fiducia ed il Gruppo di Lavoro Inclusione, hanno creato uno specifico piano formativo ed informativo.
Per il contrasto della violenza di genere sono stati creati dei punti viola all’interno degli sportelli Veritas rivolti all’utenza, ci può spiegare in dettaglio l’iniziativa?

Gruppo Veritas ha aderito al progetto Punti Viola dell’associazione DONNEXSTRADA. Un’iniziativa che mira a creare una rete di supporto diffusa e accessibile per le donne vittime di violenza e molestie. In tutta Italia ci sono ormai centinaia di luoghi sicuri, dove le persone con diverse difficoltà possono recarsi per chiedere aiuto.
Le persone che lavorano negli Sportelli per l’utenza sono state sensibilizzate. E formate da DONNEXSTRADA per accogliere chi si dovesse trovare in diverse situazioni di difficoltà. In particolare, è stato realizzato un percorso con un team di esperti psicologi e legali. Per acquisire competenze per affrontare al meglio, e con i giusti strumenti, situazioni di violenza sulle donne.
Quali iniziative applicate a sostegno della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro?
Gruppo Veritas opera per il benessere organizzativo delle dipendenti e dei dipendenti attraverso iniziative. E istituti dedicati a tutto il personale, operativo, tecnico e amministrativo, garantendo allo stesso tempo la sostenibilità gestionale ed economica. Numerose sono le iniziative sul fronte del sostegno alla genitorialità e al lavoro di cura. Nello specifico sono state individuate alcune iniziative mirate al post-maternità.
Differenze di età e di generazione e cultura del rispetto rappresentano altre diversità che possono diventare opportunità?

Gruppo Veritas promuove prassi per lo sviluppo e la gestione delle differenti generazioni all’interno dell’organizzazione, grazie a politiche che favoriscono il dialogo generazionale. Tra queste, possibili cambiamenti dei metodi organizzativi per problemi di compatibilità con alcune mansioni a prevalente impegno fisico e per dinamiche relazionali tra generazioni diverse.
Inoltre, sono previsti percorsi formativi adeguati e pratiche di trasferimento intergenerazionale delle conoscenze e competenze, che sono occasione di crescita e sviluppo professionale
Interculturalità, la presenza di personale di origine straniera in azienda sollecita progetti mirati?
Veritas promuove buone prassi anche nella gestione delle relazioni tra culture diverse, all’interno dell’organizzazione.
Numerose sono le iniziative in corso di progettazione e/o attuazione. Corsi di lingua italiana per stranieri; azioni di facilitazione per integrazioni e supporto di mediatori culturali. Possibilità, per i dipendenti stranieri (che hanno famiglia residente in stati diversi rispetto all’Italia) di poter accumulare le ferie, durante l’anno, per poter fruire di periodi più lunghi e favorire il ricongiungimento.


















































































