Regista, produttore, visual artist, fotografo e compositore, Marco Salom è una delle personalità più poliedriche e visionarie del panorama creativo italiano.
Con uno sguardo che attraversa i confini tra arte contemporanea, fotografia, cinema e tecnologia, Salom ha costruito negli anni un linguaggio visivo riconoscibile, dove la materia dell’immagine si fonde con il ritmo narrativo del cinema e l’emozione musicale.
Le collaborazioni di Marco Salom

Il suo percorso artistico è costellato da collaborazioni con i più grandi protagonisti della musica italiana: Ligabue, Jovanotti, Giorgia, Elisa, Skin, Marracash, Club Dogo, Negramaro, Cesare Cremonini, Nek, Paolo Conte, Andrea Bocelli, Tiziano Ferro, Pino Daniele, Malika Ayane, Eros Ramazzotti, Francesca Michielin, Annalisa Scarrone, Vinicio Capossela e Luca Carboni, solo per citarne alcuni.
Parallelamente, ha diretto star del cinema e dello spettacolo come Claudia Gerini, Carolina Crescentini, Luca Argentero, Pilar Fogliati, Francesco Montanari, Lodovica Comello, Isabella Ragonese, Carlo Cracco e persino Sylvester Stallone.
Dal grande schermo all’arte visiva
Tra i suoi docufilm più noti figurano Ligabue Campovolo – Il film 3D (2011, distribuito da Medusa, record d’incassi per un film musicale in Italia), Dogo in LA (2014, MTV), Cracco Confidential (2018, Discovery Europe), Haiti (2018, presentato ai festival di Taormina, Riviera International Film Festival e Visioni dal Mondo), Sono ancora vivo con Roberto Saviano (2021, Ruvido Produzioni), È questa la vita che sognavo da bambino con Luca Argentero (2022, Amazon Prime Video) e Ligabue – 30 anni in un giorno (2023, Vision Distribution / Prime Video).
Queste opere hanno consolidato il suo ruolo di narratore della contemporaneità, capace di coniugare linguaggio cinematografico e sensibilità artistica.
Triple Layer Art: dove immagine, algoritmo e pittura si incontrano


Negli ultimi anni, Salom ha ampliato la sua ricerca artistica dando vita a un percorso visuale inedito, che culmina nella creazione della Triple Layer Art: una tecnica esclusiva che unisce fotografia, post-produzione digitale, intelligenza artificiale e pittura manuale (acrilico e oro 24k).
Ne nascono opere che raccontano una realtà stratificata, sospesa tra materia e pixel, pop e metafisico, in cui l’immagine diventa esperienza sensoriale.
Le sue opere sono state esposte in contesti prestigiosi, tra cui MIA Photo Fair 2024 (per la Fondazione Francesca Rava), Museo MARV – Gradara Contemporanea (2024–2025) con il patrocinio della Direzione Regionale Musei Marche e del Consiglio Regionale delle Marche, Art Preview – Augeo Art Space (2025) – selezionata tra le 20 mostre internazionali su Artsy – CANTIERE 2025 (Ostuni, a cura di Flore & Venezia) e RAW (2025 – Black Light Gallery, Padova).
“RAW”: il ritorno al momento originario di Marco Salom


Con RAW, Marco Salom torna alle origini del suo immaginario. Tutto nasce in California, tra le rovine di una ghost town del deserto del Mojave: un luogo sospeso, dove il tempo sembra essersi ritirato lasciando solo la memoria delle cose. Da questo paesaggio di silenzi e rovine nasce una serie di immagini potenti e malinconiche, che rappresentano il “momento zero” del suo linguaggio artistico – la genesi di un’estetica che fonde natura, memoria e visione.
La mostra

La mostra, curata in collaborazione con Black Light Gallery, esplora il concetto di autenticità come punto di partenza per la creazione.
Attraverso fotografie, opere su supporto materico e una proiezione filmica inedita, Salom invita il pubblico a immergersi nel suo universo, in cui il confine tra realtà e immaginazione si dissolve in un dialogo continuo tra umano e artificiale.
Oltre alle opere della serie RAW, saranno esposti alcuni dei suoi lavori più iconici: ritratti di donne coraggiose e visionarie, protagoniste di un futuro possibile dove sentimenti, natura e tecnologia si intrecciano in una nuova armonia.
Marco Salom, un artista tra cinema e futuro

Ispirato dal cinema di Spike Jonze e Maria Schrader, Salom traduce la realtà in visione, la documentazione in racconto.
La sua ricerca indaga il futuro delle relazioni umane nell’era della trasformazione digitale, mantenendo sempre un legame profondo con l’emozione e la bellezza.
Nei suoi lavori convivono l’istinto del regista, la sensibilità del fotografo e la curiosità del ricercatore tecnologico.
Black Light Gallery: luce sulla fotografia contemporanea

La mostra apre fino al 21 novembre, alla Black Light Gallery, uno spazio nel cuore di Padova interamente dedicato alla fotografia contemporanea.
Fondato da Roberta Salmaso, il progetto nasce con l’obiettivo di avvicinare il pubblico alla fotografia come opera d’arte, proponendo una pluralità di visioni e nuove chiavi di lettura della realtà. Attraverso collaborazioni con artisti italiani e internazionali, la galleria costruisce un dialogo vivo con le realtà culturali del territorio, contribuendo alla crescita di una comunità sensibile al linguaggio dell’immagine. “RAW” di Marco Salom non è solo una mostra, ma un viaggio nel tempo e nella visione: un ritorno alle origini della luce, da cui tutto – arte, memoria e immaginazione – ha inizio.

















































































