Jonathan Milan è campione del mondo dell’inseguimento succedendo nell’albo d’oro all’amico e rivale Filippo Ganna. Veste la maglia iridata segnando anche il nuovo record del mondo 3’59”153 e superando in finale il britannico Charlton che nel pomeriggio aveva a sua volta polverizzato il record di Ganna in 3’59”304.
Milan a oltre 60 all’ora

Che sarebbe stato un mondiale di inseguimento di alto livello tecnico e altrettanto tasso di adrenalina si è capito sin dalle qualificazioni del pomeriggio quando il 21enne britannico estrae dal cilindro la prestazione che nessuno si attendeva. Jonathan Milan non è da meno e si guadagna il diritto di correre per l’oro con il tempo di 4’00”296. Il campione friulano – facendo una media oltre 60 all’ora – completa l’impresa in finale, riportando in Italia l’oro della specialità ed il record del mondo, per poche ore volato verso la Gran Bretagna.
Il commissario tecnico Marco Villa: “è il premio cresciuto nel confronto di Ganna senza mai demoralizzarsi”

Marco Villa: “Perdere nello stesso anno due record del mondo che sentivamo nostri sarebbe stata veramente dura. Jonathan merita i complimenti di tutto lo sport italiano. Quando questo pomeriggio il ragazzo inglese ha abbassato il limite di Pippo con una prestazione incredibile, non si è scomposto. Ha puntato alla vittoria ed anche al record del mondo. E’ il premio per un ragazzo che è cresciuto nel confronto con Ganna senza mai demoralizzarsi.”
Jonathan Milan: “sono partito troppo forte ma a quel punto non potevo tirarmi indietro”

Ancora incredulo Milan per un’impresa che lo consegna alla storia della disciplina: “Fin dalle qualifiche ho cercato di dare il massimo. Prima della finale non ero così sicuro di farcela. Il tempo di Charlton era incredibile e sono ancora incredulo di averlo battuto. Ho pensato soltanto alla pista e alla tabella che ci eravamo dati con Villa. Sono forse partito troppo forte ma a quel punto non potevo rallentare e ho spinto fino alla fine. Non pensavo di battere il record, nel senso che non era l’obiettivo primario. Quando sei in finale pensi a portare a casa l’oro. Però contro un avversario così dovevo fare qualcosa di eccezionale”. La finale vede l’azzurro partire forte e accumulare, nei primi due chilometri, quasi due secondi di vantaggio sul britannico, che prova una rimonta, ma resta sempre a distanza di sicurezza. A dimostrazione che questa è stata la gara più veloce di sempre restano i due incredibili tempi registrati. Milan chiude in 3’59”153, Charlton in 4’00”232.
Il presidente Cordiano Dagnoni: “il record e il titolo premiano un ragazzo esemplare”

Il presidente Dagnoni: “Un record e un titolo che premiano un ragazzo esemplare. Seppur ancora giovane è già un punto di riferimento per gli altri ragazzi, in questa edizione dei mondiali sfortunati con la caduta di Favero ma che rappresentano perfettamente la continuità nel settore. Il titolo mondiale compensa l’amarezza per i piazzamenti di questi giorni e ci dà l’entusiasmo per affrontare con la giusta motivazione i prossimi giorni.”
Chi è Jonathan Milan

Nato a Tolmezzo (Udine) il 1° ottobre 2000, è di Buja. È alto 194 cm e pesa 84 kg. Su strada, dopo aver debuttato tra i pro’ nel 2021 con la Bahrain, dal 2024 è alla LidlTrek. Conta 16 successi, tra cui 4 tappe al Giro e due maglie ciclamino (2023 e 2024). In pista, è un pilastro del quartetto: oro 2021 e bronzo 2024 all’Olimpiade, più l’oro iridato 2021, 2 argenti (2022-2023) e un bronzo (2020). Inseguimento individuale: sempre al Mondiale, un oro (2024) due argenti (2021-2022) e un bronzo (2023)
Simone Consonni ed Elia Viviani, “il profeta” d’argento nella Madison e ed eliminazione

Elia Viviani tiene fede al suo ruolo di capitano della Nazionale Italiana e conquista una medaglia d’argento di grande valore nella gara a eliminazione del mondiale su pista di Ballerup. L’azzurro tiene la gara sotto controllo fino all’ultima volata dove è costretto a cedere alla superiorità del danese Tobias Hansen che trionfa per distacco. Simone Consonni (138 punti) si mette al collo la medaglia d’argento ai Campionati del Mondo a Ballerup, in Danimarca, nell’Omnium. Il plurimedagliato su pista (Olimpiadi e Mondiali), arrivato a questo appuntamento in forma smagliante, non nasconde un pizzico di amarezza: “Ero venuto qui puntando alla maglia. Però questo metallo, in una specialità olimpica, con una concorrenza di primo livello mi sembra un buon inizio per avviare il prossimo quadriennio. Nella prima parte di gara sono rimasto un po’ coperto, poi ho cercato di realizzare più punti. Il belga è stato bravo a guadagnare i giri.. onore a lui”.
Le ragazze del quartetto sono di bronzo

Sonole ragazze del quartetto a regalare all’Italia la prima medaglia nella rassegna iridata di Ballerup: Martina Fidanza (rientrata al posto di Letizia Paternoster, impegnata nell’eliminazione), Martina Alzini, Chiara Consonni e Vittoria Guazzini hanno conquistato il bronzo battendo nettamente in finale il Canada, ripreso dopo 2.625 metri.
L’Italia chiude al settimo posto nel medagliere

L’Italia chiude i mondiali di Ballerup con il bottino di 1 oro, 2 argenti e 1 bronzo che vale il settimo posto nel medagliere.

















































































