Remo Mosole, uno dei più famosi imprenditori della provincia di Treviso e grande appassionato di ciclismo, ha compiuto 90 anni il 18 gennaio. Di Saletto di Breda di Piave (Tv), è ancora impegnato su più fronti a livello lavorativo con le sue numerose aziende manifatturiere, acciaierie, alla produzione di calcestruzzo, inerti, asfalto, alle gestioni alberghiere, centri turistici e operazioni immobiliari, assicurando il lavoro a 333 famiglie di collaboratori.
Il sogno del velodromo
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Il sogno di Remo Mosole è completare il velodromo: “Uno dei miei obiettivi vorrei completare il “famoso” velodromo di ciclismo nella mia terra a Lovadina di Spresiano alle Bandie. Sarebbe il mio regalo più grande” afferma l’imprenditore del Piave.
La festa in famiglia ed in azienda
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È stata festa grande nella sede dell’azienda di Saletto. Hanno celebrato il compleanno del “Paron” una trentina di dipendenti, i figli Anna Mary, Mara e Rudy e la nipote Nicole, figlia di Renis. Remo, che ha lavorato anche nel giorno del suo compleanno: “Sono emozionato, ma non servivano celebrazioni. Adesso sanno tutti che ho 90 anni”. D’altronde 90 anni si compiono una volta sola. Hanno festeggiato anche i familiari: la moglie Gabriella Romanello, nove nipoti e tre pronipoti.
La passione per il ciclismo
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Remo Mosole è famoso anche per la passione del ciclismo. Nel 1951 – come molti altri veneti emigrò – a Chamely nella Savoia Francese dove sopportò le umiliazioni di chi italiano in terra straniera veniva bollato come zingaro e “alleato di Hitler”. Da grande tifoso di ciclismo Mosole ebbe il riscatto morale nel 1952 per merito di Fausto Coppi durante il Tour de France quando il campionissimo transitò per primo sul Galibier a 2.750 metri: “Ero là a vederlo” racconta ancora emozionato e “fu come ricevere la paga di due mesi tutta insieme, finalmente noi italiani emigrati in terra straniera potevamo essere orgogliosi del nostro tricolore. Potevamo finalmente dimostrare ai francesi che non avevamo nulla da imparare da loro, e anche noi avevamo uomini di valore e di talento”. L’amore di Mosole per il ciclismo da quel giorno fu ancora più tenace e sentito.
Le prime società
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Risale al 1973 la fondazione della sua prima società ciclistica, gli “Eroi del Piave”. Nel 1975 fondò la Scuola di ciclismo “Gruppo Sportivo Mosole” con la scuola di avviamento al ciclismo per i giovani atleti dai 5 ai 12 anni, che si avvicinavano per la prima volta al mondo delle due ruote, attiva con circa 60 ragazzini tesserati ad ogni stagione ciclistica.
La gloriosa presidenza dell’Uc Trevigiani
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Da novembre 1995 Remo Mosole presidente della gloriosa Unione Ciclisti Trevigiani: per 19 anni ha portato nel territorio nazionale atleti di grande prestigio ed è riuscito a conquistare ben 516 vittorie annoverando fra i suoi atleti nomi come Alessandro Ballan, Franco Pellizotti, e due campioni del mondo, Francesco Chicchi su strada a Zolder in Belgio nel 2002 ed Enrico Franzoi nel ciclocross a Monopoli nel 2003. Numerosi successi e meriti sportivi tra strada, cross e pista, (compresi tanti altri successi a livello nazionale ed internazionale) sono valsi nel 2013 l’assegnazione del Collare d’Oro consegnato dal presidente del Coni Nazionale Giovanni Petrucci.
La storia dei quattro mondiali
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Nel 1983 infatti uscì il bando per l’assegnazione dei Mondiali, e sebbene la concorrenza fu spietata con la presenza di regioni come Sicilia e Lombardia, alla fine il Veneto si aggiudicò 29 voti favorevoli su 31; fu così che nel 1985 Mosole, a capo di una cordata di 35 importanti imprenditori locali, organizzò i mondiali su strada nel Montello e su pista a Bassano.
Nel 1999 fu amministratore delegato della società che allestì i Mondiali su strada di Treviso e Verona. La storia recente vede ancora Remo Mosole in veste di organizzatore: nel 2008 organizzò i Campionati Mondiali di Ciclocross al Centro Sportivo “Lago Le Bandie”, il suo gioiello, con oltre 52.000 spettatori provenienti da tutto il Nord Europa e trasmissione delle riprese televisive in tutte le maggiori emittenti europee. In quell’occasione consegnata la Stella d’Oro al Merito Sportivo da parte del presidente del Coni Giovanni Petrucci.
A seguito dell’organizzazione della Coppa del Mondo di Ciclocross del 4 ottobre 2009 ha ricevuto il 28 gennaio 2010 a Tabor (Repubblica Ceca, sede dei Mondiali di Ciclocross 2010) il premio come miglior comitato organizzatore dei mondiali di ciclocross a coronamento dell’organizzazione del suo terzo mondiale. Da “Le Bandie” è partito anche il mondiale gravel il 7 e 8 ottobre 2023 terminato a Pieve di Soligo al quale ha partecipato anche la figlia Mara.
Remo Mosole “dottore”
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A Remo Mosole conferita una Laurea Universitaria Honoris Causa in Ingegneria Idraulica. Il 4 novembre 1966 durante la grande alluvione del fiume Piave mise a rischio la propria vita gettandosi nel fiume in piena durante la rotta dell’argine per portare in salvo due persone. Per questa impresa premiato con la Medaglia d’Oro al Valore Civile.
Il recupero de Le Bandie è valso un premio europeo
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Oltre a utilizzare le cave dismesse Mosole mise in atto un magnifico recupero ambientale mettendo a dimora più di 500.000 alberi che lo portò a vincere il 29 marzo 2002 a Bruxelles, grazie al progetto Le Bandie, il premio europeo Restoration Award, (Concorso biennale istituito dalla UEPG – Union Européenne des Producteurs de Granulats) per il miglior intervento di recupero di cave dismesse nella categoria National Heritage. Buon compleanno, Remo