Metti di fare un viaggio nel tempo. Una vecchia radio, sopra un mobile in radica, trasmette i vorticosi ritmi del foxtrot. Si è da poco inaugurato l’Empire State Building e il Topolino di Walt Disney ha già festeggiato due anni di gloriose avventure. Si colora di allegria con una pioggia di opere d’antan la mostra di Natale organizzata alla Giorgio Chinea Art Cabinet di Padova. Fino al 2 febbraio 2023, in Galleria Cappellato Pedrocchi, sede della Chinea Art Cabinet, tutti i riflettori saranno puntati sulle opere realizzate da “Le Moschine”, pseudonimo di Paolo Deandrea (Milano, 1963), illustratore e fumettista dall’iconico tratto distintivo che ricorda le prime importanti produzioni della Disney e della Warner, come ad esempio le Silly Symphonies e le Merrie Melodies.
Le Moschine e il loro mondo fantastico
Faremo un tuffo nel suo bizzarro mondo, abitato da personaggi surreali, stralunati e divertenti che riprendono lo stile e il linguaggio pop dei cartoons americani degli anni ’20 e ‘30. Ovviamente, con l’ironia della contemporaneità: le opere virano quindi verso il neo-pop, assumendo anche toni noir e malinconici.
Perfide moschine
Sono lavori irriverenti, provocatori: “Soprattutto simpatici da morire” racconta il gallerista Giorgio Chinea Canale. Le vecchie cornici dorate vengono recuperate dall’artista nei mercatini per dare loro nuova vita.
Cosa troveremo
In galleria troveremo allora un pantheon di stravaganti personaggi: cactus, mosche, ragni, fantasmi, scheletrini. E ancora: nature morte di frutta, spremuta o frullata. Personaggi che creano cortocircuiti come Cappuccetto Morto, Rino Cerotto, Lucky Cat, Bad Dog, il Gelato Suicida. L’artista omaggia anche celeberrime figure pop come l’Omino Michelin o la Margherita Daisy.
Il giudizio di Chinea
“A guardarli tutti insieme da vicino – commenta Chinea – questi personaggi formano una specie di Corte dei Miracoli di soggetti sgangherati e un po’ freak ma decisamente iconici. Perfettamente in linea con lo stile dell’Art Cabinet. Infatti, è stato amore a prima vista. Appena ho visto i lavori di Le Moschine ho deciso di portarli a Padova. Tutti i personaggi che Paolo crea divengono con nonchalance protagonisti di un mondo, di una certa subcultura”.
In esposizione si possono ammirare tele e tavole, ma anche stampe, a metà strada tra pittura e illustrazione, alcune fortemente ispirate ai cartoni animati americani dei primissimi decenni del ‘900 come Felix the Cat e Betty Boop. Ma ci ritroveremo anche Oswald the Lucky Rabbit o Bosko. Tutti personaggi carichi di una forza e di uno spirito ingenuo e selvaggio che, all’inizio, non hanno avuto proprio vita facile.
Alcuni furono censurati, talvolta accantonati
Certamente erano chiassosi, grotteschi, in qualche modo forse anche perfidi… ma soprattutto allegri e romantici. Come loro, i lavori di Le Moschine parlano un linguaggio infantile, ma non lezioso: invitano al sorriso con intelligenza e ironia.
La citazione
Giorgio Chinea Canale, per presentare questa nuova esposizione, chiude cosi: “Le Moschine: il Lato B made in Italy della scena Pop-Toon universale! Ve ne innamorerete, portano allegria e buonumore e come cantava il Trio Lescano negli anni ‘30: devi avere il cuor contento stile novecento per goder la gioventù!”