Eccezionalmente, considerando che usciamo con questo servizio il 14 febbraio, festa degli innamorati , proponiamo nella nostra rubrica non uno ma due cuochi: un marito e una moglie uniti da oltre 60 anni, sempre insieme! Parliamo di Mario Biasolo e sua moglie Sandra, cuochi da sei decenni nella Trattoria Da Mario a Monticelli, piccola frazione di Monselice in provincia di Padova. Mario è nato il 9 marzo 1933, quasi 88 anni, lei di anni ne ha 83.

La storia di Sandra e Mario
La loro storia è molto semplice come è semplice (e accogliente) la loro trattoria chiamata per l’appunto “Trattoria da Mario” a Monticelli. 60 anni insieme, 60 anni fra i fornelli di una tipica trattoria che racchiude le tradizioni più spontanee e più genuine dell’universo della ristorazione e della cucina. Hanno sempre lavorato in questa trattoria, non sono mai andati altrove ma hanno conosciuto e visto migliaia e migliaia di persone che sono arrivate dalle più disparate parti per mangiare in quella trattoria di Monticelli dove loro fanno da sempre i classici piatti di “poenta e musso” (polenta e asino), bigoli alla Monticelli, gnocchi e trippe…
Anche Cipriani da Sandra e Mario
Con orgoglio dicono “Guardi che qui è passato anche Arrigo Cipriani che ha mangiato la nostra trippa e l’ha apprezzata”. E se è passato Arrigo Cipriani e ha apprezzato la trattoria è come vincere un grande e onesto premio! La storia della trattoria da Mario a Monticelli risale ancora agli inizi del 900 quando questa non era altro che una “bettola veneta”, una osteria del paese dove bevevi un bicchiere di vino e mangiavi un “cicheto”. Venne presa in gestione da Eufemia Galtarossa e da Valentino Biasiolo il 25 marzo 1947 quando si iniziò con gli affettati e le ombre di vino. Poi si iniziò a preparare alcuni primi piatti come bigoli o gnocchi fatti in casa, il “musso” e le trippe.

Una cucina d’amore
I nostri Mario e Sandra sono sposati da oltre 60 anni. Da sempre innamorati, il loro mondo è stato la cucina, quel microcosmo condiviso con Danilo, il fratello di Mario, scomparso qualche anno fa e che ora lasceranno al figlio Davide che, giunto alla quarta generazione, condurrà insieme alla moglie Jacqueline la Trattoria da Mario ai Monticelli. Davide e Jacqueline hanno chiamato il loro figlio, ancora piccolo, Valentino, in onore al nonno paterno.
Lo “scettro” in mano a Sandra e Mario
Lo “scettro” lo tiene ben saldo ancora Mario e Sandra – ci confida Jacqueline – che ancora sono in cucina, anche se hanno di molto diminuito il ritmo lavorativo. Ora Jacqueline e due aiuto-cuochi sono in cucina e Davide in sala. Davide coltiva la passione delle auto, le Mini, e le vespe: i raduni si fanno sempre alla trattoria di Mario, così pure quelli delle Vespe, qui c’è la sede della VespaClub di Monselice.
Tra Foscolo e Petrarca

E per chi va a Monticelli, poco distante c’è la “Villa del Principe”, dove passeggiava Francesco Petrarca e sostava Ugo Foscolo (la Pro Loco di Monselice sta facendo un grande sforzo per recuperarla e farla divenire Patrimonio FAI).
Mario e Sandra ci regalano la loro ricetta, quella dei bigoli Monticelli. Per noi non è stato semplicissimo scriverla. Le loro ricette sono quelle fatte migliaia e migliaia di volte nella trattoria. Sempre riuscite ottimamente, con entusiasmo. Ma la loro esperienza è quella nel fare tutto senza misurare e senza pesare…
Un augurio a tutti gli innamorati, in particolare a coloro che continuano da anni e da decenni….
La ricetta: Bigoli al ragù alla Monticelli

Gli ingredienti (per 4 persone)
400g di bigoli , 200g di macinato di maiale, 200g di salsiccia, 2 carote, mezza costa di sedano, mezza cipolla, 1 spicchio d’aglio, mezzo litro di sugo di pomodoro, 50g di Parmigiano Reggiano, olio extravergine di oliva, qb acqua di cottura della pasta, 100 g. di radicchio.
La preparazione
Per il ragù. Eseguiamo un soffritto con cipolla, aglio, sedano.
Aggiungiamo la carne macinata e le salsicce facendo attenzione che il fuoco sia molto lento. Sobbollire per circa 5 ore, aggiungendo quando necessita un po’ di brodo o acqua. Al termine lasciare raffreddare il ragu.
Portiamo a ebollizione l’acqua per i bigoli, nel frattempo mettiamo nel ragu il radicchio precedentemente sminuzzato e leggermente tostato a parte.
Spadelliamo e impiattiamo i bigoli con ragu preparato e una spruzzata di parmigiano reggiano.
Il vino? Questa volta non ci permettiamo di nominare alcuna cantina. “Importante che sia un buon vino, magari uno dei Colli Euganei. Va bene un buon Cabernet dei Colli per un piatto di bigoli”. Nel classico bicchiere della trattoria, come ci dice Arrigo Cipriani.
Buongiorno Sign. Maurizio, grazie per le bellissime e azzeccate parole.
L’articolo pieno di sentimento, ci ha riempito il cuore.
Quando può venga, Lei è il nostro ospite d’onore.
Grazie ancora.
Mario e Sandra.
Davide, Jacqueline e Valentino.
Non mancherò di provare questa prelibatezza andando nel locale “da Mario” a Monticelli.
Grazie a Maurizio che ci fa scoprire delle interessanti realtà enogastronomiche.
L’articolo di Maurizio Drago mi ha stuzzicato molto. Troverò il modo di fermarmi ad assaggiare queste prelibatezze della nostra cucina veneta. Complimenti a Mario e Sandra che hanno saputo trasmettere i valori e la tradizione alle nuove generazioni.