Le piogge torrenziali di primavera ed inizio estate – ed in particolare l’evento del 30 maggio, che ha portato alla caduta di 100 millimetri in appena 20 minuti – hanno coinvolto un territorio di circa 2 mila ettari all’interno del comune di Cona. L’evento del 30 maggio, paragonabile a un’alluvione localizzata, ha seriamente danneggiato e, in parte, distrutto molti ettari di mais e soia appena seminati ed impedito il proseguimento delle semine di altri ettari con danni che potrebbero essere quantificabili in circa un milione e mezzo di euro.
Danni stimati a mais e soia fino a un milione e mezzo di euro

L’andamento della primavera particolarmente piovoso e con fenomeni di piogge a carattere alluvionale, concentrate in pochi minuti, ha impedito la preparazione dei terreni per le semine, oltre ad aver provocato un danno complessivo alle colture seminate – spiegano Gianantonio Bertaggia e Nazzareno Augusti rispettivamente presidente del Mandamento e segretario di zona di Confagricoltura Venezia nell’area di Chioggia, Cavarzere e Cona -. Nel territorio di Cona, in particolar modo, la coltura del mais (destinato per metà a prodotti per alimentazione animale) comprende circa il 60-70% dei seminativi per una estensione di 3000-3500 ettari: abbiamo constatato che in questo territorio ci sono aree dove non si sono potute effettuare le operazioni di semina o sono avvenute tardivamente, con un danno stimato del 25-30%, che si teme in termini economici possa raggiungere una cifra vicina al milione e mezzo di euro”.
Complessivamente l’area di Cona coinvolta da questi eventi meteo estremi è di circa 5000 ettari per un fatturato di circa 10 milioni di euro.
Frumento, mancati trattamenti contro gli attacchi fungini

“Le difficoltà di semina, a causa della impraticabilità dei terreni, hanno impedito di seminare il mais, ma hanno anche posticipato eccessivamente la semina della soia (che ha prevalentemente destinazione industriale) – sottolineano i due dirigenti di Confagricoltura Venezia -. Anche sul frumento abbiamo constatato la difficoltà a intervenire con i trattamenti fitosanitari e problematiche simili si sono evidenziate anche per la vite. Per il frumento il rischio è rappresentato dalla impossibilità di trattare le piante con i fitofarmaci contro gli attacchi fungini, pertanto in certi casi i danni potrebbero essere notevoli.”
Danni da grandine anche su frumento e vite

“Nell’area di Cona, oltre alle piogge torrenziali, non si sono registrati solo allagamenti dei campi simili ad alluvioni, ma vento e grandine che hanno danneggiato seriamente molte coltivazioni – concludono i due dirigenti di Confagricoltura-. In particolare i danni da grandine sono stati rilevanti su grano e vite, mentre gli allagamenti sono stati particolarmente importanti dannosi su mais e soia impedendo la germinazione delle piante seminate o la moria il marciume di quelle sommerse.”
Senza interventi, rischio chiusura per centinaia di aziende

“É veramente preoccupante e avvilente, come ormai succede troppo frequentemente, dover constatare i danni derivati dagli eventi atmosferici nel settore agricolo della nostra provincia – dichiara il presidente di Confagricoltura Venezia, Stefano Tromboni -. La preoccupazione degli agricoltori, che vedono sfumare gli sforzi lavorativi e la doppia beffa del veder andare in fumo, da una parte, le risorse economiche anticipate per le lavorazioni del terreno e per le semine, e, dall’altra, il mancato o ridotto guadagno per le ridotte produzioni, deve essere messa al centro delle agende politiche e sindacali degli organi competenti sia nazionali che regionali.
Il rischio effettivo, che forse fino ad ora continua ad essere ampiamente sottovalutato, è che la ridotta produttività economica delle aziende unita ad una Politica Agraria Comunitaria fortemente penalizzante, porti ad una vera e propria “chiusura” di centinaia di aziende agricole. Il grido di allarme si fa sempre più forte e, ricordiamoci, che arriva da un settore che ha, fino ad ora, prodotto beni alimentari primari e salvaguardato il territorio da un punto di vista ambientale.”
Rete idrica in difficoltà di fronte alle bombe d’acqua

Conferme delle piogge torrenziali cadute sul territorio di Chioggia vengono anche dal Consorzio di bonifica Adige Euganeo che sottolinea come eventi meteorologici eccezionali hanno duramente colpito, in particolare, i comuni di Orgiano, Sossano, Campiglia dei Berici, Poiana Maggiore, Noventa Vicentina, Albettone, Vo’, Agugliaro, Roveredo di Guà, Montagnana, Urbana, Casale Scodosia, Borgo Veneto, Megliadino San Vitale, Merlara, Masi e Castelbaldo. In queste aree si sono registrati allagamenti diffusi nelle campagne, ma anche nei centri urbani.
Malgrado gli sforzi messi in campo, la rete idrica consortile non è dimensionata per gestire bombe d’acqua di queste proporzioni che si concentrano in così poco tempo.