Davide Rebellin ha concluso un accordo per continuare la sua carriera per la ventinovesima stagione da record, con la Cambodia Cycling Academy destinata a essere la sua nuova squadra per il 2021. La squadra continentale, che è stata fondata per sviluppare i piloti dalla Cambogia in vista dei Giochi del Sudest asiatico del 2023, la scorsa stagione, il team ha partecipato a diverse gare europee, tra cui l’Etoile des Bessèges, il Tour of Antalya e il Mont Ventoux Dénivelé Challenge. Rebellin, in gara per Meridana Kamen, ha gareggiato al Sibiu Tour e ai Campionati Nazionali Italiani nel 2020, ottenendo l’ottavo posto assoluto nella corsa a tappe rumena.


Il campione vicentino
Il campione di Lonigo che compirà 50 anni il prossimo agosto, è diventato professionista per GB-MG Maglificio nel lontano 1993, dopo aver corso come soigneur lì nel 1992 e da allora ha corso per 10 squadre: Polti, FDJ, Liquigas, Gerolsteiner, Androni Giocattoli, Miche, Meridiana Kamen, CCC, Kuwait-Cartucho.es e Sovac. Durante i suoi primi anni, Rebellin è stato tra i migliori pugili del gruppo, completando la famosa Ardenne Triple nel 2004, vincendo Amstel Gold Race, Liegi-Bastogne-Liegi e La Flèche Wallonne.
Le vittorie e la macchia del doping
Ha continuato a vincere quest’ultima gara altre due volte, nel 2007 e nel 2009, mentre altre grandi vittorie includevano Tirreno-Adriatico nel 2001, Parigi-Nizza nel 2008, la Clásica San Sebástian nel 1997, una tappa del Giro d’Italia nel 1996, più una medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Pechino 2008, che sarebbe stata successivamente revocata dopo essere risultato positivo al “Cera”. Rebellin avrebbe dovuto partecipare a un progetto E-Powers ungherese per il 2020, anche se il team è crollato a fine novembre a causa della mancanza di sponsorizzazioni. È invece tornato alla Meridiana Kamen, la squadra croata per cui ha corso nel 2019 e nel 2012.
Paolo Simion


Un nuovo tassello va ad aggiungersi al mosaico di atleti che faranno parte della rosa del Team Giotti Victoria – Savini Due nel 2021. Tassello importante dato che stiamo parlando di Paolo Simion, 28enne di Martellago con già 6 anni di professionismo alle spalle. Plurivittorioso nelle categorie giovanili (è stato anche campione italiano nella categoria juniores) è riuscito a cogliere il successo tra i professionisti al Giro di Croazia nel 2018. Molto attivo anche su pista dove, oltre a diversi titoli nazionali, ha vinto una prova di Coppa del Mondo nell’Omnium.
Palpabili l’emozione e la voglia di rivalsa nelle parole di Paolo che ha commentato così l’approdo nel team diretto da Stefano Giuliani: «Gli ultimi 2 anni sono stati intensi. Da un 2019 segnato dalla sfortuna a un 2020 che volevo fosse l’anno del mio rilancio cambiando tutto: dalla preparazione alla mentalità, fino addirittura al continente» dice Paolo che aveva trovato infatti un accordo con un team cinese per il 2020 ma la pandemia ha bloccato il suo trasferimento. «Nonostante la situazione, ho sfruttato quest’anno per finire l’università e ritrovare lo spunto di una volta tornando ad allenarmi su pista. Appena mi è giunta la proposta di Stefano per il 2021, conoscendo il suo approccio nei confronti dei corridori e di questo sport, ho accettato senza pensarci due volte. Spero che il 2021 possa essere un anno ricco di soddisfazioni sia a livello personale che per tutto il team»


Il Friulano Jonhatan Milan
A 20 anni Jonathan Milan farà il suo debutto nel WorldTour nel Team Bahrain McLaren. In questa stagione il gigante di Buja ha colto grandi risultati su pista e su strada: bronzo mondiale nell’inseguimento a squadre, argento europeo nell’inseguimento a squadre e in quello individuale, bronzo europeo nel km da fermo, campione nazionale under 23 della crono e vincitore di una tappa al Giro Ciclistico d’Italia U23.
«Diventare ciclista professionista è un sogno che si avvera. Onestamente, non pensavo che avvenisse così presto! Sono contento di aver scelto questa squadra, mi affiancheranno nel programma su pista e mi permetteranno di crescere su strada. Nel 2021 il mio primo obiettivo sarà il Campionato Europeo su pista e poi il più grande, le Olimpiadi. Ma prima di tutto, non vedo l’ora di iniziare ad allenarmi e incontrare i miei nuovi compagni…»


Cento anni dalla nascita di Fiorenzo Magni
Fiorenzo Magni, una vita difficile. Cent’anni fa, il 7 dicembre 1920, nasceva a Vaiano, ieri in provincia di Firenze, oggi di Prato, uno dei grandi del ciclismo non solo italiano. Un corridore dal palmares straordinario (tre Giri d’Italia, tre Giri delle Fiandre, tre maglie di campione d’Italia solo per citare i più prestigiosi) che ha vinto molto e che avrebbe potuto vincere ancora di più, se non si fosse trovato sulla strada due mostri sacri come Gino Bartali e Fausto Coppi.