Il regista Riccardo Milani è tornato nelle nostre sale cinematografiche con il film “Un mondo a parte” affidando ancora una volta il ruolo del protagonista al bravissimo Antonio Albanese, con il quale sembra ormai aver avviato una “coppia” che funziona a meraviglia. Dopo i successi di “Come una gatto in tangenziale” e soprattutto di “Grazie ragazzi”, anche l’ultimo lavoro di Milani pare avviato a riscuotere un notevole successo di pubblico che sembra apprezzare questo tipo di cinema a cavallo tra la formazione e la commedia ricca di buoni sentimenti e sicuramente priva di cadute ma soprattutto di “orpelli” che inducono lo spettatore a scervellarsi per arrivare a capire il “succo” della storia.
Un mondo a parte che scorre via veloce
In poche parole si tratta di un film onesto, pulito che scorre piacevolmente per poco meno di due ore. Quello che ci vuole per trovare un momento di rilassamento. Ad affiancare Antonio Albanese c’è la superlativa Virginia Raffaele che ormai non stupisce più nel suo ruolo di attrice nonostante provenga dallo spettacolo cabarettistico. Con loro tutta una serie di attori presi per l’occasione ma che si rivelano molto efficaci.
Un mondo a parte che gira attorno a un maestro elementare
Michele Cortese è un maestro elementare con circa trent’anni d’insegnamento sulle spalle ma ormai stanco di svolgere il suo lavoro nelle scuole della Capitale in quanto sempre più alle prese con alunni arroganti e genitori ancora peggio. Così decide di accettare un’assegnazione provvisoria che aveva inoltrato anni addietro e che ormai non ricordava assolutamente. Verrà chiamato dal direttore didattico il quale lo informerà di questa assegnazione che accetterà con grande entusiasmo, nonostante si tratti di recarsi a Rupe un piccolo paese con meno di quattrocento abitanti situato nella Val di Sangro vicino al parco nazionale dell’Abruzzo.
Arriverà a bordo della sua automobile e incontrerà i primi problemi legati alle strade innevate e popolate dai lupi. Una volta riuscito ad arrivare nella scuola la vice preside e collega gli presenterà la classe formata da soli sette bambini suddivisi tra prima, terza e quinta elementare tutti assieme. Si troverà in difficoltà anche nell’appartamento dove andrà a vivere nel quale il riscaldamento inizialmente sarà affidato ad una improbabile stufetta a legna e carbone e dovrà anche recarsi ad acquistare indumenti più consoni, visto che si era presentato in giacca e mocassini.
Alla fine la scuola si salva
Con la vice preside Agnese dopo un inizio “traballante” entrerà in sintonia al punto di organizzare assieme un piano (coadiuvati anche dal fido collaboratore scolastico e da tutte le figure preminenti del paese ovvero il sindaco, il parroco, il maresciallo dei carabinieri) per salvare la scuola in odore di chiusura da parte del Provveditorato per mancanza di bambini nell’anno successivo e favorire un altro plesso scolastico dove il preside nutre degli interessi personali. Ovviamente il finale non lo sveliamo, ma diciamo che ci sono le buone intenzioni di Riccardo Milani, ormai diventato una sorta di “paladino” delle persone in difficoltà, degli immigrati e di tutti coloro che fanno parte di un Dio minore. Per fortuna c’è il suo “alter ego” Albanese che riesce con un tocco di “bacchetta magica” a risolvere le situazioni apparentemente drastiche.
Regia: Riccardo Milani. Cast: Antonio Albanese, Virginia Raffaele, Sergio Saltarelli. Produzione. Italia. Anno: 2023. Genere: commedia. Durata: 1h 55 minuti.
Anche noi nel piccolo borgo di Orta San Giulio abbiamo da sempre difeso la qualità della scuola investendo e promuovendo la scuola Montessori.
Piccolo Borgo ma grande cuore.
Il film è uno spaccato della vita reale di sacrifici e di tante persone di buona volontà.
Grazie