“Attivare attraverso il gioco di squadra tutte le azioni possibili tra Istituzioni pubbliche e realtà private per trovare soluzioni contro la siccità che sta anche quest’anno creando danni alle imprese agricole del Veneto orientale”. Il problema siccità all’attenzione anche del Consiglio Metropolitano di Venezia grazie alla mozione presentata dal consigliere di FDI Enrico Gavagnin.
Gavagnin e la tutela del Veneto Orientale


“Mi sono incontrato con Valerio Nadal presidente del Condifesa TVB che ci ha illustrato la situazione legata all’assenza di precipitazioni come era già successo in modo penalizzante l’anno scorso e che si è già ripresentata quest’anno”. Molte colture sono a rischio per mancanza d’acqua e l’anno scorso i danni nel Portogruarese-Sandonatese sono arrivati a tre milioni. Nadal inoltre si sta impegnando a livello nazionale sul nuovo Fondo Agricat che da quest’anno andrebbe a compensare almeno parzialmente i danni da avversità catastrofali siccità compresa. Gavagnin conclude: “siamo disponibili a dare il nostro contributo a tutela delle imprese agricole del territorio veneziano e del Veneto orientale poiché sono sempre impegnate a portare nei mercati prodotti di qualità e d’eccellenza”.
Di recente sul territorio del Veneto orientale sono cadute precipitazioni dopo almeno tre mesi di assenza totale d’acqua


Le piogge cadute non possono certo rappresentare una soluzione per i terreni che dopo un inverno secco, con temperature quasi mai in sintonia con il periodo, hanno registrato l’assenza di acqua. La conferma viene da Fiorenzo Lorenzon rappresentante regionale nel Cda del Consorzio di Bonifica Piave. “E’ caduta acqua sui terreni che ha portato un po’ di sollievo ma i problemi non sono risolti”. Lorenzon ha proseguito: “Speriamo che le perturbazioni annunciate possano portare acqua alle campagne del Nord-Est. In Emilia Romagna abbiamo assistito ad alluvioni. I nostri terreni non hanno avuto quelle piogge primaverili utili per le colture”. I Consorzi l’anno scorso hanno fatto i salti mortali per garantire l’acqua in momenti veramente difficili. E quest’anno? “Stiamo monitorando il riempimento dei laghi in montagna – conclude Lorenzon – per dare ossigeno alle zone eventualmente più a rischio. Si stanno studiando progetti per l’irrigazione in modo da non far soffrire le colture”.
Capitolo risarcimenti..speranza in Agricat


“La siccità purtroppo è scarsamente assicurabile – spiega il presidente Valerio Nadal – fino al 2019 venivano assicurati terreni non irrigui, dal 2019 le compagnie coprono solo terreni irrigui, in certe situazioni i consorzi di bonifica non riuscivano a fornire acqua. Da quest’anno la tendenza è non dare copertura assicurativa alla siccità soprattutto sui seminativi, continueremo a contrattare con le compagnie”.
Nadal intravvede una speranza: “Agricat (fondo mutualistico nazionale obbligatorio previsto dal Ministero dell’agricoltura e finanziato con contributi Ue) è partito dal primo gennaio e le imprese che faranno una domanda ed in possesso di requisiti Pac avranno la possibilità in caso di riconoscimento di avere un indennizzo anche se parziale. I dettagli di questo fondo verranno divulgati nei prossimi giorni e noi faremo la nostra parte. Agricat integrerà gli strumenti che già abbiamo come le polizze assicurative agevolate e i fondi mutualistici che abbiamo creato per Veneto e Friuli VG”.