La Prosecco Doc Imoco Volley Conegliano da leggenda. Ha stabilito il nuovo record mondiale assoluto di vittorie consecutive. Ha vinto 74 match superando la squadra turca del Vafikbank Istanbul. Il primato è stato celebrato, finalmente, davanti al pubblico di casa. 3.200 tifosi al Palaverde – secondo le regole per il Covid – hanno applaudito per tutta la partita le campionesse del mondo, d’Europa, d’Italia e che l’anno scorso hanno vinto Coppa Italia e Supercoppa.


La festa comincia con la vicepresidente di Lega Volley Femminile Carla Burato che ha consegnato prima della partita a Piero Garbellotto – presidente di Imoco Volley – una targa celebrativa delle 73 vittorie consecutive, record mondiale di vittorie eguagliato.
Record mondiale: bastano tre set con il Trento per entrare nella leggenda
La Prosecco Doc Imoco schiera lo starting six iniziale: diagonale Wolosz-Egonu, centrali Folie-De Kruijf, schiacciatrici Plummer-Omoruyi, libero De Gennaro: finalmente c’è il rientro in campo del libero della nazionale campione d’Europa. Courtney (per un risentimento) e Sylla tenute a riposo. Trento in campo con Raskie, Piani, Furlan-Berti Rivera-Nizetich, libero Moro. Si fa subito importante il divario tra le due squadre (12-5). Wolosz si sbizzarrisce dando la palla in ogni settore. Conegliano doppia Trento (16-8). C’è spazio anche per le seconde linee: entrano Gennari-Frosini (21-12) e il set si chiude.
Premiato il campione paralimpico Simone Barlaam


La festa prosegue con Sarah Fahr che premia il campione paralimpico di nuoto Simone Barlaam che ha vinto la medaglia d’oro nei 50 stile libero categoria S9.
Secondo set. Il parziale è più o meno sulla stessa riga del primo. La Pantere graffiano di brutto con Egonu e Folie e ridoppiano Trento (16-8). Entra finalmente Bozana Butigan (centrale) al posto di De Kruijf. Ace di Paola Egonu, la Prosecco Doc prende il largo (20-9). Come nel precedente set Santarelli schiera di nuovo Gennari e la giovane Frosini. Attacco-fuori di Trento e siamo 2-0.
Terzo set. Si comincia con una “veloce” al centro di Folie. C’è spazio anche per la croata Butigan (11-5). Le campionesse d’Italia doppiano nuovamente Trento (12-6). Giulia Gennari prende le redini del palleggio, Santarelli ridà un po’ di fiato alla capitana Wolosz. Frosini per Egonu (16-9). Trento sembra poca cosa di fronte all’armata che sta per stabilire il record del mondo di vittorie consecutive: ci sono 16 punti di differenza in classifica tra le due squadre. Sul 17-11 cominciano a rullare i tamburi di continuo dei tifosi gialloblù: preludono al Guinness dei primati che sta per raggiungere l’Imoco. Si avvicina Trento (18-17), ma Frosini rimette le cose a posto e fa due punti (20-18). Plummer (21-18). Attacco fuori delle ragazze di Bertini (22-18). Folie (24-19). Un video-check decreta la vittoria del record mondiale. De Gennaro la migliore della partita. Mercoledì si torna al Palaverde alle 19.30 per la prima di Champions League con le serbe dello ZOK.
La festa con i tifosi per la leggenda


Le atlete stanno aspettando le immagini del video quando spunta un cartello di “certificato mondiale di vittorie consecutive”. Gli arbitri danno ragione all’Imoco e le campionesse di tutto sfilano davanti ai tifosi. Capitan Wolosz solleva un cartello delle 74 vittorie, De Kruijf sembra non volere staccarsi dal “certificato mondiale”. Davanti al pubblico c’è anche lo staff tecnico con un’ovazione per coach Santarelli.
Il tabellino della leggenda


PROSECCO DOC IMOCO – DELTA DESPAR TRENTO 3-0
( 25-13,25-11,25-20)
Prosecco DOC: Wolosz, Egonu 13, Plummer 10, Omoruyi 11, De Kruijf 5, De Gennaro, Folie 7, Frosini 2, Gennari, Butigan 1,Caravello, Sylla ne, Vuchkova ne, Bardaro ne. All.Santarelli.
Delta: Piani 6, Raskie, Nizetich 3, Rivero 3, Moro, Mason 6,Rucli 2, Piva 2, Stocco, Furlan 2, Botarelli 2, Berti 5.
All. BertiniArbitri: Piperata e Cerra.
Spettatori: 3200-sold out.
Durata set: 21′, 22′, 27′
Note: errori battuta: Conegliano 6, Trento 15; aces: 5-1; muri 8-3. MVP: De Gennaro.
Il presidente Pietro Garbellotto: “Grandissimi complimenti allo staff tecnico e a tutta la squadra”


“Grandissimi complimenti allo staff tecnico e a tutta la squadra, perché non è facile mantenere la concentrazione e vincere così a lungo, soprattutto in quest’ultimo periodo in cui tanti infortuni hanno costretto a rimaneggiare spesso la formazione. E’ un risultato che dà soddisfazione, non solo alla società, ma anche ai 200 sponsor che ci sostengono. Per il momento abbiamo superato il record italiano ed eguagliato quello mondiale, vedremo cosa succederà in futuro. Continuiamo a lavorare secondo i programmi, per arrivare in piena forma al clou delle competizioni nazionali e internazionali, a partire dal Mondiale per club, e poi Coppa Italia, campionato e Champions”.
Maschio, il co-presidente: “Non abbiamo mai giocato per il record della leggenda”


“Fa piacere aver raggiunto questo risultato ma non abbiamo mai giocato per il record. Poi ovviamente, quando ci siamo arrivati vicini, la voglia di raggiungere questo obiettivo è stata tanta. E con essa anche un po’ di tensione che si è poi concretizzata nei nostri ultimi risultati. Noi dobbiamo pensare alla nostra stagione e agli obiettivi: uno l’abbiamo già raggiunto con la Supercoppa e ora arrivano i più complicati. A partire dal Mondiale, la madre di tutte le competizioni. I record sono fatti per essere battuti. Poi quando anche il nostro verrà battuto, magari tra diversi anni, chi se ne ricorderà? I trofei restano, nessuno potrà dimenticare quello che hai vinto. Questa squadra è frutto della coesione che ho con Daniele Santarelli: è qualcosa che non ho mai avuto in questi anni di Imoco, che ci ha permesso di fare un ulteriore salto di qualità. Siamo contenti del percorso che abbiamo fatto in questi anni. Se dovessi fare una classifica metterei la Champions, campionato e Mondiale”.
Santarelli: “Siamo fieri di essere entrati nella leggenda ma il vero traguardo sono i trofei”
“Per noi non è cambiato assolutamente nulla. Certo, siamo fieri di aver raggiunto un traguardo che sembrava lontanissimo fino a poco tempo fa. Se devo essere onesto, ho iniziato a pensare a questo obiettivo una volta terminata la stagione 2020-21, ma non è stata un’ossessione per nessuno di noi. Siamo felici, ma il vero traguardo è rappresentato dai trofei”.
“Essere anche solo accostato a Sergio Guerra (allenatore della mitica Teodora Ravenna, ndr) e Giovanni Guidetti (coach del Vafikbank, ndr) mi riempie di orgoglio, entrambi sono fonte d’ispirazione per me. Però ritengo che gran parte del merito di questo record sia della società, che ha pianificato tutto nei minimi dettagli in questi anni, permettendomi di svolgere il mio lavoro nelle migliori condizioni. Gli infortuni, le fatiche estive di alcune giocatrici chiave tra Olimpiadi ed Europei, le contendenti al titolo che si sono rinforzate. Per questo mi complimento con le ragazze che hanno reagito nei momenti difficili, mi viene da pensare alle rimonte delle ultime settimane dal 2-1 per le avversari. E’ molto bello per noi poter festeggiare un traguardo simile di fronte al nostro pubblico. Celebrare ma non troppo, perché mercoledì siamo attesi dall’esordi in Champions League dove puntiamo a riconfermarci”.
La capitana Asia Wolosz: “Per noi conta solo vincere e il record al Palaverde è stato il massimo”


Questo record è stato più sentito da chi sta fuori dal campo, dai media ai tifosi. Non ricordo nemmeno bene quando tutti hanno iniziato a contare le vittorie, ma noi abbiamo sempre messo questo aspetto da parte. Per noi conta vincere e come ci comportiamo in campo, ma il fatto di poter provare prima a vincere e poi a raggiungere il record assoluto davanti al nostro pubblico è stato importante, per loro che ci sono stati sempre vicini e per la società.
Tutti i numeri della leggenda mondiale Imoco
Oltre ad avere raggiunto il record stabilito dal Vakifbank, l’Imoco ha infatti superato un’altra striscia vincente: quella della Pro Recco, società di pallanuoto a 73 successi consecutivi. In campionato le vittorie consecutive di Conegliano sono 49 di cui 6 nei playoff; le altre sono 6 in Coppa Italia, 3 in Supercoppa e 16 in Champions. 18 finali giocate su 20 tornei disputati negli ultimi cinque anni sono un bottino già di per sé straordinario, esaltato dai 14 trofei messi in bacheca. Nulla, o quasi, approdando negli Stati Uniti, al cospetto del ruolino di marcia della squadra universitaria di Penn State che, nel torneo di Division One, tra l’aprile 2015 e l’aprile 2017, si spinse fino a 109
Pg: Michele Gregolin