All’Inghilterra non bastano novanta minuti per superare la Danimarca, dura ad arrendersi ma costretta a farlo nei tempi supplementari. La rete di Kane nell’extra time porta gli inglesi in finale, che domenica potranno giocarsi il titolo nella propria casa. Impresa quindi difficile per gli azzurri, ma certamente non impossibile.
Inglesi in difficoltà all’inizio

La bolgia di Wembley accompagna la nazionale dei Tre Leoni in una partenza elettrizzante, con tanto agonismo che mette in difficoltà la Danimarca nei primi minuti di gioco. L’atmosfera è elettrizzante e tutta a favore degli inglesi, ma con il passare dei minuti la squadra di Hjulmand lascia da parte la paura ed inizia a giocare. I danesi spendono da subito molte energie fisiche, andando ad attaccare alta l’Inghilterra e cercando subito la porta una volta che la palla viene conquistata. Proprio questa pressione mette in difficoltà i Tre Leoni, in affanno nella fase centrale del primo tempo. Al 25’ Hojbjerg recupera un pallone in una zona del campo pericolosa e lo consegna a Damsgaard, che con un destro a giro indirizzato sul secondo palo non inquadra di poco la porta. Per il doriano sono le prove prima dell’entrata in scena, cinque minuti dopo una sua punizione porta infatti in vantaggio la Danimarca e ammutolisce Wembley. La conclusione di Damsgaard, da posizione poco defilata sulla sinistra dai trenta metri, finisce sotto la traversa e batte Pickford.
Inglesi sotto ma arriva l’autogol

Nonostante il tiro non sia ben angolato, la velocità della traiettoria sorprende il portiere inglese, non esente da colpe. L’Inghilterra subisce così il primo gol ad Euro2020 e si ritrova nell’inedita situazione che la costringe a rincorrere l’avversario. La squadra di Southgate non soffre lo svantaggio ed alza la pressione, agendo soprattutto sulle fasce laterali. Saka si butta bene in profondità e al 38’ offre a Sterling, bravo a tagliare in mezzo all’area di rigore, il punto del pareggio. L’attaccante del City arriva ad impattare il pallone in piena corsa e spara addosso a Schmeichel, che riesce a salvare il risultato rimanendo fermo. Un minuto più tardi un’azione molto simile trova un esito diverso: Kane arretra e da trequartista puro trova un corridoio per Saka, ancora perfetto nel servire Sterling. Il passaggio è intercettato da Kjaer, che butta il pallone nella propria porta nel tentativo disperato di anticipare il numero dieci in maglia bianca.
La Danimarca cala

I ritmi nella ripresa si abbassano, soprattutto a causa di una Danimarca non più in grado di pressare come nella prima frazione, ma la partita rimane piacevole. Come contro l’Ucraina, l’Inghilterra prova a sfruttare anche i calci piazzati e le abilità aeree dei suoi difensori per poco non la premiano. Al 55’ Maguire vola sopra due danesi e di testa impatta il pallone del sorpasso. Schmeichel è però bravissimo ad arrivare sulla sfera e a spingerla fuori dalla porta. Hjulmand compatta la squadra, ma gli ingressi di Poulsen e Norgaard per Dolberg e Damsgaard privano i biancorossi dei suoi preziosi elementi offensivi. Il nuovo disegno tattico porta ad un pericoloso abbassamento e i contropiedi diventano sempre meno efficaci. La parità non riesce comunque a spezzarsi ed entrambe le squadre si ritrovano a giocare i primi tempi supplementari di questo europeo.
Gli inglesi passano con un rigore generoso

L’extra time inizia nel segno dell’Inghilterra, che con i nuovi entrati Grealish e Foden schiaccia la Danimarca negli ultimi trenta metri. La resistenza biancorossa termina sul finire del primo tempo supplementare, per un contatto di Jensen su Sterling giudicato irregolare che regala all’Inghilterra un calcio di rigore dubbio. Dal dischetto si presenta Kane, che, ipnotizzato da Schmeichel, si fa parare il penalty. Il portiere del Leicester non trattiene il pallone e sulla ribattuta Kane è veloce a ribattere in rete. La Danimarca risponde con un tiro di Braithwaite, ma è troppo poco per riprendere la nazionale dei Tre Leoni. Davanti agli occhi e agli applausi del principe William, l’Inghilterra raggiunge in finale l’Italia, contro la quale domenica sera si giocherà il primo titolo europeo della sua storia.