Chi vuole respirare (e gustare) la Costiera Amalfitana basta andare nel locale di Marco Savastano. La pizzeria ristorante Positano a Spinea (Venezia) in via Unità 4A. In questo periodo di covid-19 dove gli spostamenti sono difficili, “accontentiamoci” di assaporare delle prelibatezze culinarie della costiera amalfitana più vicine a noi. A partire dalla pizza.
Il segreto della pizza di Marco Savastano
La garanzia di una vera pizza amalfitana e di prodotti eccezionali di questa solare terra è proprio quella di Marco Savastano, 46 anni, nato a Salerno e ormai stabilito nel Veneto dove ha incontrato la sua anima gemella, Elisa Vecchiato – veneta doc – quasi laureanda in lettere e filosofie, che ha lasciato gli studi seguendo con passione le orme dello sposo; lei è responsabile di sala e di “marketing”, Marco è responsabile di tutto quello che è attaccato al fuoco, a cominciare da quello dei forni delle pizze.

Come è nato Marco Savastano
Proprio così. Marco è nato praticamente vicino a un forno dove si fa la vera pizza e ha seguito le orme di papà Erasmo, uno dei pizzaioli provenienti da Tramonti, quel comune di Salerno da cui sono nati i migliori artisti della pizza che poi sono emigrati portando la loro esperienza nel resto d’Italia (e oltre). Tramonti (un meraviglioso borgo che consigliamo – quando si può – di andarlo a visitare) può vantare di aver dato origine a una straordinaria tradizione, fatta di pizzaioli emigranti che in mezzo secolo hanno invaso l’Italia, con la felicità dei buoni palati appassionati del bene divenuto patrimonio Unesco nel 2017.
La sua storia
Sin da piccolo Marco era appassionato di impasti e pizze, a scuola sì, ma la sua passione era ritornare a casa a lavorare la pizza. Quella di papà Erasmo che aveva prima della sua nascita girato per il nord italia con un incredibile successo delle sue pizze napoletane. Fino a quando la famiglia si trasferì definitivamente nel Veneto con la classica “valigia di cartone”. E papà Erasmo e mamma Gerarda avviarono direttamente la pizzeria. Prima all’ Angelo, rinomata a quel tempo. Poi Al Corso a Mestre sino a quando decisero di aprire Alla Mura, situata a Marghera. A 13 anni Marco era già in grado di portare avanti un forno con il cugino e produrre più di 300 pizze durante i fine settimana. Fu qui che Marco a 18 anni si innamorò di Elisa che di anni ne aveva 14. Da quel momento la loro storia continua sino ai giorni nostri con passione alla pizzeria ristorante Positano. Prima a Chirignago e da circa un anno e mezzo a Spinea, sempre nel veneziano.

Tanta strada e la ricetta di Marco Savastano
Di strada Marco ne ha fatta ormai, il suo locale è gettonatissimo per la sua famosa pizza ai friarielli con il “cornicione ripieno” di friarielli, finocchietto selvatico, provola silana, salsicce, melanzane fritte a dadini oppure ricotta di bufala e salame dolce.
Lui non si stacca dal suo forno, sua moglie Elisa, divertendosi, ci dice che ha dormito con il cuscino sopra la catasta di legna sotto il forno. In cucina c’è l’aiutante cuoco Antonio , pugliese DOC perché proveniente da Molfetta, anche lui un appassionato. Vale la pena di provare sia pizza che cucina…
La ricetta che Marco Savastano ci propone è : scialatielli (pasta fresca tipica amalfitana) allo scoglio…. Un piatto con sapori e profumi propri di Amalfi…

La ricetta: Scialatielli allo scoglio
Ingredienti (per 4 persone)
Per gli scialatielli: 400g di semola di grano duro rimacinata, 150g di latte inteso, 1 uovo, olio evo, basilico tritato.
Per il sugo allo scoglio: una trentina di cozze, mezzo kg di vongole, 8 scampi, 8 gamberoni, 4 mazzancolle, 400g di totani a pezzetti, pelati di Corvara.
Preparazione
Per gli scialatielli. In una terrina con la frusta sbattiamo l’uovo, aggiungiamo il basilico tagliuzzato a coltello, il latte, la semola e un po’ di olio evo. Impastiamo a mano e amalgamiamo il tutto su un tagliere di legno, avvolgiamo poi in una pellicola lasciando riposare per mezz’ora a temperatura ambiente. Dividiamo poi da formare due palle e con un mattarello stendiamo a sfoglia tagliando delle strisce con uno spessore di circa 5 mm; lasciamo riposare e poi cuociamo in acqua bollente salata per 7-8 minuti.

Per il sugo allo scoglio. Si puliscono e si scaldano a parte cozze e vongole , in un’altra padella facciamo rosolare aglio in olio e aggiungiamo scampi, gamberoni, mazzancolle, totani, cozze e vongole, sfumando con vino bianco. Si aggiungono poi i pelati e lasciamo cuocere. Impiattiamo gli scialatielli con lo scoglio aggiungendo del prezzemolo tritato e per chi vuole del pepe.
Il vino? Rimaniamo nella splendida Costiera Amalfitana proponendo una Falanghina o un Greco di Tufo: due stupendi bianchi, intensi e aromatici, della “Feudi di San Gregorio”, ideali per questo piatto, che ci fanno ricordare la bellezza di Positano e di tutto il versante salernitano.