L’ultimo consiglio della Federazione Nazionale del Ciclismo ha affrontato la spinosa questione del velodromo di Spresiano, situato nell’area de Le Bandie messa a disposizione dall’imprenditore Remo Mosole. I lavori per la realizzazione si sono interrotti dall’agosto del 2019 a seguito dell’avvio della procedura di concordato preventivo promossa dalla Pessina Costruzioni spa, originaria concessionaria del project relativo al velodromo.
Da quando è diventato evidente che anche la controllata “Velodromo srl”, società di progetto designata per l’esecuzione delle opere, non era più in grado di assolvere alle incombenze assunte, la Federazione ha lavorato per risolvere il contratto e trovare una soluzione, la più veloce possibile, per completare i lavori senza lasciarsi coinvolgere nell’iter della procedura concorsuale.
Si è trattato di un iter lungo e complesso che ha visto coinvolti diversi soggetti (oltre alla stessa Velodromo srl/Pessina, anche la Mosole spa, proprietaria dell’area sulla quale sorge il Velodromo che non aveva ricevuto il prezzo di cessione del terreno, nonché la Pool Engineering srl originaria proponente che aveva avviato un contenzioso nei confronti sia della Pessina/Velodromo, sia della stessa Fci.
L’azzeramento dei contenziosi giudiziari sul velodromo
La transazione raggiunta con tutte le parti coinvolte dopo lunghe trattative ha ottenuto il parere favorevole sia dell’Advisor che del collegio Consuntivo Tecnico chiamati ad esprimersi. Entrambi gli enti di controllo hanno evidenziato i vantaggi economici e sostanziali per la Federazione che con la formalizzazione dell’accordo transattivo ottiene, oltre all’immediata riconsegna del cantiere, l’azzeramento dei contenziosi giudiziari. Contenziosi che, stante i tempi della giustizia, avrebbero ancora di più dilatato i tempi di ripresa dei lavori e rappresentato un ulteriore rilevante onere economico.
Risoluzione consensuale della concessione sul velodromo
Il Consiglio federale ha quindi espresso parere favorevole ed ha deliberato di procedere alla risoluzione consensuale della Concessione. Risoluzione che permetterà una celere ripresa dei lavori per i quali, preliminarmente, sarà necessario indire nuova Conferenza dei Servizi e richiedere al Comune il rinnovo dei permessi edilizi, procedure queste che potranno essere espletate nella contestualità delle operazioni per affidamento della nuova procedura.
Il presidente Renato Di Rocco
“Spresiano? Ci siamo, siamo in dirittura d’arrivo e quanto prima dovrebbero riprendere i lavori. Abbiamo bisogno di velodromi coperti. Per tanto anni non abbiamo avuto impianti coperti e i risultati si sono visti; nove anni fa è tornato il tondino di Montichiari e guarda caso poco dopo sono arrivati anche i risultati. Ecco, se invece di averne uno, ne avremo due, andrà ancora meglio. La pista è una scuola di ciclismo vera e propria”.
L’Italia ha vinto più medaglie con il velodromo
Il commissario tecnico dell’Italia di ciclismo Davide Cassani fa l’encomio per il record delle medaglie vinte agli Europei su pista che si sono disputati sul velodromo di Plovdiv, in Bulgaria, e “spinge” per completare il velodromo di Lovadina (Spresiano). “Sono stati tutti bravi, sia i ragazzi che le ragazze. Siamo la nazione che ha chiuso con più medaglie a livello numerico, di cui tre d’oro. Alla fine siamo riusciti a fare delle buone cose con due Nazionali molto giovani. Fidanza ha 21 anni, Balsamo 22, Guazzini 19. E’ importante, vuol dire che il futuro della nostra pista è in buone mani. I giovani hanno capito che anche attraverso la pista si possono ottenere risultati importanti e poi fare bene pure su strada”.
Giovani ad altissimo livello
Le prestazioni dei nostri azzurri sono state comunque di altissimo livello. “Milan nell’inseguimento individuale ha migliorato di 2″ quel tempo di febbraio che gli permise di conquistare il quarto posto al Campionato del mondo in cui c’erano tutti. Le ragazze hanno battuto russe e inglesi per vincere delle medaglie d’oro e le nazioni citate sono le più forti al mondo”.
I due commissari tecnici Villa e Salvoldi
“Villa e Savoldi stanno facendo un lavoro notevole, da anni investono sulla pista e i risultati ci danno ragione. Nelle prove ‘endurance’ siamo tra i migliori al mondo ormai, possiamo dirlo”.
La storia infinita dell’impianto di Lovadina
L’impianto federale di Lovadina – 27 milioni di euro di fondi pubblici nella Finanziaria 2007 – è fino ad oggi un’incompiuta. La lombarda Pessina, vincitrice dell’appalto, aveva iniziato la costruzione nel settembre 2018, ma poi si era trovata in difficoltà economiche, tanto da richiedere il concordato preventivo al Tribunale di Milano. Così la Federazione aveva chiuso il cantiere, contando già un pesante ritardo – sette mesi buoni – sulla tabella di marcia.
Il presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco ha avviato la procedura di revoca del contratto con la Pessina e ha candidato Spresiano per i Mondiali 2026.