Una “tre giorni” ricca di appuntamenti e che vedrà protagoniste le spiagge italiane. Dopo il primo appuntamento a Bibione nel 2018 ed il secondo a Castiglione della Pescaia (Grosseto) è la volta del Sud Italia. Vale a dire Vieste in Puglia. I sindaci e operatori delle 20 + 6 spiagge italiane che rappresentano oltre 70 milioni di turisti si ritroveranno il 29, 30 settembre e 1 ottobre nell’annuale summit che quest’anno, inutile nasconderlo, avverrà in un clima ben diverso rispetto alle precedenti edizioni. Ma saranno, nonostante le limitazioni, tre giorni pieni per i sindaci delle principali località balneari italiane visto il ricco programma.
Spiagge, analisi e Status

L’argomento principe del meeting è senza dubbio l’analisi, la predisposizione e la documentazione per l’ottenimento dello Status di Città turistica balneare sul quale i primi cittadini da tempo si presentano compatti e decisi. Seguirà una conferenza in streaming con il presidente di Enit Enrico Palmucci che analizzerà la situazione economica delle spiagge sulla stagione che si sta concludendo. Interverranno inoltre il presidente Anci Antonio De Caro e i rappresentanti di Federturismo, Confesercenti e Confcommercio. Sono previsti interventi dei ministri allo Sviluppo economico Stefano Patuanelli e agli Affari regionali Francesco Boccia.
Il coordinatore
Coordinatore nazionale del G20 Spiagge è il sindaco di San Michele al Tagliamento/Bibione Pasqualino Codognotto, in pratica l’ideatore della piattaforma delle località balneari più visitate in Italia. Ed è proprio lui a spiegarci i temi affrontati al summit delle località balneari italiane dopo l’emergenza Covid19.
Codognotto e le spiagge

“Nonostante l’emergenza la stagione è ripartita, seppur tra mille difficoltà e interrogativi. Ma non per questo partiamo scoraggiati e nel corso della “tre giorni” in terra pugliese sapremo essere propositivi, affronteremo assieme temi impellenti inerenti le nostre località balneari e l’economia ad esse collegata. Come strutturarci per accedere ai contributi del “Ricovery fund”, la promozione turistica dei nostri brand, il fenomeno dell’ormai sempre più frequente “clima pazzo” e le conseguenti erosioni delle coste. Un ruolo importante lo avrà l’ambiente che va sempre più salvaguardato”.
La tre giorni sulle spiagge
Ci saranno collegamenti in streaming con operatori turistici ed esperti del settore. Il turismo è uno dei settori trainanti del Paese, una vera e propria industria anche nei momenti di crisi. Nell’ultimo decennio ha portato benefici all’ economia e creato posti di lavoro. Ma in certe situazioni i numeri possono non bastare.
Cosa è il G20
Il G20 Spiagge è un’organizzazione nata a Bibione che comprende tutte le spiagge e che porterà la sua voce al Governo per chiedere il riconoscimento dello status di “citta balneare”. Ma c’è qualcosa che non va, sottolinea Codognotto. “Ci considerano come se il turismo non esistesse. Le nostre località sono molto fluttuanti, San Michele al Tagliamento/Bibione per esempio ha 12 mila abitanti ma per sei mesi all’anno ben 150 mila persone al giorno vivono la località balneare di Bibione.
Questa fluttuazione non viene presa in considerazione nelle assunzioni, come per esempio della polizia locale o in altri uffici/servizi, nella questione seconde case dove ci vengano imposti ulteriori prelievi di Imu senza considerare i servizi di pulizia, asporto rifiuti, questioni legate all’ ambiente, logistiche ed infrastrutturali. Vogliamo un riconoscimento di questa condizione che tenga conto delle nostre specificità. Non dimentichiamo che rappresentiamo il 14 per cento del Pil nazionale e che solo nella costa veneta sono occupati oltre 20mila addetti”.
Con le spiagge anche Riccione
Anche il sindaco di Riccione Renata Tosi sottolinea l’importante appuntamento del G20 spiagge. “Credo che il Governo debba riconoscere lo status di città balneare a Riccione e a tutti quei Comuni che per vocazione, per la prevalenza di attività economiche a carattere turistico presenti sul territorio, per la particolarità dunque del gettito tributario interno e ovviamente posizione geografica, hanno caratteristiche proprie differenti dagli altri Comuni italiani.

Come sindaco di Riccione mi sono unita all’appello del G20spiagge per valorizzare le città balneari anche come patrimonio nazionale. Inoltre penso che il ruolo dei sindaci debba essere valorizzato proprio in questo preciso momento storico e politico del Paese. I primi cittadini hanno avuto un ruolo fondamentale durante tutto il periodo dell’emergenza Covid-19. Siamo stati in prima linea al fianco delle nostre comunità, ora è giusto ed è importante che nella gestione del Recovery Fund siano ascoltate le voci dei sindaci che conoscono il territorio, i bisogni dei cittadini e delle imprese. Non accogliere ciò che arriverà dai sindaci significa sprecare risorse, impiegarle male, non risolvere i veri problemi delle persone e delle comunità”.

Arzachena
Il sindaco di Arzachena (Sassari) Roberto Ragnedda conclude. “Il G20 delle spiagge italiane assume sempre maggiore significato visto il contesto critico in cui, oggi, si trovano ad operare le località balneari e, in generale, l’intero comparto del turismo. Alle difficoltà nella gestione dei flussi stagionali che caratterizzano Arzachena e le altre città partner del G20, si aggiungono ulteriori sfide legate alle incertezze della situazione sanitaria a livello mondiale, sfide che saranno sempre più complesse da gestire. L’estate appena conclusa è stata un duro banco di prova. Per questo, la cooperazione tra i sindaci e le destinazioni resta fondamentale affinché il Governo riconosca le nostre esigenze e sostenga il pieno sviluppo delle potenzialità dei sistemi turistici locali”.