In attesa dell’ottantunesima edizione della Mostra del cinema di Venezia, c’è un giovane regista veneziano o meglio rivierasco, Francesco Gozzo, che festeggia con successo grazie al suo film “Evocator”, vincitore del “Dragone d’argento” del Festival del cinema di Roma. Dopo aver vinto numerosi premi tra i quali il “Caorle film festival”, a “Montecatini film”, “Roma prisma festival” e “Metropolis film festival” di Milano, è arrivato questo importante “Dragone d’argento”.
La felicità di Gozzo

“Un cortometraggio” –spiega il trentacinquenne Gozzo – “ molto difficile da costruire e portare a termine, in quanto è ambientato nell’epoca medioevale, in poche parole è un fantasy di carattere storico dove per riuscire nell’impresa dovevamo avere a disposizione mezzi di alta tecnologia e soprattutto persone disposte a lavorare di fronte a notevoli difficoltà. Diciamo che la storia è per qualche verso vicina ai racconti” di Tolkien, mantenendo la dovuta reverenza”.
Ottima la regia ma anche la fotografia e gli effetti speciali

Il racconto con i suoi riti legati alla magia intriga molto l’attenzione e in particolare degna di nota la scena svolta nel tribunale degli inferi. Ora dopo questa fatica, un po’ di riposo, anche se nel cassetto ci sono già dei progetti pronti. “In effetti” spiega Gozzo – voglio godermi questo bel momento ma non posso cullarmi e sto già pensando al prossimo lavoro.” Tra l’altro i precedenti film di Gozzo, quali “Aura” e “The Wave” sono in programmazione sul canale Chili Tv e a breve su Amazon Prime sarà in uscita anche “Evocator”.
Il prossimo progetto

A fine 2024 sarà pronto “La lunga strada per il pase dei bambini” scritto da Angelo Nordio e supportato da Cinema Rental di Marghera, Edera film di Padova e Revolux Studio di Jacopo Dotti. Un segmento non facile quello dell’horror fantasy ma Francesco Gozzo pare aver trovato la “password” giusta per accedere ad un pubblico numeroso (cosa già accaduta all’Edera film festival con la sala al limite della capienza)e anche alla critica specializzata.