Sapori e saperi si incontrano e si confondono tra le rigogliose terre di Chioggia, Isolaverde e Scardovari. Qui il vento, le acque della laguna e il duro lavoro dei contadini hanno creato un habitat invidiabile per la coltivazione e l’allevamento di prodotti d’eccellenza: dal radicchio rosso alla zucca Igp fino all’ostrica rosa del Delta del Po. A due passi da Isamar Holiday Village e da Barricata Holiday Village c’è il tripudio del gusto: bontà culinarie da assaggiare godendo dei panorami che mare e natura sanno regalare. Un itinerario scandito da prodotti a km zero che idealmente può iniziare a Chioggia città e finire in provincia di Rovigo attraversando le oasi naturali racchiuse tra la laguna, l’entroterra veneziano e il litorale adriatico.
Carlo Goldoni la definì “una penisola piantata nelle lagune”. Né padovana, né veneziana, né rodigina, Chioggia è senza dubbio un mondo a parte, incastonata a cinquanta chilometri da ciascuna delle tre città venete. In tanti la conoscono per il celebre mercato del pesce, fra i più amati e rinomati d’Italia e per i “peoci” (le cozze), i “caparossoi” (le vongole veraci) e le “bevarasse” (i lupini). È di diritto uno dei luoghi dove gustare il miglior pescato del Mare Adriatico che arriva fresco sui bragozzi, tradizionali pescherecci con le vele dipinte a mano e le figure sacre riprodotte a prua. Ma Chioggia è rinomata anche per i suoi ortaggi che grazie a caratteristiche uniche dei terreni assumono un sapore intenso, pieno, inconfondibile. Dal radicchio rosso Igp alla zucca di Chioggia, nessuna eccellenza nasce per caso e vanta anzi secoli di selezione e duro lavoro contadino.
Per chi sceglie la natura, Barricata Holiday Village è invece il punto di partenza ideale anche per scoprire il Parco Naturale del Delta del Po, riserva della biosfera Unesco e mosaico di ecosistemi che si estendono fino a Ravenna. A Porto Tolle, si trova la Sacca degli Scardovari, la più grande laguna del Delta il cui nome deriva dalla “scardova” (o scardola), un pesce molto abbondante in zona verso la fine del Settecento. Il passaggio tra l’acqua dolce dei fiumi in cui si dirama il Po e quella marina dell’Adriatico crea un habitat perfetto per la coltivazione dei molluschi. Dalla cozza di Scardovari Dop, fino a una vera scoperta che sta spopolando nei ristoranti stellati italiani e internazionali: l’ostrica rosa del Delta.
Il suo nome richiama le striature che i raggi solari creano sul guscio. L’ostrica rosa viene coltivata grazie a tecniche innovative ed ecocompatibili studiate dall’allevatore francese Florent Tarbouriech. Il microclima di Scardovari fa il resto garantendo una maturazione di un anno e mezzo, dunque molto più veloce rispetto alle ostriche prodotte in Francia, Olanda, Irlanda che impiegano, in media, dai 3 ai 4 anni per poter essere raccolte. E poi c’è il gusto: appena si assaggia questa “Perla del Delta” esplode il sapore con una consistenza quasi croccante che rilascia via via la sua freschezza. Dapprima si sente la sapidità del mare, poi l’aroma vegetale e per finire note più grasse e di frutta secca. Secondo gli esperti del settore, le ostriche di Scardovari hanno una qualità superiore sia per il livello di riempimento del mollusco nelle valve che le rende più consistenti, sia per la capacità di sopravvivenza fino a 30 giorni. Infine, sono più dolci e meno salate rendendo questa esperienza culinaria qualcosa di unico nel suo genere.
L’ostrica rosa del Delta va assaporata cruda, eventualmente condita con qualche goccia di limone. Un’alternativa è anche bagnare il mollusco con un cucchiaino di salsa a base di aceto di vino rosso e scalogno insieme a del pane imburrato. Chi proprio le desidera cotte, potrà chiedere la versione al forno con gratinatura di pane, aglio, prezzemolo, sale, pepe. L’abbinamento perfetto è senza dubbio un bel piatto di radicchio di Chioggia Igp o riso del Delta Igt.
Una cena a Chioggia o a Isolaverde oppure approfittando delle tante comodità di Isamar e di Barriccata val bene la visione dei magici tramonti che queste terre sanno regalare. Le spiagge hanno ricevuto anche quest’anno l’ambita bandiera blu per la qualità delle acque e la valorizzazione delle aree naturalistiche. Una passeggiata serale dopo una cena leggera e prelibata chiuderà la giornata all’insegna del relax, del benessere e della pace dei sensi.