Edizione 1362. La Fiera internazionale dell’ Agricoltura di Santa Lucia di Piave si tiene di solito prima delle festività natalizie. Una “tre giorni” importante per il mondo dell’economia e della piccola e media impresa. Un appuntamento che ricopre una risonanza nazionale per il settore dell’agricoltura, che dal 2008, nonostante la crisi che ha colpito duramente le imprese del manifatturiero del Nordest ha sempre tenuto. Anzi, in termini di occupazione ha sempre registrato numeri positivi. Sull’appuntamento che riguarda un importante realtà della Marca e nordest abbiamo voluto intervistare in esclusiva per www.enordest.it l’amministratore unico della Fiera, Alberto Nadal, che ormai da 15 anni ha raccolto la sfida e gestisce un evento non solo tra i più importanti del Triveneto, ma dell’intero Paese, visto il sempre crescente afflusso di espositori e ospiti da ogni parte d’Italia.
Alberto Nadal, i numeri dell’edizione 2021 della Fiera parlano chiaro: oltre 100.000 visitatori, più di 300 gli espositori, oltre 55.000 metri quadrati di esposizione all’aperto, 400 bancarelle. La Fiera aggiunge ai grandi numeri una valenza formativa su cui si punterà sempre di più nei prossimi anni. Presidente Nadal da cosa dipende questo successo?
“La nostra manifestazione è storica e di grande valore per tutto il Nordest d’Italia. Questa fiera ha un’antica tradizione ma, anno dopo anno, sa rinnovarsi sulla base delle ultime novità del comparto, coinvolgendo un grande numero di attori che fanno parte di più settori. In questi anni stiamo parlando di sostenibilità non solo in termini relativi al prodotto, ma a 360°, per proporre soluzioni innovative che migliorino le nostre produzioni, tutelando maggiormente l’ambiente e lo stesso agricoltore che nell’ambiente vive e lavora ogni giorno. Innovazione e sostenibilità a 360° sono i punti cardine di questa edizione della Fiera”.
Da qualche anno anche molti ospiti eccellenti sono stati presenti alla manifestazione. Segno anche questo di un cambio di marcia?
“E’ corretto: negli ultimi anni sono passati da noi per inaugurazione, eventi, showcooking e quant’altro vari ospiti di spessore e fama nazionale. Da Raspelli di mela verde ad Ellen Hidding, Tessa Gelisio per la passata edizione quindi grandi ospiti per rendere speciale ogni nostra edizione fieristica. Quest’anno ospite d’onore sarà l’attuale conduttore di linea Verde Beppe Convertini, accompagnato da Elisa Silvestrin inviata rai e vicina a noi anche di origini in quanto trevigiana”.
Alberto Nadal, Condifesa sta portando avanti un lavoro esemplare a tutela dell’agricoltura nelle sue varie forme, sociali, economiche e di sostenibilità, ma la Fiera di Santa Lucia porta sempre un valore aggiunto anche grazie ad una convegnistica qualificata, rivolta non solo agli agricoltori, ma a tutti quanti abbiano a cuore i valori di un territorio dalle potenzialità straordinarie. In cosa consiste?
“La convegnistica di alto livello è stata concordata con un Comitato scientifico che raccoglie il meglio del mondo agricolo tra esperti, accademici e produttori. Coldiretti sarà al nostro fianco, come lo è stata finora, per garantire qualità e autorevolezza a tutte le nostre iniziative. Su innovazione e sostenibilità non abbiamo certo improvvisato: c’è un percorso delineato da anni che perfeziona sempre di più l’informazione e la formazione su agricoltura di precisione, creazione di vitigni resistenti, robotica, utilizzo di droni sempre più innovativi e, di recente, l’utilizzo dei ‘bollettini digitali’ che rappresentano uno strumento pensato non solo per gli agricoltori di oggi, ma anche e soprattutto per quelli di domani”.
Le Colline di Conegliano e Valdobbiadene hanno ottenuto il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità Unesco. Cosa significa questo per la confinante realtà di Santa Lucia di Piave?
“Sarà importante nel futuro prossimo fare sempre più squadra per intercettare i flussi di turisti che circuiteranno intorno all’area Unesco. I 70 milioni di presenze turistiche che il Veneto conta ogni anno sono sempre più orientate, oltre che al litorale, alla scoperta delle eccellenze dell’entroterra e i territori limitrofi al nostro ‘Fiume sacro alla Patria’ hanno, da questo punto di vista, potenzialità immense”.