Le indicazioni di mercato danno il consumo di vini bio in piena espansione, e i produttori italiani sono avvantaggiati per ragioni climatiche: infatti l’Italia è in vetta alla classifica. Il vino biologico piace sempre di più e ad affermarlo sono praticamente tutte le statistiche di settore, fotografando un consumo ogni giorno più importante ma che, per adesso e in termini assoluti, ha un peso marginale. Comunque la strada è imboccata in tutto il mondo e in un mix di opportunismo, scetticismo e autentico credo, molti produttori hanno abbracciato la causa dell’agricoltura bio.
Vini Bio in aumento
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Secondo i dati Faostat raccolti da Federbio, nel 2016 gli ettari vitati a biologico (compresi quelli in via di conversione) che si contavano sul pianeta erano più o meno 380mila: il 5,3% del totale (7,1 milioni) e in costante aumento. Di questi, ben 328mila, cioè oltre l’86%, erano distribuiti in Europa e l’Italia da sola rappresentava il 32% del dato europeo e quasi il 28% mondiale.
Il primato
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Il Bel Paese non ha solo il primato in termini assoluti, aspetto quasi scontato considerando l’enorme quantità di filari che uniscono le Alpi Aurine all’isola di Lampedusa, ma ha anche quello un po’ più significativo del rapporto sul totale. Qui l’Italia comanda con il 12% davanti a una sorprendente Austria con l’11,2%, alla Spagna con il 10,2% e, medaglia di legno dell’ipotetico podio, la Francia che si ferma al 9%. Non è un caso se quest’anno rispetto al 2021 l’aumento dell’export del vino biologico verso Austria e Germania registra un +22 per cento.
Alberto Nadal e i vini bio
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“Abbiamo imboccato una buona strada che vede la sostenibilità come base di partenza di questo successo” spiega Alberto Nadal amministratore unico Fiere Santa Lucia di Piave oltre che produttore assieme alla famiglia dal 1925 e conoscitore dei mercati della Mitteleuropa. E di recente con il vino biologico l’azienda di Valerio Nadal che si trova a Santa Lucia di Piave ha fatto incetta di premi in Germania e Austria: Premio AWC al concorso internazionale per Prosecco Doc millesimato brut biologico; Medaglia d’oro al concorso internazionale vini biologici a Berlino e medaglia d’argento per Prosecco Doc millesimato Brut biologico; al Concorso Falstaff di Vienna conseguiti 8 punti con il Prosecco brut biologico, prosecco doc extra dry e Prosecco doc frizzante “legatura”.
Vini bio alla riscossa
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Certo, i numeri sono ancora relativamente piccoli, ma è altrettanto vero che si sta osservando un fenomeno ancora giovane e che, in quanto tale, continua a crescere speditamente. Basta considerare ciò che è successo nel nuovo millennio. Dal 2000 a oggi infatti il totale della superficie vitata è diminuita mentre quella biologica è triplicata, arrivando a raddoppiare negli ultimi sei anni. Se le superfici vitate crescono, è naturale che a farlo siano anche le produzioni.