Mattia Fiorin, 31 anni, cuoco per passione, lavora al ristorante “Il Blue” di Monselice. La sua esperienza se l’è fatta non solo lavorando nelle cucine italiane, ma anche in quelle inglesi e in quelle egiziane dove ha conosciuto le lavorazioni culinarie arabe. Poliedrico ed espansivo, subito pronto a preparare il piatto giusto al cliente gourmand, Mattia riesce facilmente a coniugare un piatto buono con gli ottimi prodotti del territorio.
La storia di Mattia Fiorin
“La mia passione per la cucina l’ho avuta sin da quando ero piccolo, come molti altri cuochi ho appreso molto dalla nonna. Mia madre e mio padre lavoravano e io passavo molte ore con nonna Agnese che sapeva fare delle ottime torte, così mi insegnava a dosare e a impastare”.
Mattia Fiorin e il Blue
“Da lì è cresciuta la mia passione. I miei genitori mi hanno iscritto all’Istituto Alberghiero di Montagnana che ho frequentato. Devo molto all’insegnamento di due “maestri” della cucina: Davide Nicoletto e Sergio Maronato con cui collaboro tuttora”.
La storia di Mattia continua con il suo lavoro in Italia e all’estero

Dopo essersi attivato nelle cucine venete, Mattia ha ampliato la sua esperienza in Egitto e in Gran Bretagna, dai grandi hotel ai ristorantini locali. Ritornato in Italia ha lavorato a Cortina presso importanti ristoranti, arrivando nella sua cittadina natale soffermandosi al ristorante “Il Blue” dove spazia dal pesce alla carne sempre attendo ai prodotti e alla qualità.
La sua vita privata?
“Mi dedico molto alla cucina, quindi non ho altri svaghi. Sono fidanzato con Valentina, lei fa la barista e, dicono, che è molto brava nel preparare i cappuccini”
La direttrice Viviana Dall’Oro, architetto proiettata nel mondo della hotellerie e della ristorazione

Il ristorante “Il Blue” di Monselice vuole essere valorizzato per la presenza di un bravo cuoco e di un’ottima brigata di cucina. Ma vuole anche essere elegante e sempre più piacevole di fronte alla sua clientela. Questo lo fa Viviana Dall’Oro, architetto, direttrice dell’hotel e del ristorante, moglie del titolare Eugenio Grassetto.
Segno dei gemelli, tre figli grandi, si è catapultata in questo mondo con passione.
Ma qual è la sua storia, Viviana?

“Io, sin da ragazza, volevo essere indipendente dai miei genitori, e ho sempre lavorato ancor prima di laurearmi architetto. Questo lo devo grazie a una mia grande amica della famiglia Vaccari che aveva sposato Derek Han, pianista di fama mondiale (morto lo scorso anno a New York), appassionato dell’Italia e di Asolo dove ho lavorato nel restaurare i palazzi antici. Ho disegnato anche il logo dell’orchestra statale di Mosca”.
Dopo la laurea in architettura, ho seguito mio padre Luciano (con cui nutro una stima infinita) che, lavorando nei sistemi tecnologici delle aziende tessili, mi ha portata nei suoi uffici. Da lì mi sono innamorata di questo lavoro facendo la consulente informatica per tre anni: andavo da Prada, Valentino, Marzotto, Lebole. Era un mondo che mi piaceva”.
Ho poi conosciuto mio marito Eugenio Grassetto e qui mi sono fermata perché mi ha detto: “Bella mia, se vuoi ti sposo, ma non voglio vederti solo nel fine settimana perché sei in giro con il tuo lavoro per l’Italia tutti i giorni”.
Ho avuto tre figli: Margherita, 22 anni, fa Finanza alla Bocconi , Aurora di 20, studia Economia alla Cattolica di Milano, ed Edoardo 17 anni, liceale.
Eugenio è il proprietario dell’hotel Blue Dream acquistato nel 2007.
Chi è stato il Cupido?
Ferdinando Businaro e Rori Marzotto ci hanno messo insieme, io ed Eugenio: sono i nostri amici (e i nostri “cupidi”) che ci hanno messo insieme nel 1993.
Adesso lei è direttrice dell’hotel e del ristorante Il Blue. Con Mattia Fiorin come va?

Sono stati due anni terribili, per fortuna si sta riprendendo. Abbiamo iniziato con il pienone dell’hotel e l’avvio del ristorante, perché vogliamo che il ristorante sia “staccato” dall’albergo, vogliamo dare un tocco di qualità (e di eleganza) al nostro ristorante, per questo con il cuoco Mattia stiamo lavorando nel migliore dei modi per far crescere il nostro ristorante.
Abbiamo inoltre dell’ottimo personale. Anche in sala, perché siamo convinti che il personale sia importantissimo per la crescita del ristorante. Ci troviamo molto bene con le addette di sala Alessia Castellin ed Eveline Martini, brave professioniste.
La ricetta di Mattia Fiorin
Per http://www.enordest.it Mattia Fiorin ha preparato il “Raviolo aperto con asparagi verdi di Pernumia, burrata e tartare di scampi”. Un piatto di stagione per la presenza degli asparagi verdi di Pernumia che si trovano in questi giorni nella campagna all’uscita del Ristorante il Blue… dai campi ai fornelli….
Raviolo aperto con asparagi verdi, burrata e tartare di scampi

Ingredienti (per 4 persone)
400 gr di farina, 3 uova, 1 tuorlo, 400 gr di asparagi verdi di Pernumia, 100 gr bufalina, 10 scampi freschi, Olio sale pepe qb
Preparazione
Impastiamo farina, uova, tuorlo, un filo d’olio di semi e sale fino ad ottenere un impasto omogeneo da far riposare in frigorifero per 30 minuti. Nel frattempo tagliamo a rondelle gli asparagi e facciamoli sfumare con uno spicchio d’aglio, sale e pepe. Puliamo gli scampi e tritiamoli per ottenere una tartare. Stendiamo l’impasto fatto riposare, fino a 2 mm di spessore, ricaviamo 2 quadrati di circa 10 cm per lato, sbollentiamoli in acqua salata. Dopo averli scolati un po’ al dente, posiamo su uno dei 2, il ripieno di asparagi e burrata e poi appoggiamo sopra l’altro quadrato di pasta.
Infornare a 145 gradi per 5 minuti, impiattiamo posizionando sopra al raviolo aperto, una quenelle di tartare al centro e dei ciuffetti di burrata sugli angoli.
Il vino in abbinamento

Il vino in abbinamento è locale, della cantina Antico Podere del signor Silvano Bertazzo, abbiamo scelto un Pinot Grigio delle Venezie. Si accompagna molto bene al pesce e al raviolo per la sua struttura e per la sua freschezza e aromaticità. Buon appetito.