Era il lontano 1973 quando i giovani Novello Agostini e la moglie Gabriella aprirono il locale in Viale Melzi a Correzzola, in provincia di Padova, che poi è diventato Trattoria La Famiglia. Ora le redini le ha il figlio Cristiano e la moglie Cinzia, seconda generazione con la grande passione della cucina, quella elegante e delicata, e con la passione di offrire i loro piatti in un locale bello con gentilezza e garbo.
Cristiano e i 50 anni
“Il prossimo anno ricorre il cinquantesimo anniversario, pubblicheremo la storia della nostra trattoria” sorride Cristiano rivolgendosi a papà Novello, ancora attivo, ogni giorno percorre 60 chilometri in bici. Qui c’è la storia di una famiglia e di un paese, Correzzola, che ha vissuto in questo locale dove sono passati praticamente tutti i giovani e meno giovani di allora.
Dal bar al ristorante
Nel luogo dove ora c’è un raffinato ristorante , una volta – con uno spazio più limitato – c’era il “bar di Novello”, così chiamato, dove i giovani si radunavano e potevano persino ascoltar musica nel salottino con le poltrone arancioni di plastica (che Novello le preparava con il falegname del paese, quando usciva dal bar alla sera tardi). D’altra parte era l’unico luogo di ritrovo: dopo il patronato c’era questo simpatico locale.
Novello è la “storia” di Cristiano
Novello ha visto crescere il suo esercizio, ogni due anni cambiava qualcosa, lo ingrandiva. “Era nato come bar bianco – ci confida Novello – non avevamo la licenza degli alcolici, eravamo pieni di bottigliette di liquori mignon, le uniche che potevamo vendere nel nostro locale (ora sono solo oggetto per alcuni collezionisti) e interi scatoloni di gomme da masticare”.
Una lunga storia
Novello ha visto la crescita di Correzzola, questo microcosmo con la Corte Benedettina (a 50 metri dal locale), uno dei complessi architettonici e rurali gestiti dai monaci benedettini di Santa Giustina. Questa trattoria ha visto passare migliaia di persone, normali e illustri, in una Correzzola che cresceva …
Da Novello e Gabriella a Cristiano e Cinzia
Poi le cose anche in un paese di campagna cambiano: due grandi foto storiche, dei primi del Novecento, del Viale Melzi di Correzzola campeggiano nella bella sala da pranzo della Trattoria La Famiglia. I grandi sacrifici di Novello e Gabriella portavano i frutti della trattoria che poi hanno ceduto a Cristiano e Cinzia, conosciuta ora nel Veneto e fuori regione per i suoi piatti e la sua eleganza, trasmettendo la passione di questo lavoro al figlio e alla nuora, passione trasmessa anche ai loro figli di questi ultimi, la terza generazione: Beatrice di 21 anni (lavora in sala), Riccardo di 17 e la piccola Sofia di 7.
Un anniversario spostato per il covid
Ritornando a Novello e Gabriella, questi dovevano celebrare il cinquantesimo anniversario nel 2020, ma il covid non ha concesso i festeggiamenti. Hanno rinviato l’anno successivo, il 2021, ma Suor Michela (sorella di Cristiano) si trova in Equador e lo scorso anno non poteva arrivare in Italia
Ora tutto combacia anche con l’anniversario di matrimonio
Hanno fatto slittare nuovamente il cinquantesimo nel 2022, il 15 agosto, giorno in cui si erano sposati. Due parole le merita suor Michela, da adolescente ha lasciato Correzzola ed è entrata in convento. Laureata a Roma in Scienza della Formazione, poi ha insegnato a Pesaro e ha preso infine il volo nell’America latina, in Equador, uno dei paesi più poveri al mondo, a fianco dei più deboli, delle bambine-donne e dei bambini difendendo loro dalle violenze e dai soprusi.
Cristiano e Cinzia, la seconda generazione e la cucina come Cupido
Cristiano Agostini manco pensava di seguire un ristorante, avrebbe dovuto prendere la carriera professionale di elettromeccanico, aveva frequentato le scuole superiori di questo indirizzo. Ma, al ritorno del militare, iniziò a lavorare nell’attività di famiglia, quella che da anni papà Novello e mamma Gabriella svolgevano: la ristorazione. E Cupido volle fare incontrare a Cristiano una bella e laboriosa ragazza, Cinzia: si sposarono quando aveva 29 anni.
Anche Cinzia non aveva studiato per diventare cuoca anche se era appassionata nel preparare ottimi piatti e ricette.
Pertanto entrambi, con la passione culinaria, si misero insieme, studiarono, e presero in mano le redini della trattoria di Novello e Gabriella. Cristiano come direttore di sala (coadiuvato ora anche da Beatrice), Cinzia come cuoca responsabile di cucina e della sua brigata.
Cristiano e Cinzia e le loro mani
La Trattoria “La Famiglia” è elegante e raffinata, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, è stato inclusa nelle Osterie d’Italia del presidio Slow Food.
Negli ultimi 15 anni la Trattoria si è fortemente ammodernata, dai piatti storici si è passati a quelli rivisitati di carne e di pesce, con l’attenzione del territorio e della tipicità, alle pizze gourmet, includendo anche piatti vegetariani e vegani.
Cristiano stesso ha frequentato un corso promosso dallo chef Simone Salvini (quello che accarezza le verdure, parodia comica di Maurizio Crozza). Cinzia è alla continua ricerca del piatto piacevole, aggiustato con le giuste spezie e i giusti aromi.
Per i lettori di https://www.enordest.it Cinzia e Cristiano propongono la faraona al limone arancio e liquirizia.
Faraona al limone, arancio e liquirizia
Ingredienti (per 4 persone)
700g di Faraona, 6 patate, riduzione di limoncello, burro, erbe aromatiche, limone secco, buccia d’arancio, polvere di liquirizia,
alloro, sale bilanciato qb
Preparazione
Facciamo bollire il limoncello fino ad ottenerne una riduzione. Cuociamo sottovuoto, a 75°C per 45 minuti, la faraona con alloro, riduzione di limoncello e sale bilanciato.
Sbucciamo e tagliamo a pezzi le patate e cuociamole con il vapore a 95°C.
Tritiamo finemente le erbe aromatiche, amalgamiamo con il burro e riponiamo il composto in frigorifero.
Terminata la cottura sottovuoto mettiamo in forno la faraona a 180°C per 10 minuti e facciamo bollire il sugo di cottura con la buccia d’Arancia fino ad addensare il tutto.
Rosoliamo sulla padella le patate con il burro aromatizzato; sul piatto creiamo un nido di patate e adagiamo sopra la faraona, copriamo con il sugo appena ridotto e spolveriamo leggermente con la liquirizia.
Il vino in abbinamento
La delicatezza di questo piatto induce a un vino non eccessivamente strutturato, che lascia al palato un giusto sapore minerale. Cristiano propone il vino “Due” della cantina “Giannitessari” delle colline veronesi, un abbinamento di Merlot e Cabernet Franc. Si chiama “Due” perché: due uve, due anni di affinamento e due fermentazioni. Da provare.
Complimenti per questo articolo!
Un lavoro davvero speciale 😃
Conoscendo poi la cucina di Cristiano ho già l’acquolina in bocca 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
Questa ricetta è da provare al più presto 🥰
Complimenti a tutti🤗 è un vanto abitare in un paesino così ricco di storia ( nella bella cornice della corte Benedettina) e intriso di sane tradizioni, come la cucina della trattoria ALLA FAMIGLIA. Complimenti davvero a tutti voi e alla vostra bella storia❣️Un pensiero particolare va all’ inizio della storia con Novello e Gabriella:ai valori (che si ritrovano nella Trattoria alla FAMIGLIA) e alla tenacia dimostrata nel tempo, soprattutto perché dietro le quinte di ogni GRANDE SUCCESSO, c’ è la mano di una GRANDE DONNA(in questo caso Gabriella).
Un affettuoso AUGURIO anche alla seconda e alla terza generazione che hanno saputo portare innovazione e professionalità 🤗