Le aziende artigiane rappresentano una imprescindibile realtà imprenditoriale del territorio. Ma in molte di queste imprese il titolare ha raggiunto, o sta raggiungendo, l’età pensionabile. E talvolta si profila il rischio che non ci sia nessuno a raccoglierne ‘l’eredità’ in quanto i familiari hanno intrapreso percorsi diversi. Per analizzare la situazione, Confartigianato Imprese di Vicenza, con il contributo di Banco BPM, e la consorella di Padova hanno commissionato uno studio.
Un’analisi della realtà imprenditoriale territoriale per arrivare a concrete proposte con il fine di salvaguardare un patrimonio di competenze e realtà imprenditoriali che favoriscano anche lo sviluppo e il benessere dei territori.L’analisi è partita dai dati. Nell’ultimo ventennio la popolazione vicentina è aumentata del 7% a fronte di un calo delle nascite del 29,6%. La popolazione attiva, rappresentata dai chi ha tra i 15 e i 65 anni, è cresciuta solo dello 0,7% nello stesso periodo creando problematiche per la sostenibilità del sistema pensionistico. Questi trend comportano, inevitabilmente, un aumento dell’età media che passa dai 40,5 anni del 2002 ai 44,9 del 2021. Cresce anche l’indice di vecchiaia che oggi è 171 mentre vent’anni fa era 113; tradotto significa che ci sono 171 over 65 per ogni 100 bambini sotto i 14 anni. Altro dato significativo: nel 2021 c’è stato il sorpasso della popolazione over 60 sugli under 30.
Serve una soluzione per le aziende artigiane
Tutto questo ha inevitabili riflessi sul mondo produttivo, nel caso specifico lo studio analizza l’impatto sulle aziende artigiane. Anche tra gli imprenditori artigiani vicentini, infatti, si assiste ad un invecchiamento. Negli ultimi 10 anni la quota di over 60 aumenta di 8 punti percentuali arrivando al 19,4%, cioè 1 imprenditore su 5 corrispondente a 6.005 persone, mentre gli imprenditori con meno di 35 anni sono calati di 7 punti percentuali. Nel prossimo decennio una impresa familiare veneta su 5 sarà interessata da passaggio generazionale, nel solo vicentino saranno 3.508. Partendo dai dati raccolti ed elaborati all’Università degli Studi Padova, e Ufficio Studi di Confartigianato Vicenza, si è cercato quindi di capire come offrire alle imprese, per le quali si avvicina il ‘passaggio di testimone’, una valida opportunità di trasmissione d’azienda.
Worker BuyOut, una soluzione
“Siamo da sempre impegnati ad affiancare le aziende artigiane nella crescita in termini di mercato e di gestione ottimale del business – ha dichiarato Nerio Dalla Vecchia, vice presidente di Confartigianato Imprese Vicenza -. Molti sono i casi nei quali abbiamo assistito i nostri soci a concretizzare un passaggio di testimone attraverso consulenze mirate ad assicurare la continuità d’impresa. I numeri ci dicono che il fenomeno sarà sempre più rilevante e le nostre ‘antenne’ ci hanno profilato un tema specifico. Sempre più spesso il passaggio non trova spazio all’interno della famiglia. Abbiamo quindi promosso una indagine mirata perché era necessario avere ogni elemento possibile per strutturare un servizio che cogliesse appieno il bisogno”.
Un’alternativa al passaggio dell’azienda all’interno della famiglia potrebbe essere rappresentato dal Worker BuyOut (WBO), ovvero il coinvolgimento dei dipendenti nella proprietà e direzione dell’azienda in considerazione anche di alcuni fattori. Il primo è che tanti occupati nelle micro e piccole imprese spesso sono più giovani rispetto ai colleghi delle medio grandi aziende. Infatti, nelle MPI i dipendenti under 30 sono il 19,8% contro il 12,5% nelle medio grandi aziende. Mentre la quota di dipendenti con 50 anni e più è pari al 25,2% nelle MPI e sale al 31,4% nelle medio grandi aziende.
Tra i collaboratori, molte professionalità
Non solo, ed è il secondo fattore, tra i collaboratori si trova un ventaglio di competenze che possono fare la differenza. Accanto a quelle pratiche ci sono quelle acquisite con percorsi formativi ad hoc a cui si possono affiancare quelle di natura più tecnologica utili all’innovazione di prodotto e di processo. Proprio questi aspetti ha voluto approfondire la ricerca che ha analizzato un campione di 49 aziende vicentine rappresentativo delle circa 8900 imprese artigiane beriche con dipendenti delle quali il 53,2% ha un imprenditore con oltre 55 anni.