Non è facile parlare o meglio scrivere di un film come “La scuola cattolica”, tratto dall’omonimo libro di Edoardo Albinati vincitore del premio Strega nel 2016, tra l’altro un volume di ben 1600 pagine, incentrato sulla triste strage del Circeo del 1975. Uno degli episodi più macabri della storia del nostro Paese.
Un film duro sulla cattiveria e la ferocia
Un film del giovane regista Stefano Mordini che in poco meno di due ore di “pellicola” ha cercato di narrare queste 1600 pagine. Da sottolineare che vige il divieto di accesso per questo lungometraggio ai minori di 18 anni, cosa che non succedeva da moltissimo tempo e che ha fatto molto discutere in quanto sono rimasti esclusi dalla visione proprio i giovani ai quali forse era maggiormente diretto il film. La motivazione pare essere abbastanza strana in quanto pare diretta alla difficoltà d’intuire la vera cattiveria e ferocia dei persecutori nei confronti dei perseguitati. Cosa che a nostro parere non sembra in quanto non vi è ombra di dubbio sull’efferatezza di quel terribile delitto, a prescindere da come si voglia o meno leggere il film di Mordini.
Il racconto della strage
Da tener presente che in fatto di divieto, forse – e dico forse – era più logico per un film come “Titane”. Però resta soltanto un parere. La trama ovviamente è incentrata a Roma nel 1975 dove la voce narrante è quella del giovane Edoardo Albinati (autore del libro) che all’epoca dei fatti frequentava lo stesso istituto scolastico privato di stampo cattolico (nel film nominato San Luigi)dove tra i suoi compagni c’era anche Salvatore Izzo (fratello minore di Angelo, il più feroce dei tre assassini), poi il migliore della classe Carlo Arbus (figlio di un professore universitario che si rivelerà essere omosessuale), “Pik” Martirolo figlio di una ex-attrice dedita al sesso con giovani studenti(tra questi un compagno di classe) e Gioacchino Rummo, figlio di una famiglia molto bigotta. Vicino a questo gruppo di amici studenti ci sono per l’appunto Angelo fratello maggiore di Salvatore e Gianni Guido (l’unico del quale nel film viene chiamato col cognome) che ha un padre molto autoritario e violento, il quale per il suo scarso rendimento scolastico lo picchia con la cintura.
Figli di buona famiglia
In ogni caso si tratta di tutti figli di papà. Dirigenti bancari, grossi imprenditori e quant’altro della Roma bene. Il narratore Edoardo prende sempre le distanze da loro rendendosi conto che i dettami molto rigidi della scuola privata creano delle forti contraddizioni con il loro modo di vivere e di voler “emergere”. In poche parole non può esistere un’idea diversa o una semplice fantasia personale che viene irrimediabilmente abolita nell’ambito della scuola o della famiglia stessa. Ci sono un po’ tutte le problematiche dei giovani di quell’età e in particolare l’approccio con le ragazze.
La strage del Circeo come macabro sfondo
Si arriva al momento più triste del film dove alcune scene appaiono veramente crude. Angelo Izzo e Gianni Guido riescono in qualche modo a convincere la diciassettenne Donatella e la diciannovenne Rosaria ad uscire con loro, grazie alla mediazione di un altro loro compagno di scuola (il bellone del gruppo), che per sua fortuna non si presenterà. I due feroci compagni porteranno le ragazze in una villa al Circeo di proprietà del padre di Andrea Ghira, terzo aguzzino, che li raggiungerà. In questo macabro teatro le ragazze verranno violentate a più riprese e massacrate a calci e pugni.
Una storia che si ricorda ancora
La storia è conosciuta. Verranno trovate all’interno di una Fiat 127 di colore bianco di proprietà del padre di Gianni Guido. Rosaria morta e Donatella ancora viva che riuscirà a far sentire la sua presenza dando dei colpi con la mano all’interno del portabagagli. La vicenda porterà nello sconforto e nel dubbio tutto l’ambiente scolastico cattolico che nel film viene messo a giudizio per una certa ipocrisia morale sottolineata in particolare da Edoardo Albinati. Non è un caso che anche uno dei loro insegnanti, un prete verrà pescato una sera in compagnia di prostitute.
Un film su cui riflettere
Alla fine prima dello scorrere dei titoli di coda si legge che Angelo Izzo messo in libertà nel 2005 ucciderà altre due donne, Gianni Guido verrà rimesso in libertà nel 2009, mentre Andrea Ghira, latitante da anni morirà nel 1994. Donatella Colasanti morirà a 47 anni nel 2005. Dopo il processo per il massacro del Circeo lo stupro, che prima era ritenuto assurdamente reato contro la morale è diventato finalmente reato contro la persona. Questo film non è un capolavoro, ma sicuramente fa riflettere e ci pone dei punti di domanda.
Regia: Stefano Mordini. Cast: Benedetta Porcaroli, Giulio Pranno, Emanuele Maria Di Stefano, Giulio Fochetti, Leonardo Ragazzini, Alessandro Cantalini, Andrea Lintozzi Senneca, Guido Quaglione, Federica Torchetti, Angelica Elli, Gianluca Guidi, Luca Vergoni, Corrado Invernizzi, Francesco Cavallo, Fabrizio Gifuni, Valentina Cervi, Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca. Produzione: Italia(Warner Bros, Entertainment Italia, Picomedia). Anno:2021. Genere: drammatico. Durata: 110 minuti. Scenografia: Paolo Bonfini.
In programmazione al Candiani:
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VENOM 2: LA FURIA DI CARNAGE Tom Hardy ritorna nel ruolo del “protettore letale” Venom, uno dei personaggi più ambigui nella storia del fumetto. Vieni a vederlo in Dolby Atmos e anche in versione originale con sottotitoli.
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IL MIGLIORE. MARCO PANTANI Un documentario di Marco Santolini. Per la prima volta un viaggio inedito nella vita del grande ciclista, tra materiali d’archivio pubblici e privati, sullo sfondo della sua amata Cesenatico.
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Martedì 19 ottobre
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007 – NO TIME TO DIE Con Daniel Craig, Lea Seydoux, Rami Malek.
Finalmente l’attesa è finita e Bond è tornato per combattere l’ avversario più temibile mai incontrato… Vivilo in Dolby Atmos, anche in versione originale.
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DUNE di Denis Villeneuve con Timothée Chalamet, Zendaya, Oscar Isaac, Jason Momoa. Dal romanzo di Frank Herbert la spettacolare vicenda della guerre tra famiglie di diversi pianeti per il possesso de la Spezia, una sostanza preziosa che controlla il mondo. Vivilo in Dolby Atmos, anche in Versione originale.
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AL Img Cinema Palazzo
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WELCOME VENICE Venezia, isola della Giudecca. Le famiglie di tre fratelli di una famiglia di pescatori si interrogano sul rapporto con la loro città. Un film di Andrea Segre.