“Oh, this is elementary, my dear Watson”. Non è di Arthur Conan Doyle, padre di Sherlock Holmes la celebre frase che tutti prima o poi esclamiamo, Elementare mio caro Watson! Fu l’attore e drammaturgo William Gillette a idearla in un film. Dato che siamo in piena Mostra del Cinema ci sembrava doveroso omaggiare la settima arte, che spesso prende ispirazione dalla letteratura. Ma non sempre, da un bellissimo libro nasce una buona pellicola. Ecco perché non dobbiamo mai smettere di leggere, una cura per l’anima, un farmaco miracoloso che si compra in libreria.
Ogni volta che leggiamo la classifica dei libri più venduti della settimana, ci sono spunti, associazioni di idee che piacevolmente condividiamo. Il giallo è protagonista del momento grazie ad un nuovo ingresso che ovviamente non possiamo che omaggiare.
Da Sherlock alla classifica dei libri più venduti alla Lovat
Ma ecco il palmares dei titoli più graditi dal pubblico, grazie alla puntuale rassegna elaborata dalla Libreria Lovat con sede a Villorba (Treviso) e a Trieste.
- Perrin – Cambiare l’acqua ai fiori – E/O
- Dicker – L’enigma della camera 622 -La Nave di Teseo
- Auci – I leoni di Sicilia – Nord
- Camilleri – Riccardino – Sellerio
- Raimondi – La casa sull’argine – Nord
- Kawaguchi – Finché il caffè è caldo – Garzanti
- Veronesi – Il Colibrì – La Nave di Teseo
- Perrin – Quaderno dell’amore perduto – Nord
- Galiano – Dormi stanotte sul mio cuore – Garzanti
- Villar – L’ultimo trayecto – Ponte alle grazie
Molte conferme e qualche interessante novità sulla quale ci soffermiamo volentieri
Ci colpisce un nuovo ingresso in libreria: L’ultimo traghetto di Domingo Villar. Nato in Galizia, lo scrittore lavora a Madrid come sceneggiatore cinematografico e televisivo. Autore di Occhi di acqua, definito dalla critica un’insolita versione spagnola di Sherlock Holmes, ora esce in libreria con questo nuovo romanzo confermando l’appartenenza alla grande stirpe di Vázquez Montalbán e Andrea Camilleri.
Una trama degna di Sherlock
Nel romanzo L’ultimo traghetto l’ispettore Leo Caldas indaga sulla sparizione della figlia di un celebre cardiochirurgo con il quale mezza città si sente in debito. Teatro del crimine è proprio un misterioso traghetto che la ragazza prende quotidianamente e che collega un villaggio alla grande città. Narrazione magistrale e ritmo cinematografico, una galleria di personaggi che sorprende e cattura il lettore, la conferma che ci troviamo di fronte ad un maestro del noir, elegante, ricco di suspense, una delle voci più interessanti della letteratura contemporanea.
Traspare nel lavoro di Domingo Villar il talento per il racconto grazie anche alla sua abilità di sceneggiatore. Non solo cinema e televisione, Villar è anche un grande esperto di vini e da anni è critico gastronomico per alcuni periodici e per una emittente radiofonica.
Domingo Villar nuovo Sherlock?
Del resto, appartiene ad un luogo di grande fascino come la Galizia, definita un mare che avvolge, onde che battono sugli scogli, terra baciata dalla storia, con vini eccellenti frutto di una tradizione millenaria. Quindi tra cinema, arte, cultura, enogastronomia, non possiamo che augurarvi buona lettura!