Inizierei così la storia di uno studente che nel corso della sua formazione, un giorno, decise di fare il Ginecologo-Ostetrico. Nacque tutto quel dì di Settembre durante il tirocinio nelle cliniche, quando una collega più anziana mi propose di andare a vedere un parto dal vivo. Non ero al momento eccitatissimo, ma una volta in sala parto, col mio bel camice intonso di un bianco quasi brillante, mi ritrovai davanti la scena più incredibile, fantastica, magica e irripetibile che noi, comunemente, chiamiamo parto. Vi fu nella mia mente un profluvio di emozioni, sentimenti contrastanti quali il timore per la donna che provava dolore, la semplicità dei gesti dell’ostetrica, il bimbo che piangeva ancora coperto degli umori del suo stato e io che piangevo, piangevo senza accorgermene al punto tale da essere quasi anestetizzato, da non capir più nulla, e allo stesso tempo allibito di fronte al nascere della vita. Adesso, io, nonno, continuo a far nascere bambini.
Come cominciò il nonno

In quel momento concitato i pensieri si accavallavano come la corsa di mille bisonti infuriati, non capivo più nulla e dicevo tra me e me: questo è il mestiere più bello del mondo: aiutare una donna a “portare” la vita. Non pensai più di un giorno e andai dal Professore della ginecologia a dirgli che volevo fare questo nella vita, e lui mi accolse quasi come un padre, perché forse, capì che avevo dentro il fuoco della passione. Fu un percorso lungo e pieno di ostacoli, di studio continuo, esperienze e molto dispendio di energia e soldi (i corsi non te li regala nessuno!).
Il mio percorso
Approfondii le mie conoscenze nel campo della prevenzione, delle ecografie e della poliabortività. In particolar modo quest’ultima, fu più una sfida con la natura che una branca della ostetricia. Vedere e sentire donne che piangevano e soffrivano perché non riuscivano a portare a termine una gravidanza, facendole sentire sminuite rispetto a tutte le altre mamme, fu una strada in salita che intrapresi con fatica ma che ora mi da grandi soddisfazioni e eccellenti risultati.
Il nonno all’avanguardia

Mi sono dotato di uno dei migliori e tecnologici ecografi esistenti sul mercato. Ogni giorno navigo tra belle notizie e, ahimé, anche brutte a volte. Il mestiere dell’ostetrico ginecologo, molto spesso, ti mette davanti anche a quelli che potremmo definire “difetti della natura”. Ossia malformazioni fetali e anomalie cromosomiche, che con molta pazienza e diplomazia, devi comunicare alla madre. Sapendo già che non sarà una cosa facile, ma molto dolorosa per la coppia. Ma tant’è, questo è il mestiere che ho scelto e se tornassi indietro lo sceglierei altre 1000 volte.
Mai mollare
Una cosa è certa, mai mollare la presa, pertanto corsi e congressi sono all’ordine del giorno. Per restare sempre attivi e informati sulle nuove scoperte e ricerche per poter dare il massimo alle mie pazienti. Insomma alla fin fine mi son reso conto di far parte di un grande disegno che mi porta a stare vicino alle donne. A soffrire con loro, a gioire con loro, a tenerle per mano per dissipare ansie e dolori. Mi prodigherò sempre per essere contenitore di tutte le gioie e tutti i tormenti. Terrò lo scrigno della felicità aperto affinchè le mie pazienti possano goderne mentre terrò chiuso quello delle sofferenze, affinchè possano dimenticarle.
Il nonno ginecologo
Noi ginecologi non siamo semplici dottori che controllano lucidamente, freddamente. Ma siamo professionisti che accompagnano e accompagneranno le donne sempre col calore umano. Con la passione per il lavoro, con la voglia di partecipare insieme al grande disegno della vita.
L’aiuto
Mosso dalla stessa passione, quasi dieci anni fa, per aiutare un bambino africano affetto da Buruli (lebbra infantile che scioglie ampie aree di cute), che di nome fa Daouda (ora vive in Costa d’Avorio), immaginai di raccogliere fondi per la onlus che lo aveva preso in carico. Organizzando un grande motoraduno che ai tempi ebbe un grandissimo successo e finì anche su tutti i giornali. Ogni anno, da quel giorno, mi sono dedicato ad organizzare assieme ad un gruppo di amici, motoraduni per raccogliere fondi per molte cause. Abbiamo aiutato la Lega del filo D’Oro, la LILT. Le persone afflitte dal grande tornado della riviera del 2015, case famiglia e ora alla Onlus Sogni. Che realizza sogni di bambini malati oncologici.
Un consiglio
Continuerò così la mia vita, ora che sono diventato pure nonno da poco? Si, e spero sempre meglio perché è un mestiere che da grandissime soddisfazioni. Consigli per i nuovi specializzati: metteteci sempre la passione: essa vi guiderà sempre sul sentiero migliore e renderete felici milioni di donne.