La provincia di Vicenza, con i suoi colli Euganei e Berici, vanta un primato quale territorio, seppur forse meno noto sul mercato nazionale e internazionale rispetto ad altri protagonisti dell’enologia veneta, tra i più ricchi a livello di risorse enogastronomiche. Quattro infatti i distretti vinicoli con alle spalle un’antichissima storia e tradizione, ciascuno con una singolare caratteristica, e una Doc provinciale – l’unica del Veneto – con una vasta gamma di etichette. Tra queste, alcune generiche come ad esempio “Bianco”, “Rosso” e “Rosato”; molte altre invece riportano la denominazione tipica del vitigno: Chardonnay, Garganego, Manzoni, Moscato, Pinot (Bianco, Grigio, Nero), Riesling, Sauvignon, Cabernet, Cabernet Sauvignon, Merlot, Raboso.
I quattro top

Una delle peculiarità di questo vasto e suggestivo territorio sono i Colli Berici. Un tipico e rinomato nettare degli dei che caratterizza la zona è il Tai Rosso, i cui vigneti si estendono lungo Barbarano Mossano, uno dei paesi massimi produttori di questo rosso leggero, adatto per i pasti e con un retrogusto leggermente amarognolo. Il Tai viene ancora oggi conosciuto come Tocai, nome col quale sino a qualche anno fa è stato poi chiamato. Dal 2007 infatti, a causa delle controversie sulla denominazione con l’Ungheria, che da oltre un secolo produce il rinomatissimo Tokaji, il vino tipico del basso vicentino si è trasformato in Tai.
Tra i quattro Breganze
Nell’area Doc di Breganze, regina dei vigneti è l’uva Vespaiola, così ribattezzata per avere la caratteristica di attirare, grazie al suo alto tasso zuccherino, grandi quantità di vespe in tempo di raccolta. Prodotto capofila di quest’area è il Torcolato, tra i più apprezzati e pregiati vini vicentini.
Vicino a Verona

Al confine con Verona, nella zona doc di Gambellara, primeggia invece l’uva Garganega, tipica e singolare per l’inconfondibile grappolo grande e allungato. Vini vicentini tipici che si ricavano dalla lavorazione di quest’uva sono il Gambellara Doc o il Recioto. E per gli amanti degli appassiti non manca un Vin Santo tipico della zona, unico per concentrazione di aromi.
La durella
L’uva Durella invece è una specialità autoctona dei Monti Lessini. A determinare questa nomea è la spiccata acidità dell’uva, che rende il vino particolarmente “duro”, quindi non adatto a tutti i palati. Prodotti di alta qualità da scoprire e riscoprire, magari unendo al percorso enogastronomico, un’escursione sui panoramici colli, Euganei o Berici, che delimitano l’area.