Non bastano certo le piogge primaverili per fermare la crisi idrica che investe il mondo e a causa della quale l’ONU prevede che, entro il 2030, metà della domanda globale di acqua non sarà soddisfatta. La crisi idrica, sempre più evidente e tangibile, è stata al centro del seminario, organizzato nella sede mestrina della Camera di Commercio di Venezia e Rovigo in collaborazione con Gruppo Veritas. Obiettivo dell’incontro: sensibilizzare e promuovere comportamenti responsabili nell’uso dell’acqua, coinvolgendo cittadini e operatori economici.
Il segretario generale della Camera di Commercio Emanuela Fattorel: “acqua preziosa anche per le imprese”

“L’acqua è una risorsa preziosa, non solo per l’essere umano, ma anche per le imprese, sia nel settore primario che secondario – ha esordito Emanuela Fattorel, segretario generale della Camera di Commercio di Venezia Rovigo –. La gestione di questo bene prezioso rappresenta una sfida complessa, che richiede un cambiamento di mentalità e l’adozione di nuove modalità di utilizzo. Questo seminario rappresenta un primo passo verso una nuova visione dell’uso dell’acqua, sperando di generare un cambiamento educativo e culturale per la tutela di questa risorsa essenziale alla vita.”
L’impegno della Camera di Commercio per la transizione ecologica ed energetica

L’attenzione al tema dell’acqua e della sostenibilità ambientale rientra nelle competenze camerali di promozione della tutela ambientale e della doppia transizione ecologica ed energetica, previste dalla riforma del sistema camerale del 2016. Diffondere la cultura e la sensibilità per la tutela dell’acqua nel mondo economico e delle imprese è, dunque, una sfida che la Camera di Commercio di Venezia Rovigo ha deciso di affrontare assieme a Veritas.
Il direttore generale Veritas Andrea Razzini: “interventi per maggiore sicurezza idrica ed idraulica”

“I cambiamenti climatici impongono di pensare e realizzare infrastrutture civili sempre più efficienti e resilienti – ha sottolineato Andrea Razzini, direttore generale Veritas –. Gli acquedotti, per quanto siano stati molto migliorati nel corso dei decenni, derivano da progetti che risalgono a oltre cento anni fa, quando non era possibile tener conto dei problemi che si manifestano oggi. Dobbiamo quindi prendere atto che il clima si sta tropicalizzando e che andremo sempre di più incontro a lunghi periodi di siccità e a piogge violente e concentrate. Sono gli estremi dello stesso problema ed entrambi influiscono sulla tenuta dei nostri territori. È per questo che abbiamo bisogno di maggiore sicurezza idrica e idraulica e di utilizzare al meglio tutte le acque, ad esempio riutilizzando quelle di depurazione”.
Bolletta idrica Veritas tra le più basse d’Italia, ma occorre dare valore all’acqua per non sprecarla

Fondamentale per il direttore Razzini inoltre la comprensione del valore straordinario dell’acqua, visto che “la bolletta idrica Veritas è la più bassa d’Italia, inferiore di 11 volte rispetto a quella della città di Berlino e spesso nel pensare comune ciò che costa poco automaticamente vale poco. Il rischio è l’acqua non venga percepita quindi come un bene e si possa sprecarla: da qui la necessità di cambiare approccio. Una nuova cultura dell’acqua è quindi la chiave per poter affrontare la transizione ecologica con adeguamenti concreti, che Veritas sta già realizzando: abbiamo creato infatti un nuovo settore dedicato specificatamente alla manutenzione delle infrastrutture idriche”.
Presentati anche in Regione e al Ministero progetti di potenziamento per gli acquedotti del veneziano
Rispetto alla gestione delle reti dell’acquedotto, Umberto Benedetti, direttore manutenzione infrastrutture idriche Veritas, ha illustrato l’adeguamento e il miglioramento del sistema Veritas già in corso. Una parte dei progetti sulla rete dell’acquedotto della città Metropolitana di Venezia sono stati presentati anche a Regione Veneto e Ministero Infrastrutture per richiedere i finanziamenti specifici necessari alla realizzazione di opere, i cui costi non possono certamente essere sostenuti soltanto da quanto ricavato con le bollette.
Eccellente qualità dell’acqua potabile erogata da Veritas
Ma l’acqua che esce dal rubinetto è buona?

Nel veneziano c’è la conferma che l’acqua del rubinetto è di eccellente qualità, prelevata per più dell’80% da falde profonde non ancora contaminate dall’uomo. Acqua sicura significa piena tutela della salute della popolazione, visto che in molte aree del mondo invece sono centinaia di migliaia i morti causati da acqua non potabile e malsana.”
Laboratorio servizio idrico Veritas, più di un milione di analisi ogni anno

“Ogni anno sono più di un milione le analisi che eseguiamo per verificare qualità di acqua potabile e acque reflue depurate – ha spiegato Stefano Della Sala, direttore Laboratorio servizio idrico integrato Veritas -. L’acqua potabile erogata da Veritas è priva di pfas e rispetta tutti parametri aggiornati previsti dalla nuova normativa europea, recepita in Italia dal decreto 18 del 2023. Inoltre il Laboratorio Veritas, che fa parte della rete veneta Viveracqua Lab, è all’avanguardia nazionale e dotato delle migliori tecnologie.”
Falsi miti da sfatare e fake news contro il consumo di acqua del rubinetto

Al seminario moderato da Riccardo Seccarello, responsabile comunicazione Veritas, è intervenuto anche Alessandro Bizzotto, chimico dell’ambiente. Che è entrato nel vivo dei falsi miti ovvero vere e proprie fake news sull’acqua. “Non è vero che bere acqua del rubinetto fa male, perché piena di inquinanti e fa venire i calcoli. Queste idee derivano da pregiudizi e anche dalle logiche di mercato delle acque minerali che propongono acque leggere e d’alta quota – ha concluso Bizzotto -. L’OMS ritiene fondamentale l’assunzione di calcio e magnesio e quindi l’acqua leggera non è la migliore.
Non servono affatto purificatori per l’acqua del rubinetto, anche questo è un messaggio fuorviante. Il calcare, per esempio, nel corpo umano non può formarsi e non può entrare. Bere acqua del rubinetto può fare bene al nostro organismo per diversi motivi.”