Un uomo non più giovane è seduto in una vecchia carrozza di un treno. È una gelida mattina d’inverno quando inizia il suo viaggio, un viaggio continuamente interrotto, invaso e sorpreso da ricordi, visioni, immagini che deragliano nello spazio e nel tempo da quei binari che lo portano non si sa bene dove. Sono sogni o realtà quello che Luigi la Gloria ci racconta nel suo romanzo Il viaggio, pubblicato da Edizioni Giuseppe Laterza nel 2016?
La meta da raggiungere
Come le linee parallele delle rotaie, linee che si incontrano all’infinito come ci insegnano a scuola, l’esperienza vissuta dal protagonista sembra condurlo lentamente tra deviazioni, attese, incontri e imprevisti, verso quella meta alla quale, prima o poi, tutti dobbiamo arrivare.
Luigi la Gloria e il viaggio

La metafora del viaggio quale sintesi di una vita sta ovviamente alla base delle intenzioni dell’autore che ha tratto l’idea per la sua narrazione “dal desiderio di esplorare percorsi che oscillano tra sogno e realtà, destino e libera scelta, possibile e illusorio”.
Il lettore vive assieme al protagonista evoluzioni inattese, cambi di scena repentini e continui, situazioni che gli paiono improbabili, in un vortice quasi onirico e destabilizzante.
Luigi e la scelta del treno
Nel non-luogo che è un treno, veniamo in contatto con molte persone, passeggeri come noi, e per chi è disposto al dialogo, come il protagonista di questo romanzo, è un’ottima occasione per intavolare conversazioni che ci mettono in relazione con l’altro. E di conversazioni è costellato questo viaggio, motivo di riflessione scatenati da diversi punti di vista sulla vita, esperienze, approcci all’esistenza, che si concretizzano in incontri stimolanti. Il viaggiatore viene colto da dubbi, smarrimenti, emozioni forti e anche conflitti interiori inattesi.
Luigi e uno strano compagno di viaggio: un libro

Questo è un viaggio che rappresenta anche una sorta di nostos, un guardarsi indietro con una vena di malinconia verso ciò che stato, verso ciò che si è perduto. L’approdo alla meta, un antico palazzo proprietà di un barone, si intreccia con le pagine di un libro – compagno di viaggio – dal contenuto ermetico e inquietante, forse anche profetico. Che si dipana fino all’inevitabile epilogo di questa avventura misteriosa e imprevedibile che è la vita.
Luigi la Gloria è nato a Vallo della Lucania (Sa). Giornalista e scrittore, vive e lavora a Padova. Nel 2013 ha pubblicato, con Midgard, il romanzo Il signore di Orlando.
Gentilissima dott.ssa Bruni,
grazie per aver speso il suo prezioso tempo nella lettura di questo mio romanzo. Lei, con grande sensibilità e se posso permettermi con una inusuale delicatezza, in poche righe, ha colto e descritto magnificamente questo mio intenso e improbabile viaggio nei misteriosi anfratti dell’anima.
Grazie.
Luigi la Gloria
🙂
Finalmente ti trovo! Ti abbraccio e ti voglio bene. Piero Cosentino p.cosentino50@gmail.com