Tra le montagne del Comelico, note per la loro bellezza e boscosità, si trova un paese che unisce alla sua tipicità, la meritocrazia storica di aver dato lavoro agli abitanti della vallata. Un edificio imponente e spettacolare domina la piazza principale di San Pietro di Cadore nel Comelico, antico “Comun d’Oltrerino” a 1038 metri s.l.m. appena sopra la strada provinciale che unisce Santo Stefano a Sappada.
Il Palazzo

Si tratta del Palazzo Poli-De Pol, costruito dal 1665 al 1668 per volontà di Giovanni e Giacomo De Pol, come simbolo e consacrazione in terra natia dell’acquisto del titolo nobiliare veneziano. Stranamente non vi è documentazione e progetto; si sa che il luogo in cui venne realizzato il palazzo apparteneva alla famiglia De Pol che sotto il dominio della Repubblica Veneta si distinse nel Comune per la sua ricchezza grazie al commercio del legname e l’esercizio della professione notarile. La compravendita del terreno avvenne tra Giacomo Poli e i fratelli De Pol con un rogito datato 11 novembre 1665 a San Pietro.
Una dimora veneta a San Pietro di Cadore

Iniziò così l’edificazione di questo sontuosa dimora veneta e il progetto fu assegnato all’architetto Baldassare Longhena. La facciata rispecchia perfettamente l’architettura veneziana dell’epoca. È evidente la somiglianza con alcuni edifici veneziani quali Ca ‘Pesaro e Ca’ Rezzonico. L’interno è semplice ma estremamente elegante. Un grande atrio al pianoterra decorato con intarsi marmorei a motivi geometrici conduce allo scalone che porta al piano nobile. Su cui si affaccia un ballatoio ligneo dal quale si ha accesso alle stanze tra loro comunicanti.
Le pareti sono riccamente affrescate
Anche sulla paternità di questi affreschi non esiste una sicura attribuzione anche se D’Arcais li attribuisce all’artista romano Giacomo Pellegrino. La prima delle tre sale affrescate è chiamata “Giochi con i putti”. Sul prospetto orientale, il pittore ha dipinto la scena che ha la maggiore aderenza topografica con la realtà nella veridica veduta del paese di San Pietro di Cadore, in cui spicca l’architettura, accennata ma ben riconoscibile dello stesso palazzo Poli-De Pol. Nell’altra stanza dell’edificio alle pareti si vedono “Convito di Cleopatra”, “Cleopatra supplica Augusto”, “Augusto e la Sibilla”. L’ultima sala è più a tema mitologico. Vi si ritrovano dipinti come “Il carro di Aurora” che domina la parete, “Giunone chiede aiuto ad Eolo”, “Diana e Callisto assieme ad una divinità fluviale.
Da palazzo a sede del Municipio di San Pietro di Cadore

Oggi il palazzo è sede del Municipio dopo che nel 1930 Benedetto De Pol, non avendo eredi, decise di donare lo stabile al Comune di San Pietro. Oggi come allora Palazzo Poli-De Pol è considerato uno dei più belli edifici del Cadore. Dalla Piazza del Municipio si può ridiscendere sulla strada statale e riportarsi in località Mare. Dove proprio in asse con il Palazzo Poli-De Pol sorge Villa Poli-De Pol. Si tratta di un altro edificio signorile fatto costruire dalla Famiglia De Pol.
Da San Pietro di Cadore a Sappada

La posizione di questo ameno paese permette di raggiungere facilmente località sciistiche come Sappada o i comprensori della val Pusteria e in estate offre rilassanti passeggiate lungo facili sentieri che si snodano lungo il percorso del fiume Piave. Per chi cerca la tranquillità, il silenzio, il vero contatto con la natura San Pietro di Cadore è la località che offre tutto ciò.