Alessio Nardin si afferma sempre più come artista a livello mondiale: dopo l’esperienza a Dubai sono arrivati per lui altri due prestigiosi inviti per il Sud America e Africa. Il regista è stato Invitato ad agosto a Curitiba (Brasile) per tenere una masterclass di recitazione e una lectio magistralis per portare il suo pensiero sul teatro presente e futuro, nell’ambito del Progetto finanziato dalla Regione Veneto “La Duse a Curitiba” curato da Favep e i teatri di Curitiba. A settembre è stato invitato, come unico artista italiano, a tenere masterclass di biomeccanica e maschera al 32° Festival Internazionale del Teatro Contemporaneo del Cairo (Egitto). Qui il regista veneto ha avuto modo di sviluppare e condividere la sua visione artistica con un gruppo di oltre 20 attori africani professionisti.
Su cosa era incentrata la masterclass che ha tenuto in Egitto?

La masterclass era incentrata specialmente sul ruolo del corpo e dell’azione fisica nel teatro contemporaneo. Considero il corpo come una penna e il palcoscenico un foglio bianco su cui l’attore deve comporre la sua scrittura. Per questo desidero occuparmi di “scrittura del corpo”. Lo stesso vale per la maschera: maschera e corpo si incontrano per dare forma ad una nuova vita. Incontrare, conoscere ed accogliere una parte della cultura teatrale e cinematografica di altri continenti (Sud America e Africa) – continua Nardin – è una esperienza importante e una opportunità per me di continuare il mio percorso artistico.
Ci può dire come in Sud America, come in Africa, lei si interroga su cosa può essere davvero indispensabile per il teatro oggi?


In questo momento l’incontro con “paesaggi” artistici differenti da quello europeo, sono per me una necessità. Trovare un materiale “grezzo”, vero, scevro da pregiudizi o schemi è qualcosa di indispensabile. Sono onorato di aver condiviso il mio lavoro con artisti di valore come quelli che ho incontrato nelle mie masterclass. Credo che nel processo artistico sempre ci debba essere una fase ignota, sfocata, nebulosa: quello è il territorio più fertile, dove possiamo sperare che l’arte si manifesti e possa andare oltre la nostra mediocrità umana.
La Lectio magistralis in Sud America


Nella mia Lectio magistralis aperta al pubblico, ho parlato da una parte delle sue plurime esperienze internazionali in diversi teatri nazionali europei e dall’altra, ma mi sono soffermato sul suo progetto italiano dell’Accademia Eleonora Duse – Centro Sperimentale di Cinema e Arti Performative, unico nel suo genere, che lo definisco da sempre una trans-utopia. Proprio nel piccolo borgo veneto, infatti, sto portando una forte visione internazionale: l’Accademia ha già ospitato maestri di assoluto valore internazionale e collabora, avendo partenariati e progetti comuni con istituzioni di valore internazionale, come la Mostra Internazionale di Arte Cinematografica La Biennale di Venezia, il Mittelfest di Cividale del Friuli, la Fondazione Ca’Foscari di Venezia, ecc…. Ma non solo: dallo scorso novembre Accademia Duse è parte di un nuovo progetto europeo di grande respiro LEPAC (Legacy of Performing Arts Centers) che che riunisce insieme in progetti pedagogici e produttivi alcuni tra i più significativi centri europei: Pina Bausch Zentrum di Wupperthal, Grotowski Institute di Wrozlaw, Marina Abramovich Foundation, Cricoteka – Centre for Documentation of The Art of Tadeusz Kantor di Kracow e molti altri.
Che cosa è per lei, direttore, un’Accademia?

Le mie esperienze artistiche di regista e di pedagogo in istituzioni di diversi paesi del mondo (teatri, festival e accademie nazionali), in diverse culture, utilizzando differenti arti mi hanno insegnato che il ruolo della pedagogia, in un processo creativo, è la strada di scoperta e incontro da parte dell’artista con l’azione e con sé stesso. È “essenziale” ed “indispensabile”.
Quindi nella mia idea artistica la pedagogia non è “formazione scolastica” bensì fondamenta del processo creativo dell’artista: è l’arena in cui attori, registi, performer, drammaturghi, sceneggiatori si incontrano e si disvelano attraverso i principi basici dell’azione. Questa pedagogia poi si metamorfizza naturalmente (come la crisalide e la farfalla) nell’opera finale (spettacolo, performance, cortometraggio). Questo è un lavoro che richiede una maestria: cioè un passaggio da persona a persona, da maestro ad allievo.
Così è nata l’Accademia Eleonora Duse – Centro Sperimentale di Cinema e Arti Performative

In Accademia quotidianamente gli allievi-artisti di dedicano a materie come:
tecniche di recitazione teatrale e cinematografica
tecniche di regia teatrale e cinematografica
biomeccanica teatrale
movimento scenico
combattimento scenico
danza e contact improvisation
dizione
voce
canto
scrittura drammaturgica e sceneggiatura
maschera e Commedia dell’Arte
fotografia cinematografica
tecniche di movimento di camera
storia e critica del teatro
butho e teatro orientale
arti marziali
Marionette e teatro di figura
Dove la pedagogia è povera, l’azione diventa imitativa, le arti dello spettacolo diventano rappresentative e l’essere umano a sua volta si impoverisce.
Il confronto tre paesaggi artistici europei e quelli di Africa e Sud America

In questo momento l’incontro con “paesaggi” artistici differenti da quello europeo, sono per me una necessità. Trovare un materiale “grezzo”, vero, scevro da pregiudizi o schemi è qualcosa di indispensabile. Sono onorato di aver condiviso il mio lavoro con artisti di valore come quelli che ho incontrato nelle mie masterclass. Credo che nel processo artistico sempre ci debba essere una fase ignota, sfocata, nebulosa: quello è il territorio più fertile, dove possiamo sperare che l’arte si manifesti e possa andare oltre la nostra mediocrità umana”.
“Per tutto questo deve ringraziare tutte le persone che, in vari modi, hanno dato il loro fondamentale apporto all’inizio di questa progettualità: Franco Dalla Rosa, Gerardo Pessetto, Beatrice Bonsembiante, Andrea Canil, Laura Basso e molti molti altri”.
È uscito in questi giorni il nuovo bando internazionale per il percorso triennale per Registi ed Attori 2025-2028. Il bando per le audizioni di ammissione scade il 21 ottobre.
Per info come accedervi consultare www.accademiaduse.it o scrivere a segreteria@accademiaduse.it

















































































