Per il quinto anno consecutivo Neos edizioni dà alle stampe un’antologia letteraria dedicata a raccontare il Natale a Venezia. Quest’anno il tema proposto agli scrittori che sono stati invitati a partecipare era legato ad uno degli elementi più intrinsecamente connessi alla realtà lagunare: le imbarcazioni e tutto ciò che ci ruota attorno, in senso sia realistico che metaforico.
Gli autori di Natale a Venezia
Ecco dunque che in libreria anche quest’anno potrete trovare un bel libro da inserire nella vostra lista di regali da impacchettare e mettere sotto l’albero: Natale a Venezia. Racconti naviganti, Antologia cura di Elisabetta Tiveron e Caterina Schiavon. Introduzione poetica di Francesca Boccaletto. Racconti di Gabriella Bampo, Beatrice Barzaghi, Gianluigi Bodi, Gabriella Bosmin, Enrico Cerni, Diana Chiarin, Cristiano Dorigo, Claudio Ellero, Maddalena Lotter, Francesco Paloschi, Davide Ravagnan, Caterina Schiavon, Lorenza Stroppa, Elisabetta Tiveron, Sara Zanferrari, Francesco Zanolla. Testo di chiusura di Francesco Penzo, Torino, Neos edizioni, 2025.
Tanti temi diversi
Ogni autore ha interpretato il tema, come sempre accade in questo genere di pubblicazioni collettive, in modo personale e originale, offrendo un affresco composito e vario di narrazioni. Si può trattare di una vogata di due amici su un sandolo il giorno di Natale (Cristiano Dorigo, Mamma Natale), oppure di un giro in laguna su una mascareta (Claudio Ellero, In quel noi), oppure di una caorlina che da Passo Campalto avanza verso Venezia nel 1911 (Elisabetta Tiveron, Nel dolce ondeggiare).
Una barchetta può diventare il nascondiglio a cui un uomo costretto alla dieta ricorre per darsi conforto con le proibitissime merendine (Diana Chiarin, Piero la toppetta e le ciambelle). Un vaporetto di linea può trasformarsi in un teatro di meraviglia per tre adolescenti alla scoperta della città (Gabriella Bampo, Vigilia a Venezia), oppure, per una coppia in crisi, il Natale può essere vissuto in barca, fino ad arrivare in vista della Serenissima (Lorenza Stroppa, Last Christmas).
Il tema può essere anche declinato ricorrendo al registro distopico o ad atmosfere postapocalittiche (Caterina Schiavon, A Venetian Christmas Carol, Gianluigi Bodi, Dopo il fango), oppure virare a toni delicati come nel racconto di Enrico Cerni, Vite naviganti, dove a solcare le acque della laguna e dei canali sono delle coloratissime barchette di carta.
L’annoso problema del turismo fagocitante la città, ma soprattutto i cittadini, compare nel racconto, con finale a sorpresa, di Maddalena Lotter (Musica per la fine del mondo).
Se a Natale a Venezia parlano le barche
Si può ricorrere anche alla figura retorica della prosopopea, dando la parola alle barche stesse, che di storie da raccontare ne hanno tante, come ha scelto di fare Davide Ravagnan nel suo La fiera dei racconti. Mentre Sara Zanferrari affida la sua narrazione (Uno strano, tiepido, silenzioso Natale) a delle presenze che si materializzano approdando a San Clemente, un tempo luogo di dolore e contenzione.
Con il racconto di Francesco Paloschi (Il rito) troviamo una Venezia spettrale e distopica, dove i canali sono tecnologici e il futuro ridotto a dodici adolescenti che cercano di sopravvivere, mentre in quello di Francesco Zanolla (Cena della Vigilia) si cerca di trovare rifugio dai morti viventi su una barca.
Un giro in laguna può essere un regalo di Natale per alcune detenute del carcere femminile (Beatrice Barzaghi, Scappatoie) mentre Gabriella Bosmin offre ai lettori una panoramica della città viaggiando su una motonave e un vaporetto (Una storia di barche e globi colorati).
Una poesia apre Natale a Venezia
Diversamente dai volumi precedenti, la prefazione è stata sostituita quest’anno da un testo poetico di Francesca Boccaletto e si conclude con delle riflessioni di Francesco Penzo.
Come scrivono le due curatrici nella loro nota iniziale «l’antologia può essere letta come una metafora del necessario cambio di rotta auspicato da quanti amano profondamente Venezia. Non è troppo tardi. La città anfibia ci ha abituato ai miracoli. La sua nascita, la sua storia e la sua struttura urbanistica rappresentano infatti la realizzazione di un immaginario sul quale pochi avrebbero scommesso. Nel presente l’impegno a salvare e salvaguardare la città va declinato soprattutto attraverso la partecipazione sociale e politica, ma anche la scrittura è fondamentale perché la realtà priva di narrazione, come ben sappiamo, cessa di esistere.».
Natale a Venezia. Racconti naviganti, Antologia cura di Elisabetta Tiveron e Caterina Schiavon. Introduzione poetica di Francesca Boccaletto. Racconti di Gabriella Bampo, Beatrice Barzaghi, Gianluigi Bodi, Gabriella Bosmin, Enrico Cerni, Diana Chiarin, Cristiano Dorigo, Claudio Ellero, Maddalena Lotter, Francesco Paloschi, Davide Ravagnan, Caterina Schiavon, Lorenza Stroppa, Elisabetta Tiveron, Sara Zanferrari, Francesco Zanolla. Testo di chiusura di Francesco Penzo, Torino, Neos edizioni, 2025.
Sempre belle le tue recensioni, scritte con attenzione e sempre interessanti. Grazie
Grazie!!
Le più belle recensioni sono sempre a firma di Annalisa Bruni, attente complete e sensibili. Annalisa cerca il senso e lo trasmette ai lettori.. viene subito alla voglia di correre in libreria ad acquistare i libri di cui lei parla. Grazie, Annalisa..
Grazie di cuore!
Grazie cara Annalisa per le tue parole generose
🙂
Ottima recensione per un ottima antologia (ok sono un po’ di parte, ma…) da leggere e da fare leggere!
🙂
Grazie Annalisa, sempre puntuale e attenta 🙂
🙂
Grazie per la bellissima recensione. E’ stato un piacere e un onore fare parte di questa raccolta!
🙂