Tra le attività che l’Inail svolge vi è anche quella di fare la ricognizione e la verifica dello stato delle cose nei vari settori della nostra società. Con i Dossier l’istituto fa sintesi delle attività realizzate, indicando il percorso di miglioramento ancora da compiere per raggiungere livelli crescenti di sicurezza e, soprattutto, di creazione della consapevolezza dell’importanza di ambienti di lavoro sicuri, cosa quanto mai necessaria ed opportuna quando si parla di scuola e di giovani.
Il dossier scuola
Il Dossier scuola illustra le iniziative che, nel campo della prevenzione, sono rivolte ai ragazzi e alle ragazze frequentanti gli istituti di ogni ordine e grado, che sono state poste in essere nel nostro territorio dalle articolazioni centrali e territoriali dell’Inail nel corso dell’anno scolastico precedente.
Tra le date che oramai costellano di celebrazioni le nostre giornate, il 22 novembre è la giornata dedicata alla sicurezza nelle scuole, tema rilevantissimo in funzione di stimolo per far crescere la consapevolezza della necessità della partecipazione collettiva al sistema sicurezza.
La dimensione internazionale della sicurezza sul lavoro è uno dei driver delle attività comunitarie, che ha creato un’apposita agenzia (Agenzia Europea per la Sicurezza e la salute sul Lavoro, OSHA), con il compito di fissare standard e pratiche comuni da attuare negli stati membri; in accordo con questa agenzia l’Inail ha realizzato i percorsi di diffusione che, attraverso l’interconnessione tra gli uffici scolastici internazionali ed i partner istituzionali ed associativi territoriali, ha posto al centro percorsi di orientamento e formazione per la creazione di competenze trasversali e di orientamento, definiti Pcto, che hanno coinvolto gli studenti degli ultimi anni di molti istituti scolastici italiani.
Come insegnare la sicurezza nella scuola
Attraverso varie tecniche che mettono insieme aspetti teorici e pratici in un’ottica di integrazione tra la scuola ed il mondo del lavoro, basata sul learning by doing e particolarmente apprezzata dai ragazzi, si sono affrontati molti dei temi ricorrenti della gestione della sicurezza sul lavoro
Dalla formazione nozionistica alla pratica lavorativa, dallo spirito di squadra alla reciproca verifica del rispetto delle regole – necessaria per realizzare una sicurezza partecipata – i percorsi formativi sono stati realizzati attraverso diverse tecniche divulgative che si sono basate sul gamification, ossia la creazione di situazioni di gioco simulativo che consentano di sperimentare gli effetti delle proprie azioni in diversi contesti di pericolo o di difficoltà, verificando direttamente il risultato delle proprie risposte
Utilizzando lo storytelling, la narrazione partecipata ed attiva, di diverse storie di infortuni, pericoli evitati e danni subiti, oppure con l’utilizzo di contest e rappresentazioni teatrali centrate sulla prevenzione, sui rischi e sulle tecniche di comportamento per evitarli, si è resa evidente tanto la dimensione del pericolo che quella del danno, implicita in ciascun ambiente di lavoro, in modo da creare nei futuri lavoratori un bagaglio di sensazioni e di conoscenze che li possa guidare nella loro attività.
Una riflessione
Obiettivo è quello di spingere i ragazzi ad una riflessione attiva e partecipata che derivi dall’esperienza e, pertanto non vissuta come materia scolastica imposta e distante dalla realtà, riuscendo così ad avvicinarli al tema rendendoli protagonisti diretti di una questione rilevante che diventerà parte della loro vita quotidiana, e rispetto alla quale potranno contribuire da attori diretti, per loro e con loro.
Il mezzo per realizzare questo cambiamento è la creazione di un ponte tra il mondo della scuola e quello del lavoro, fondato sulla persona del lavoratore, sulle individualità che transitano dall’uno all’altro sistema portando in sé, e con sé, le conoscenze e soprattutto le consapevolezze, di una gestione personale e collettiva della sicurezza; comportamenti naturalmente sicuri, frutto di un sentire personale accompagnato da gesti coerenti, è la strada maestra per la prevenzione quotidiana, che può crearsi con maggior facilità e rilevanza tra i giovani.
Le attività realizzate dall’Inail si completano attraverso progetti di ricerca, convegni e percorsi formativi diversi, rivolti agli insegnanti, ai dirigenti scolastici e a tutto il personale del comparto, nel tentativo di creare una zona franca sulla sicurezza, allo stesso tempo partecipe ma lontana dalle frenesie e dai vincoli, reali o pretestuosi, che alla sicurezza vengo posti nelle realtà produttive.
Ester Rotoli
Nella prefazione del Dossier, il direttore centrale della prevenzione, Ester Rotoli, nel ricordare come le azioni di divulgazione siano basate su un protocollo sottoscritto il 26 maggio 2022 tra Inail, Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Ispettorato nazionale del lavoro e Ministero dell’Istruzione e del Merito, e recentemente coperto con la copertura assicurativa anche per l’anno scolastico e accademico 2024-2025, che consente di riproporlo per l’anno a venire, sottolinea l’importanza di sostenere e guidare i ragazzi e le ragazze nel fare le scelte giuste proprio nelle fasi in cui costruiscono il sistema delle credenze e delle convinzioni su loro stessi, per rinforzare il senso del sé, un sé equilibrato, responsabile, un mattone indispensabile nella creazione di un rapporto equilibrato tra la dimensione personale e quella sociale di lavoratore consapevole.
I morti sul lavoro
In un Paese che rappresenta la seconda realtà manifatturiera d’Europa e che vede 890 morti sul lavoro dall’inizio dell’anno, con un incremento di 22 rispetto del 2023, ai quali si aggiungono gli oltre 360 mila infortuni, nonostante le diverse normative e i ripetuti annunci che non hanno saputo arrestare questa terribile piaga, l’investimento sulla interiorizzazione capace e meditata della dimensione della sicurezza da parte dei futuri lavoratori ed imprenditori, costituisce innegabilmente una grande risorsa, seppure indiretta e dilatata nel tempo.
Resta, in capo a chi ha responsabilità politiche ed organizzative come ad ogni singolo lavoratore per la propria parte, di abbattere l’emergenza, evitando ulteriori lutti e infortuni, consentendo finalmente alla dimensione del lavoro di acquisire la valenza di serenità e sicurezza dovuta.