Anniversario importante per la Tirreno-Adriatico, la Corsa dei Due Mari, che nel 2025 toccherà il traguardo delle 60 edizioni consecutive. Partenza da Lido di Camaiore il 10 marzo con una cronometro e gran finale a San Benedetto del Tronto il giorno 16 con una frazione in linea. 14.610 i metri di dislivello – dato più alto dell’ultimo decennio – con tre tappe per le ruote veloci, due frazioni ondulate e l’inedito arrivo in salita di Frontignano che potrebbe decidere le sorti della Maglia Azzurra finale. Il messaggio di Jonas Vingegaard, ultimo vincitore de La Corsa dei Due Mari
Sette tappe l’edizione della Tirreno-Adriatico numero 60
Sette tappe, 1.130 km e 14.610 metri di dislivello. Sono questi i numeri chiave della Tirreno-Adriatico Crédit Agricole che è stata svelata quest’oggi presso il Teatro della Concordia di San Benedetto del Tronto. Quella del 2025 sarà la 60^ edizione della Corsa dei Due Mari, tutte consecutive, un traguardo importante per una corsa che anno dopo anno ha saputo rinnovarsi diventando un vero e proprio punto focale della stagione ciclistica, come confermano le ultime edizioni che, dal 2019 in poi, hanno visto vincere corridori che si sono imposti nei Grandi Giri come Simon Yates, PrimožRoglič, TadejPogačar e Jonas Vingegaard. Il lungo viaggio nell’Italia centrale, che toccherà cinque regioni, partirà il 10 marzo da Lido di Camaiore con una cronometro individuale per concludersi il giorno 16, come consuetudine, a San Benedetto del Tronto. Nel mezzo il solito mix di frazioni per velocisti e opportunità per i finisseurs prima della Cartoceto-Frontignano, banco di prova per gli scalatori con arrivo su un’ascesa inedita.
Due mari, 59 edizioni leggendarie
Da Dino Zandegù a Jonas Vingegaard. La Tirreno-Adriatico Crédit Agricole ha raccontato tante storie di campioni in questo lungo viaggio partito nel 1966 e mai fermatosi. Sono state Italia e Belgio a spartirsi le prime edizioni de La Corsa dei Due Mari che dal 1972 al 1977 ha visto per sei volte consecutive Roger De Vlaeminck issarsi sul gradino più alto del podio. “Monsieur Roubaix”, oltre a detenere il record di vittorie in classifica generale, è anche il corridore ad aver vinto più tappe: 15 contro le 11 di Oscar Freire. Dietro al belga, a quota due successi in classifica generale, troviamo Giuseppe Saronni (1978, 1982); Francesco Moser (1980, 1981), Rolf Sørensen (1987, 1992), Tony Rominger (1989, 1990), Vincenzo Nibali (2012, 2013), Nairo Quintana (2015, 2017), PrimožRoglič (2019, 2023) e TadejPogačar (2021 e 2022).
Jonas Vingegaard: “è una corsa storica che volevo vincere”
Jonas Vingegaard: “Ho un bel ricordo della Tirreno-Adriatico del 2024. Il Tridente è, ovviamente, un premio iconico da vincere. La Tirreno è una corsa storica, che volevo davvero aggiungere alla mia lista di successi, e sono molto felice di esserci riuscito”.
Mauro Vegni: “la Tirreno-Adriatico è un bel pilastro del calendario internazionale: hanno vinto Pogačar, Roglič è Vingegaard”
Mauro Vegni, Direttore Area Ciclismo di RCS Sport: “La Tirreno-Adriatico è un pilastro del calendario ciclistico internazionale, e festeggiare le sue 60 edizioni è motivo di grande orgoglio. Fin dal suo inizio nel 1966, la corsa ha saputo evolversi e adattarsi, mantenendo però intatto il suo prestigio e il suo fascino, attirando ogni anno alcuni dei migliori ciclisti del mondo. Questa edizione del 2025 non sarà solo un anniversario, ma anche un’occasione per continuare a scrivere la storia di una corsa il cui livello si mantiene sempre altissimo, come dimostrato dai recenti successi di PrimožRoglič, TadejPogačar e Jonas Vingegaard”.
Stefano Allocchio: “il percorso apre a novità importanti”
Stefano Allocchio, Direttore di Corsa RCS Sport: “Il percorso vuole mantenere intatte alcune tradizioni aprendo anche a novità importanti. Si parte con la classica cronometro di apertura a Lido di Camaiore che anche quest’anno darà il via alla corsa in modo spettacolare. Da lì, il percorso si sviluppa con un equilibrio perfetto: tre tappe adatte alle ruote veloci e due tappe per uomini da classiche che potrebbero anche dare uno scossone alla classifica. La novità è data dall’arrivo in salita a Frontignano, un finale inedito che potrebbe essere decisivo per la Maglia Azzurra, prima del classico arrivo di San Benedetto del Tronto”.
Il percorso della 60^ Tirreno-Adriatico Crédit Agricole
10.03.2025 Prima tappa: Lido di Camaiore-Lido di Camaiore Tudor ITT, 9.9 KM
11.03.2025 Seconda tappa: Camaiore-Follonica, 189 KM
12.03.2025 Terza tappa: Follonica-Colfiorito (Foligno), 239 KM
13.03.2025 Quarta tappa: Norcia-Trasacco, 184 KM
14.03.2025 Quinta tappa: Ascoli Piceno-Pergola, 196 KM
15.03.2025 Sesta tappa: Cartoceto-Frontignano, 166 KM
16.03.2025 Settima tappa: Porto Potenza Picena-San Benedetto del Tronto, 147 KM
TAPPA 1 DELLA TIRRENO-ADRIATICO, LIDO DI CAMAIORE-LIDO DI CAMAIORE TUDOR ITT, 9.9 KM
Cronometro individuale perfettamente pianeggiante composta da una due settori praticamente rettilinei che corrono in andata e ritorno sul lungomare di Camaiore e Viareggio con soltanto alcune curve di raccordo e il “giro di boa”. Svolta a U al km 5.4 a Viareggio dove viene rilevato il tempo intermedio. Successivo rientro rettilineo al Lido di Camaiore dove una svolta a S immette nell’ultimo chilometro.
TAPPA 2, CAMAIORE-FOLLONICA, 189 KM
Tappa mossa e articolata specialmente nella seconda parte. Partenza da Camaiore e attraverso Montemagno si raggiunge prima Pisa e poi il Livornese per abbandonare la costa nei pressi di Cecina e proseguire nell’entroterra verso Canneto. Una volta terminato il lungo tratto che segue, prevalentemente in discesa, si entra nel circuito finale di circa 20 km da ripetere una volta.
TAPPA 3, FOLLONICA-COLFIORITO (FOLIGNO), 239 KM
Tappa molto lunga e abbastanza ondulata nella prima parte. Partenza da Follonica per percorrere la parte settentrionale della provincia di Grosseto fino a sfiorare il Monte Amiata e attraversare il senese scalando il Passo del Lume Spento e la Foce fino a Montalcino e Chiusi. Dopo il percorso si addolcisce e lungo la piana del Trasimeno porta a Foligno attraverso strade prevalentemente rettilinee a volte con carreggiata ristretta. Superata Foligno si affronta la salita finale per il Valico di Colfiorito posto a circa 4 km dall’arrivo. Ultimi km. Ultimi chilometri in netta ascesa. Parte più dura all’inizio con tratti oltre il 10% e poi lungo falsopiano a salire fino al Valico. Breve discesa e dopo l’attraversamento dell’abitato di Colfiorito breve ascesa fino all’arrivo.
TAPPA 4, NORCIA-TRASACCO, 184 KM
Tappa molto mossa con finale assolutamente pianeggiante. Si scalano alcuni valichi appenninici molto lunghi (attorno ai 15 km) sebbene non particolarmente pendenti per entrare nella piana del Fucino dove giunti a Trasacco di percorre un circuito di circa 14 km da effettuare due volte.
TAPPA 5, ASCOLI PICENO-PERGOLA, 196 KM
Tappa molto mossa costellata di salite più o meno impegnative. Se ne contano almeno nove e alcune sono catalogate come GPM. Da Ascoli Piceno attraverso la Croce di Casale si attraversano Amandola, Sarnano e Tolentino. La corsa sempre diretta a Nord transita sulle pendici del Monte San Vicino e entra nella dura parte finale. Dopo Castelleone di Suasa si scalano le salite di Monte Santa Croce e Monte della Serra con lunghi tratti molto ripidi. La seconda è seguita dalla picchiata nel centro di Pergola per raggiungere l’arrivo.
TAPPA 6, CARTOCETO-FRONTIGNANO, 166 KM
È la tappa più dura della Tirreno-Adriatico con arrivo in salita. Si snoda lungo le valli dell’interno marchigiano con continui saliscendi nella prima parte intervallati da alcune salite importanti come Crispiero e il Valico delle Arette (dopo aver scalato il Santuario di Macereto).
Nell’ultima parte di transita da Ussita, Visso e Castelsantangelo sul Nera per affrontare la salita finale. Gli ultimi km sono costituiti dalla salita a Frontignano. Salita di circa 8 km con lunghi tratti sopra il 10% specialmente nella prima parte.
TAPPA 7 DELLA TIRRENO-ADRIATICO, PORTO POTENZA PICENA-SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 147 KM
Tappa poco mossa nella prima parte e assolutamente piatta negli ultimi 80 km. Partenza lungo l’Adriatico per entrare lungo la valle dell’Aso da Pedaso. Breve salita a Santa Maria della Fede per poi raggiungere con l’ultima facile salita Ripatransone. Lunga discesa fino a Grottammare prima di entrare nel circuito di circa 15 km da ripetere