Il nuovo anno riparte dalle famiglie. Si è aperto il sipario del Teatro Del Monaco di Treviso e si è alzato per i più piccoli. Proprio a Treviso è andata in scena la compagnia Barabao Teatro con Il sogno del giovane Leonardo Da Vinci. Gli spettatori hanno incontrato il piccolo genio italiano Da Vinci, pronto a esplorare il mondo assieme allo zio Francesco e nonna Lucia. Una commedia musicale diretta da Cristina Ranzato e adatta ai bambini a partire dai 6 anni. Sul palcoscenico Romina Ranzato e Ivan Di Noia, autori dei testi, accompagnati dalle musiche di Andrea Mazzacavallo.
La storia di Leonardo Da Vinci in musical
E’ così tornata la rassegna dedicata ai più piccoli, appunto, Famiglie a Teatro del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, appuntamenti pensati per gli spettatori più piccoli e i loro genitori, pronti a scoprire mondi fantastici e storie inedite, tra cui quella del piccolo Leonardo.
Nella ridente Toscana, Leonardo Da Vinci bambino inizia a studiare i moti dell’aria, dell’acqua, degli animali. Ma, il piccolo genio, è figlio illegittimo e nel suo futuro è scritto un avvenire quanto mai faticoso e difficile. Il padre, Ser Piero, desidera sposarsi e svincolarsi dai suoi obblighi paterni, pertanto, accorgendosi della bravura del figlio nel disegno decide di portarlo alla famosa Bottega di Mastro Verrocchio. Leonardo Da Vinci si trova così catapultato nella grande Firenze, nel pieno del Rinascimento, dove l’arte è sinonimo di cultura, crescita e lavoro. Il giovane Leonardo incontra scultori, orafi, pittori del calibro di Botticelli, Perugino, Ghirlandaio, Agnolo Di Polo; da loro apprende, impara e migliora. Le difficoltà legate al mondo dell’arte fanno sì che il giovane, desideroso di migliorare la vita dell’umanità, si scontri con le vecchie e datate concezioni. Così i suoi sogni diventano realtà.
Protagonista della storia italiana, Leonardo Da Vinci si racconta a bambini e genitori, riaccendendo il fascino di una genialità che vivrà in eterno.
Oltre alla regia di Cristina Ranzato, le musiche sono di Andrea Mazzacavallo, le scenografie i costumi e maschere di Roberta Bianchini, la falegnameria di Francesco Di Noia, il tecnico luci Ivan Di Noia e le foto di scena di Giorgio Bellingardo.
Note di Regia di Cristina Ranzato
La regista: “Parlare di Leonardo Da Vinci è come parlare di Gesù, mi è stato detto. Beh, perché no? Una personalità travolgente che ha abitato un capitolo della storia tracciando un solco. Di fronte a lui generazioni di uomini, di tutti i credi e le lingue, si sono fermati. Tentiamo di comprendere come l’umana natura possa arrivare tanto in là. Risuoniamo ammirati di fronte a opere d’indicibile bellezza. Solo il soffermarcisi sarebbe sufficiente ma la domanda nasce spontanea: come diavolo ha fatto? E la curiosità che ha pervaso la vita di quest’uomo, ci spinge a cercare.
La nostra umile risposta è uno spettacolo, un carosello di figure, di immagini, emozioni. Il desiderio di scrutare la mente del genio è ancora vivo. Speriamo con questo omaggio, di condividere la gioia”.