Pochi giorni fa la grande riapertura dello storico locale di piazza Cavour, tanto attesa dai padovani, ma anche dai numerosi clienti che lo conoscono per la sua lunga tradizione in tutta la provincia e nel Territorio circostante. Dieci mesi per rinascere. Quarant’anni esatti dopo la prima inaugurazione, il ristorante Pe Pen, storico locale di piazza Cavour, venne dichiarato fallito dal tribunale di Padova il 6 agosto del 2022 e aggiudicato all’asta a gennaio di quest’anno, ora vederlo riaprire dopo una ristrutturazione di fondo e di raffinato gusto, tale da renderlo un locale alla moda di pregio, attraverso una nuova organizzazione degli spazi e dei servizi e un design rivoluzionario, è un grande regalo per la Città di Padova.
Pe Pen e Daniele Pagin

Il merito di tutto questo va a Daniele Pagin, 59 anni, imprenditore dell’Alta Padovana specializzato in prefabbricati e container e presidente del Campodarsego Calcio, che l’ha rilevato, insieme all’enoteca Santa Lucia , già riaperta la primavera scorsa. Era stato chiaro fin dall’inizio: lui, che del Pe Pen è stato cliente per tanti anni, e che lì dentro ha visto arrivare tanti personaggi famosi – da Antonello Venditti a Pippo Baudo, da Simona Ventura a Mara Venier, da Alba Parietti a Silvio Berlusconi – voleva fare il massimo per restituire alla Città un locale storico, iconico. A suo dire con gli occhi lucidi di emozione, il ristorante più bello della città.
Il racconto

«Da cliente ci sono entrato per la prima volta nel 1988, quando è nata mia figlia, e da allora ne sono stato un assiduo frequentatore”, spiega Daniele Pagin, tra il sindaco di Padova Sergio Giordani, quello di Campodarsego, il sindaco di Cadoneghe Marco Schiesaro e il vice presidente della Provincia di Padova Vincenzo Gottardo. A dominare il locale sono i mattoni a vista e il legno: «Il nostro vuole essere un ristorante all’avanguardia, strizza l’occhio anche alla tradizione con piatti tipici veneti come pasta e fagioli o anche la carne alla brace.
Davanti ai fornelli abbiamo tre giovani cuochi che alla passione abbinano l’esperienza fatta negli ultimi anni in altri ristoranti, dove hanno affinato la loro tecnica: a loro ho dato carta bianca con un imperativo ben preciso, ovvero che i prodotti utilizzati siano di qualità assoluta. Abbiamo 80 posti all’interno, a cui in estate si aggiungeranno i 120 che condividiamo con l’Enoteca Santa Lucia, e saranno inizialmente 12 le persone che lavoreranno sia a pranzo che a cena».
Il restyling del Pe Pen

L’affaccio sul Pedrocchi, simbolo della città, è stato il punto di partenza dell’intervento. La ristrutturazione ha dato, attraverso una rotazione dell’ambiente, una nuova immagine ad un locale che ha mantenuto comunque la sua identità. Tutto è studiato a partire da una disposizione flessibile dei tavoli: in partenza singoli, ma che possono comporre anche un’unica tavolata, lungo il muro di mattoni, sedute comode e dai tessuti morbidi. Arredi e colori caldi e pareti botanical, con cucina a vista.
La riapertura del «PePen» va a inserirsi in un asse culinario in zona «Liston» che ha visto di recente anche la pluripremiata pizzeria «La Mafaldina» aprire i battenti, aspettando quella dell’«Antica Pizzeria da Michele» in Galleria Garibaldi.