Martina Favaretto, 21 anni, noalese, allieva del grande Mauro Numa, presso l’Antoniana Scherma esce dai mondiali di Milano con un bronzo individuale e con un oro a squadre. www.enordest.it ha intervistato in esclusiva il suo maestro sull’evoluzione che questa ragazza ha maturato e sulle soddisfazioni che può regalare a tutto il movimento italiano della scherma femminile.
Mauro, un anno d’oro per Martina
“Anno particolarmente felice. Martina è esplosa nella sua maturazione vincendo prima due prove di Coppa del Mondo assolute, prima al Cairo e poi a Tbilisi. Dopo ha partecipato agli Europei vincendo il titolo a squadre e l’argento individuale. Ciliegina sulla torta il titolo individuale con il bronzo e poi bissato il titolo mondiale a squadre”.
Partendo dai risultati di Martina Favaretto, tu come suo allenatore cosa ti aspetti come prossimi passi?
“Martina è cresciuta molto anche a livello psicologico, già lei ha ancora grandi margini di miglioramento tecnici, ma entrando in una fase molto delicata, e ha dimostrato di stare al passo delle altre. E questo è importante per il prossimo anno quando ci saranno in gioco le gare per le qualificazioni olimpiche. E Martina ha tutte le carte in regola per partecipare”.
Quanto sei orgoglioso dei risultati di Martina Favaretto?
“Non posso che sentirmi orgoglioso come allenatore. È il risultato di una serie di allenamenti mirati e studiati per preparare sia fisicamente che psicologicamente l’atleta a certe situazioni. Poi in pedana va l’atleta ma i risultati mi ripagano degli sforzi fatti”
Mauro, al di là del fatto che Martina ha sicuramente già di suo ottime qualità, possiamo dire che è una tua scoperta?
“Piuttosto che una scoperta, direi che la alleno da oltre 10 anni. Per cui certamente è cresciuta con me. Ha vinto tutto a livello under 20, ora si sta imponendo a livello assoluto. Ma è anche vero che Martina non si arrende mai, continua ad allenarsi costantemente, cerca sempre di migliorarsi e queste sono le doti di un vero campione”.
Le dichiarazioni di Martina
La dimostrazione sta anche nelle parole di Martina Favaretto che medaglie al collo ha dichiarato: “Dedico il bronzo a chi mi è stato vicino in questo anno che all’inizio non era partito bene. La dedico a chi mi è stato vicino in questo anno che all’inizio non era partito bene, quindi alla mia famiglia, al mio maestro Mauro Numa, al preparatore atletico che è anche mio fratello, Michel Favaretto e al mio psicologo dello sport Bruno Demichelis”.