MESTRE MIA è un’associazione con pagina e gruppo Facebook che conta 14mila iscritti. Sui social vengono lanciate iniziative per lo più culturali, informazioni e commenti di carattere storico e di cronaca, per valorizzare Mestre come città e sviluppare il confronto con proposte stimolanti e critiche costruttive. Fondatore dell’associazione Mestre Mia è Andrea Sperandio, 60 anni.
Una vita per Mestre come città?

“Pur di famiglia veneziana da sempre, sono nato e vissuto sempre a Mestre, salvo una breve parentesi di quattro anni a Marghera, luogo a cui sono molto legato. Ho ritenuto da sempre la città di Mestre come la mia unica vera città, nella quale si è impostata la mia vita lavorativa e sociale. Mi occupo di abbigliamento da donna, svolgo attività di rappresentante in questo settore da oltre trent’anni. La mia passione per tutto ciò che riguarda Mestre nasce sulle pagine di Facebook: all’inizio con un gruppo, tuttora attivo,
“Mestre Immagini Antiche”, nel quale collezionisti locali pubblicano immagini storiche della città. Da qui il passo è stato breve per creare dei legami tra le persone e poi fondare l’associazione culturale Mestre Mia. Il gruppo social di Mestre Mia, che ha raccolto le adesioni di quasi 14.000, iscritti è diventato così un punto di riferimento sia per i mestrini che di tutti coloro che qui vivono e operano e a cui interessa la lunga e travagliata storia della nostra città”.
La storia come pietra miliare per stimolare la vita culturale della città?

“La mission dell’associazione – che è democratica e rifiuta ogni discriminazione politica, religiosa, di identità sessuale ed etnica – consiste nell’ideazione e realizzazione di iniziative ed eventi utili a diffondere la conoscenza della storia mestrina. La storia infatti è la pietra miliare ritenuta strategica per rafforzare l’identità e stimolare la socialità degli abitanti, e per valorizzare le peculiarità e le potenzialità di Mestre, quale realtà cittadina distinta, ancorché integrata con Venezia e ad essa sinergica.
Nel tempo l’Associazione è diventata un punto di riferimento per la “mestrinità” e per i residenti che hanno a cuore la salvaguardia, lo sviluppo, la promozione della città e della terraferma in generale. L’attenzione ai valori rappresentati dal patrimonio storico, culturale, artistico e ambientale ha coagulato attorno a “Mestre Mia” l’attenzione di molti esponenti di diverse aree sociali e culturali, nonché molte eccellenze in diversi campi professionali. Le proposte che, di volta in volta, “Mestre mia” presenta o discute con la città sono tutte volte a garantire le soluzioni migliori per i cittadini, per le attività commerciali, per i giovani. Il nostro impegno è a salvaguardia del territorio, anche e soprattutto, a tutela del paesaggio, dell’ambiente e della sostenibilità”.
I problemi emergenti: negozi che chiudono, degrado, sicurezza. Mestre come città?

“Mestre negli ultimi anni ha avuto dei cambiamenti molto forti che l’hanno esposta dal punto di vista della sicurezza e del degrado, creando inevitabili ricadute anche sul piano delle attività commerciali. Il senso di insicurezza vissuto da parte dei cittadini li ha portati a modificare anche alcune abitudini, riducendo la socialità. Parimenti sono molte le attività commerciali che per gli stessi motivi, e in aggiunta anche a causa di un alto numero di centri commerciali nella prima cintura intorno a Mestre, hanno abbassato definitivamente le serrande. Degrado-sicurezza e crisi delle attività commerciali sono in questo caso due facce della stessa medaglia. La nostra associazione, con l’impegno culturale, cerca di dare il proprio contributo anche per ridurre questi disagi e queste problematiche”.