Si aprono nuovi scenari per il mondo forestale europeo e nazionale in particolare. Se ne è parlato ampiamente alla quarta edizione di Fiera e Festival delle Foreste a Longarone. Tanti i temi e gli aspetti trattati. A partire dalla vivaistica, che rappresenta un punto cruciale per le nuove strategie improntate con orizzonte 2030. A sottolinearlo Alessandra Stefani, Direttore Generale per le foreste al MIPAAF. “Siamo impegnati, come Unione Europea e come Italia, in un vasto programma di rimboschimento a scopo multiplo. A tutela della biodiversità, come prevenzione dei dissesti, ma anche come miglioramento del quadro complessivo nel cambiamento climatico. I vivai forestali sono la parte più importante e preliminare di tutto questo lavoro”. Per la Stefani, senza piantine forestali adeguate, piantate nel posto giusto, nel mondo giusto e seguite nel tempo per gli anni che servono, porterebbe solo un grande spreco di denaro.
Il Festival delle Foreste e l’Europa

A dare un respiro ampiamente europeo, con diversi interventi da parte della Commissione Europea, europarlamentari, dell’European State Forest Association – EUSTAFOR, una tavola rotonda che ha evidenziato come la Strategia Forestale Europea rivesta un ruolo fondamentale nel Green Deal. Soddisfatti quindi gli organizzatori.
Il presidente Bellati

Dal presidente di Longarone Fiere Dolomiti, Gian Angelo Bellati: “È per noi un grande risultato e dimostra la diretta connessione tra la Provincia e la Commissione Europa. Abbiamo un ruolo importante, ma dobbiamo ringraziare anche i nostri partner che ci sostengono per la tutela delle nostre montagne”. A Veneto Agricoltura, per voce del suo direttore Nicola Dell’Acqua che definisce l’Ente il braccio operativo della Regione Veneto. “Dobbiamo cominciare a recuperare quella che era la filiera del legno. Dobbiamo toglierci da queste politiche coloniali dove esportiamo il legno altri paesi, lo lavorano e noi lo ricompriamo lavorato. Dobbiamo assolutamente fare sì che le manutenzioni dei nostri boschi aumentino e quindi aumenti anche la produzione consapevole del legno”. Pratica che aiuterebbe anche la stabilità idrogeologica del territorio e con una importante ricaduta economica a favore delle comunità che abitano la montagna
Il Festival delle Foreste collegamento con l’Europa

Serve quindi un collegamento diretto tra i territori e l’Europa e una maggiore comunicazione tra questi. A muovere la critica l’europarlamentare Rosanna Conte che fa parte proprio della Commissione Ambiente – ENVI – del Parlamento Europeo. Un collegamento con “i gestori, con i proprietari, con gli agricoltori, con i selvicoltori di ciascuna zona. In modo tale da capirne le peculiarità. La commissione non può avere un approccio globale e decidere per tutti i territori in modo uguale, a prescindere da quale sia lo Stato membro”. Su questa linea lo stesso Commissario.
Sabrina Pignedoli

Ad intervenire anche l’eurodeputata Sabrina Pignedoli. Per lei le foreste hanno un ruolo fondamentale nella realizzazione della neutralità climatica. “Ma non dobbiamo dimenticare che le foreste devono anche essere una fonte di ritorno economico per le persone che vivono sul territorio”. Quindi la ricetta: sostenere la selvicoltura, mettere in rete le attività e creare una filiera per combattere lo spopolamento e l’abbandono dei territori. Causa di degrado della qualità delle foreste e non indice di un aumento utile del territorio forestale.
I numeri sembrano esserci, ma serve un approccio diverso

Il presidente di UNCEM, Marco Bussone che individua quale sfida dell’Italia, Paese forestale, dare un senso a 11 milioni di ettari di foreste, 600.000 solo in Veneto. Serve “definire percorsi di impegno, di sviluppo, investendo bene risorse europee, il PSR ad esempio, coinvolgendo gli enti locali, i parchi, le imprese, le università. La ricerca deve contribuire a una pianificazione forestale che dia supporto alle imprese che lavorano in questi territori, dia nuova linfa ai piccoli e grandi imprenditori che ancora credono in uno sviluppo forestale, che dà ossigeno e nuova economia”. Citando nello specifico il contesto delle valli bellunesi.
Il Festival delle Foreste e Padrin

A crederci il presidente della Provincia, Roberto Padrin. Dai convegni ospitati da Longarone Fiere Dolomiti auspica si possano gettare le basi di un potenziamento della filiera del legno. “Può essere un settore economico trainante per il futuro del nostro territorio”. Ma da risalto anche alla concomitanza con Arte in Fiera Dolomiti. “Una delle più belle edizioni, soprattutto perché c’è la presenza della mostra dedicata ad Augusto Murer nel centenario della sua nascita”.
Murer omaggiato al Festival delle Foreste

Curatore di questa diciassettesima edizione, come di consueto, il direttore artistico Franco Fonzo. Dopo un 2021 in versione online per la pandemia, entusiasta quest’anno per la grande affluenza di artisti e di gallerie.