“I soli bagnati di quei cieli di nebbia hanno per me gli incanti così misteriosi dei tuoi occhi traditori, brillanti fra le lacrime. Là, tutto è ordine e bellezza, lusso, calma e voluttà.” Baudelaire. La prima edizione de “I Fiori del Male” apparve nel 1857 e fu subito scandalo. Oggi è universalmente noto come capolavoro universale, ma allora Charles Baudelaire e il suo editore vennero condannati per oltraggio al pudore con una ammenda e la sospensione di sei poesie. Abbiamo aperto la nostra rubrica letteraria con i suoi versi bellissimi, c’è un compleanno da festeggiare: il poeta nasce a Parigi il 9 aprile 1821.
Una combinazione stellare

Che fortunata combinazione stellare, il 6 aprile 1820 sempre a Parigi nasce Nadar leggendario fotografo e scrittore. I suoi celebri ritratti sono diventati icone di tutti i tempi: Sarah Bernhardt, Edouard Manet, Giuseppe Verdi, e Charles Baudelaire.
Entriamo in biblioteca

Dopo tanta bellezza, ecco la nostra classifica settimanale come sempre elaborata dalla Libreria Lovat, punta di diamante del nordest e luogo di incontro con gli scrittori grazie alle belle sedi a Villorba (Treviso) e Trieste. Congratulazioni a Carlotta Borghi della Lovat, che ha ricevuto in questi giorni un importante premio: Il valore della creatività delle donne.
Ecco il medagliere con alcune conferme e molte novità.
- Corona – Quattro stagioni per vivere – Mondadori
- Maggiari – Leggere nel cuore – Giunti
- Doom – Fabbricante di lacrime – Salani
- Torquemada – La mascella di Caino – Mondadori
- Politkovskaja – La Russia di Putin – Adelphi
- Allende – Violeta – Feltrinelli
- Strada – Una persona alla volta – Feltrinelli
- Veltroni – La scelta – Rizzoli
- Malaguti – Il Moro della cima – Einaudi
- Hoover – It ends with us – Sperling & Kupfer
Partiamo dalla vetta

Non potrebbe essere che così dato che il protagonista è Mauro Corona. Il suo ultimo romanzo è un inno al potere taumaturgico della natura. “Quattro stagioni per vivere” (Mondadori). Attraverso la fuga di Osvaldo, l’autore racconta lo scorrere delle stagioni, il bianco della neve, il rosso dell’autunno, il giallo dell’estate. Il protagonista è un uomo braccato, si nasconde tra i boschi e le montagne. Nonostante il pericolo imminente, sarà proprio in questi luoghi che si sentirà appagato e felice.
Chi è Mauro Corona

Mauro Corona è un personaggio poliedrico, sin da bambino segue il nonno intagliatore attraverso i boschi. Il padre lo porta a conoscere le montagne. Eredita entrambe le passioni diventando scultore e alpinista. Grande rocciatore, ha aperto oltre trecento nuovi itinerari sulle Dolomiti d’Oltre-Piave.
Al secondo posto la magia di Massimo Maggiari

“Leggere nel cuore – I segreti di un curandero ” (Giunti). Una vicenda piena di fascino, ma anche una storia vera. È lo stesso scrittore a raccontare la genesi di questo libro che si materializza durante una presentazione alla Libreria Lovat.
Per Maggiari il viaggio è una fonte di conoscenza essenziale, attraversa le terre artiche sulle orme di grandi esploratori come Roald Amundsen e Knud Rasmussen. Ma quella sera alla Lovat una signora gli si avvicina dicendo “Ho un fratello che è sciamano in Messico, ne avevamo perso le tracce per diversi anni ma qualcuno ce l’ha segnalato in un villaggio disperso sui monti della Sierra”.
Si parte dal Messico

Così lo scrittore parte per un nuovo viaggio nel deserto del Messico dove troverà il fratello della signora. Era partito dall’Italia a vent’anni trasformandosi in Don Mateus, un curandero. Dottore che guarisce anima e corpo grazie ai rimedi naturali, utilizzando la voce e il gesto rituale. Una tradizione legata allo sciamanesimo indigeno preispanico.
Massimo Maggiari vive attualmente nella Carolina del Sud dove insegna lingua italiana all’Università di Charleston. Nel 2011 è uscito il suo romanzo storico La fortezza di cristallo. Hanno fatto seguito: Passaggio a Nord Ovest. Sulle tracce di Amundsen e L’avventura del Grande Nord.
Doom resiste

Inossidabile in terza posizione Erin Doom: “Fabbricante di lacrime” (Salani). Erin Doom è lo pseudonimo di una giovane scrittrice italiana che grazie ad alcune piattaforme social è diventata un fenomeno editoriale internazionale. Ha esordito su Wattpad, piattaforma di social reading famosa in tutto il mondo. “Ci sono cose che vale la pena proteggere. A volte da se stessi “. Questo l’incipit della copertina.
Un libro non adatto ai deboli di cuore

Continua il successo de “La mascella di Caino” di Torquemada ( Mondadori). Piccolo gioiello di enigmista con prefazione di Stefano Bartezzaghi. Sei assassini e sei vittime. Un quesito: chi ha ucciso chi?
Nel 1934 il cruciverbista dell’Observer, Edward Powys Mathers, pubblica un enigma letterario sotto lo pseudonimo Torquemada. Cento pagine stampate in ordine sparso con 6 assassini e 6 vittime. Una grande sfida per il lettore: tagliare le pagine del libro e disporle nella sequenza corretta in modo da risolvere il caso. Attualmente solo tre persone sono riuscite a trovare la soluzione, l’unica possibile tra milioni di combinazioni.
Le novità

Le novità in classifica risentono ovviamente del periodo che stiamo affrontando. Nessuno avrebbe mai immaginato di vivere un conflitto così drammatico come quello tra Russia e Ucraina. Torna in libreria tra i primi posti: “La Russia di Putin” (Adelphi), di Anna Politkovskaja, giornalista che ha pagato con la vita il suo desiderio di verità. Assassinata il 7 ottobre 2006 con quattro colpi di pistola nell’ascensore del palazzo dove abitava a Mosca. Anna stava lavorando a una inchiesta sulle torture commesse dalle forze di sicurezza cecene.
Chi era

Era nata a New York nel 1958 da due diplomatici sovietici di nazionalità ucraina, funzionari Urss all’Onu. Le sue sono sempre state indagini scomode. Nel 1999 pubblica sulla Novaja Gazeta reportage scottanti soprattutto sulla Cecenia, criticando il presidente russo Putin e i politici locali. Coraggiosa e impegnata, nel 2002 aveva accettato di negoziare per la liberazione degli ostaggi prigionieri del teatro Dubrovka di Mosca. Nel 2003 in Danimarca le venne conferito l’Osce Prize per il giornalismo e la democrazia.
Vale la pena di leggere un frammento dell’incipit del libro che uscì nel 2005. “Questo libro parla di un argomento che non è molto in voga in Occidente: parla di Putin senza toni ammirati. A scanso di equivoci, spiego subito perché tale ammirazione (di stampo prettamente occidentale e quanto mai relativa in Russia, dato che è sulla nostra pelle che si sta giocando la partita) faccia qui difetto. Il motivo è semplice: diventato presidente, Putin – figlio del più nefasto tra i servizi segreti del Paese – non ha saputo estirpare il tenente colonnello del KGB che vive in lui, e pertanto insiste nel voler raddrizzare i propri connazionali amanti della libertà”.
Entra in classifica anche Walter Veltroni

“L’ultima mia proposta è questa: se volete trovarvi, perdetevi nella foresta”. Giorgio Caproni
È la citazione che apre il nuovo romanzo di Walter Veltroni: “La scelta” (Rizzoli). Una storia che inizia a Roma nei giorni afosi del luglio 1943, in una casa di un quartiere popolare. Mentre il sole riscalda e illumina le strade, il cielo all’improvviso si oscura. A San Lorenzo piovono bombe. Per l’Italia arrivano giorni decisivi che apriranno grandi conflitti e decisioni all’interno della famiglia protagonista di questa vicenda. Veltroni racconta la storia di generazioni diverse a confronto, la difficoltà e l’importanza del comunicare all’interno della famiglia per aprire le porte al futuro.
Questa è l’avventura di un personaggio leggendario che incredibilmente, è esistito davvero

Sullo sfondo, ancora le tenebre della guerra che oscurano l’esistenza delle persone, in particolare la Prima Guerra Mondiale.
In classifica entra il nuovo romanzo di Paolo Malaguti: “Il Moro della cima” (Einaudi).
L’autore torna a raccontare gli eventi della Grande Guerra attraverso le vicende di Agostino Faccin che tutti chiamano il Moro. Da ragazzo scopre in montagna la vera felicità, più sale in quota e più il mondo gli somiglia. Finché un giorno gli propongono di diventare il guardiano del nuovo rifugio sul Monte Grappa. Una gioia che purtroppo dovrà fare i conti con il conflitto imminente, quella splendida vetta isolata, diventerà teatro della linea del fronte.
Chi è

Paolo Malaguti è nato nella bella Monselice (Padova). Docente di lettere, ha una attività letteraria di grande spessore pubblicando romanzi come Sul Grappa dopo la vittoria, Sillabario veneto, I mercanti di stampe proibite. Ha partecipato al Premio Strega con La reliquia di Costantinopoli ed è stato finalista al Premio Campiello.
Chiudiamo il nostro viaggio in libreria con un pensiero di immensa gratitudine per gli scrittori e i poeti di tutti i tempi. Sono compagni meravigliosi, inseguono bellezza e verità fuori dalle convenzioni, innovando e creando scompiglio. Lasciano fiori che, se sappiamo cogliere, sbocciano ogni giorno. Buona lettura!
Grazie Elisabetta
Dott.ssa Elisabetta, anche questa settimana la frequentazione della libreria Lovat, sia pure a distanza, offre tanti spunti di interesse. Prima di tutto mi congratulo con la Dott.ssa Carlotta Borghi, non la conosco, però vedo che è premio che riconosce l’inventiva delle donne e sicuramente la Sua azione sarà stata interessante. Tornando ai libri voglio esprimere sia il consenso sia il dissenso verso gli autori e i loro libri in classifica. Sono felice per Corona, anima libera, spirito critico, personaggio poliedrico che ancora riesce a raccontare e a commentare liberamente le vicende. Mi è piaciuta anche la presentazione del testo dello scrittore Paolo Malaguti con il Moro della cima. Questo testo, pur avendo una forte connotazione territoriale, racconta il suo piacere nel vivere in montagna, poi il Monte Grappa e la trasformazione da un monte bello ad un monte sacro. Attuale, anche se datato, è il testo della giornalista Politkovskaja con La Russia di Putin. Leggere ora questo libro aiuterà sicuramente a comprendere molte delle questioni che hanno scatenato il conflitto attuale, la ricerca della antica grandezza della Madre Russia fatta però con i metodi del KGB. Infine esprimo il mio disagio, il mio disappunto nel vedere il nome di uno dei tanti personaggi della sinistra, con tanto di foto, nella classifica. Io non leggerei mai un libro di Veltroni, ma non aveva detto che avrebbe lasciato la politica e sarebbe andato in Africa? Però lo vedo spesso in televisione, dove ci argomenta su varie cose, ma io cambio subito canale. Un po’ mi viene da pensare anche al nostro Presidente che ci aveva assicurato che era di parere contrario alla rielezione. Meglio gli uomini come Corona, anche nella versione Crozza.