Tra la fine degli anni ’50 e l’inizio dei ’60 nasce la commedia all’italiana. Un genere che, unito nello stesso periodo alle opere di autori come Federico Fellini che è un genere a sé, rappresenta l’età d’oro del cinema italiano. La grandezza della commedia all’italiana è dovuta alla bravura di registi (Monicelli, Risi, Steno) e sceneggiatori (Age e Scarpelli, Sonego) di altissimo livello e, soprattutto, alla presenza di quattro attori, passati alla storia come i mostri sacri del nostro cinema: Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi e Nino Manfredi. Parallelamente, a questi giganti ce n’era un altro che non era di certo inferiore ai citati colleghi, era solo diverso, probabilmente unico: Marcello Mastroianni.
Marcello, il bello all’estero
Anche lui fa parte degli interpreti della commedia all’italiana grazie a pellicole memorabili, le sue interpretazioni, però, toccavano i generi più disparati e, soprattutto, a differenza degli altri quattro aveva una grandissima popolarità anche all’estero.
Marcello candidato all’Oscar
Mastroianni, infatti, è stato l’emblema dell’attore italiano fuori dai nostri confini e, non a caso, per ben tre volte è stato candidato all’Oscar senza mai riuscire a vincerlo. La statuetta gli fu negata per le sue interpretazioni in “Divorzio all’italiana”, “Una giornata particolare” e “Oci Ciornie”. Tre film diversissimi così come riusciva ad essere diverso Mastroianni in ogni film.
Il rapporto con Fellini
A queste pellicole, famose e premiatissime all’estero, va aggiunta una filmografia ricchissima dove spiccano in particolar modo i lavori con il suo regista di riferimento: Federico Fellini. Col maestro riminese trovò il successo internazionale con “La Dolce Vita” e “8 e mezzo”, grazie ai quali si consacrò come il simbolo del latin lover italico. Da quel momento in poi (1960 e 1963, anni d’uscita dei due film) sarà per il mondo intero l’emblema del maschio italiano.
Un uomo dalla caratura eccezionale
Solo un uomo con l’ironia e l’autoironia di Mastroianni poteva reggere questa fama senza essere stritolato e senza accettare le solite pellicole che rimarcassero questo aspetto. Anzi, Mastroianni nel suo viaggio professionale ha sempre cercato ruoli diversi ed anche antitetici come l’omosessuale in anni in cui del tema nessuno aveva il coraggio di parlare (Una giornata particolare di Scola) o l’impotente (Il bell’Antonio).
La classe non è acqua
Ma oltre al fascino e all’indiscutibile bellezza, Mastroianni portava in sé una classe e una leggerezza che gli davano un’aria perennemente distaccata dal mondo. Per questo, probabilmente, era ricercato dai registi di tutti il mondo. E lui, per innata bontà, lavorava non solo con i più famosi ma dava fiducia anche agli esordienti o ai progetti che l’intrigavano. Questo, unito a una smisurata curiosità, ha reso la sua filmografia un mondo variopinto pieno di opere famose e meno famose. Ma tutte degne di essere viste, anche per ricordarlo degnamente a 25 anni dalla scomparsa, anniversario che ricorre il prossimo 19 dicembre.
60 anni di cinema
Mastroianni ha attraversato 60 anni di cinema lavorando con i più grandi registi nazionali ed internazionali, commerciali e raffinati: Alessandro Blasetti, Vittorio De Sica, Federico Fellini, Mario Monicelli, Dino Risi, Ettore Scola, Steno, Pietro Germi, Eduardo De Filippo, Sergio Corbucci, Marco Ferreri, Elio Petri, i fratelli Taviani, Michelangelo Antonioni, e un giovanissimo Tornatore, Robert Altman, Roman Polanski, Teo Angeloupolos e Wim Wenders. Questa lista, dove sicuramente dimentichiamo qualche nome eccellente, non è un asettico elenco di nomi ma la storia del cinema dal dopoguerra alla fine del secolo scorso.
Marcello e le donne. Non solo bellezza
Altrettanto lunga e di qualità è la lista delle conquiste femminili di Mastroianni. Rimanendo nel campo cinematografico citiamo l’amore giovanile Silvana Mangano, Catherine Deneuve, Faye Dunawey e Anna Maria Tatò, la sua ultima compagna. Alla quale dobbiamo la realizzazione del toccante Mi ricordo, sì, io mi ricordo.
Ma oltre alle compagne nella vita, vanno ricordate le ideali spalle femminili nei film. Indimenticabile il suo affiatamento con Sofia Loren e Giulietta Masina. Con la prima, soprattutto, Mastroianni è stato il simbolo del cinema italiano all’estero.
Marcello storia del nostro Paese
Dovendo consigliare alcune pellicole da rivedere, ci permettiamo di segnalare tutto il filone girato con il suo amico fraterno Federico Fellini. Oltre ai menzionati “La Dolce Vita” e “8 e mezzo”, anche “Ginger e Fred” e “L’intervista”.
Preghiamo, però, soprattutto i lettori più giovani, di scaricarsi anche altre pellicole. Perché rivedere i film di Mastroianni è anche un modo per studiare e conoscere la storia del nostro Paese.